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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

DESCRIZIONE DI CARATTERE STORICO ARTISTICO RELATIVA ALL’OGGETTO


Il Mappamondo cordiforme turco-veneziano (Perfetta e completa incisione e descrizione di tutto il mondo) venne realizzato a Venezia intorno agli anni 1559-1568. Le didascalie e la fitta glossa che accompagnano la rappresentazione del globo in forma di cuore riportano il nome del tunisino Hajji Ahmed, ma l’opera nacque in realtà da un piano editoriale che vide coinvolti Marc’Antonio Giustiniani e Michele Membré nella produzione di un’opera cartografica destinata al mercato ottomano.

Nel 1795 lo stampatore ducale Pinelli adoperò le matrici lignee cinquecentesche per una nuova impressione, e la Biblioteca Marciana conserva due esemplari di questa ristretta tiratura: uno è stato restaurato nel 2006 e si conserva ora arrotolato, mentre il secondo versa in condizioni pessime ed è l’oggetto della proposta qui presentata.

La xilografia misura 114,7 cm in altezza e 112, 7 cm in larghezza e si compone di diverse porzioni di carta sovrapposte o giustapposte a creare il bordo perimetrale scandito da motivi floreali, il globo terrestre circondato da didascalie, gli emisferi celesti e una sfera armillare nella fascia in basso.

Una volta restaurata l’opera troverà posto nelle nuove sale museali marciane dei Ridotti dei Procuratori, recentemente restaurate e dedicate alle carte geografiche. Si potrà così finalmente ammirare a fianco delle sei matrici lignee cinquecentesche da cui venne tratta, già restaurate nel 2007 grazie alla sponsorizzazione del Soroptimist Venezia.

Informazioni sullo stato della conservazione

Durante un intervento eseguito nel 1972 l’opera venne foderata sul verso con una tela a trama piuttosto grossa e montata su di un telaio in legno. A quasi cinquant’anni di distanza le sue condizioni sono divenute ormai precarie, principalmente per il grigiore diffuso che si è creato su tutta la sua superficie e appiattisce notevolmente la lettura dell’opera, e per le recenti erosioni da insetti.

Le integrazioni delle antiche lacune sono ora ingiallite e le suture presentano i margini molto scuriti. Lungo tutti i margini è presente una carta, forse dovuta a uno strato della foderatura, anch’essa ingiallita.

Le criticità più importanti da affrontare sono due:

  • La tela della foderatura, applicata probabilmente con un adesivo di sintesi che nel tempo si è ossidato: è ormai di colore quasi marrone e, non avendo avuto per anni nessuna protezione, ha accumulato e trattenuto tra le fibre sporco e particolato atmosferico.

  • La patina grigiastra diffusa su tutto il recto dell’opera e in minore entità sui bordi, che può essere dovuta all’esposizione alla luce senza schermatura dai raggi UV, al deposito di sporcizia, all’adesivo acrilico adoperato nel corso del precedente restauro per la collatura superficiale, o piuttosto a una combinazione di tutti questi elementi.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

La Biblioteca Nazionale Marciana è aperta al pubblico degli studiosi dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 19.00, il sabato dalle 8.00 alle 13.30. Chiusa la domenica e nei giorni festivi previsti dal calendario civile.

Le sale museali della Biblioteca fanno parte del circuito dei Musei di Piazza San Marco, con il Museo Archeologico Nazionale, il Civico Museo Correr e Palazzo Ducale, e sono aperte tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00 (dal 1 novembre al 31 marzo) e dalle 10.00 alle 19.00 (dal 1 aprile al 31 ottobre). Chiuse il 1 gennaio e il 25 dicembre.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 5.000,00 €

 slide
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DESCRIZIONE INTERVENTO

 

Le criticità più importanti da affrontare sono due:

  • La tela della foderatura, applicata probabilmente con un adesivo di sintesi che nel tempo si è ossidato: è ormai di colore quasi marrone e, non avendo avuto per anni nessuna protezione, ha accumulato e trattenuto tra le fibre sporco e particolato atmosferico.

  • La patina grigiastra diffusa su tutto il recto dell’opera e in minore entità sui bordi, che può essere dovuta all’esposizione alla luce senza schermatura dai raggi UV, al deposito di sporcizia, all’adesivo acrilico adoperato nel corso del precedente restauro per la collatura superficiale, o piuttosto a una combinazione di tutti questi elementi.

 

 

 


NOTE Intervento archiviato