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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Globo celeste di V.M. Coronelli da tre piedi e mezzo della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia

 
Vincenzo Maria Coronelli (Venezia, 1650-1618), erudito enciclopedista dell’ordine francescano,  si formò come geografo ed astronomo e divenne famoso in tutta Europa come costruttore di globi di diversi formati.

La produzione dei globi prevedeva una sequenza di operazioni complesse, che accostavano saperi e abilità pratiche a precise conoscenze geografiche, astronomiche e matematiche.

Il 1 febbraio 1689 Coronelli donò alla Repubblica di Venezia la prima coppia di globi terrestre e celeste, stampati e colorati, realizzati nel suo atelier con il diametro di tre piedi e mezzo (106 cm). Essi vennero collocati nella Pubblica Libreria di San Marco – ora Biblioteca Nazionale Marciana. Vi si trovano tuttora, ancora sorretti dagli eleganti  piedistalli originali,  nell’Antisala sansoviniana che fa parte del percorso museale dei Musei di Piazza San Marco. 

Il globo celeste, in particolare, rappresenta un unicum nella produzione coronelliana, poiché per questo esemplare egli adoperò come fusi delle incisioni tratte da lastre ancora incomplete e le integrò quindi a mano. Tutti le copie successive sono infatti diverse da quella Marciana.   

Nel 2018 cadrà l’anniversario dei trecento anni dalla morte di Coronelli e la Biblioteca Marciana, che conserva anche una cospicua raccolta delle opere a stampa coronelliane e buona parte della sua biblioteca personale,  ha in programma una mostra monografica in  collaborazione con la Coronelli Society di Vienna.

Informazioni sullo stato della conservazione

L’opera presenta un accumulo di sporcizia, depositi e polvere, che ha portato nel tempo a un generale imbrunimento delle superfici, evidente soprattutto nella calotta superiore. La verniciatura che proteggeva la carta in molti punti è abrasa o scomparsa, e la carta sottostante si è sollevata, strappata o danneggiata in molti punti portando allo scoperto lo stucco sottostante.

Nel corso dei secoli e fino a metà Novecento l'opera è stata oggetto di riparazioni parziali con integrazioni, stuccature del gesso, ridipinture, fissaggio dei sollevamenti e delle fratture con resine inadatte di probabile natura vinilica.

L’intervento di restauro si propone di eseguire una pulitura calibrata delle superfici e una rimozione delle colle dei vecchi interventi, senza intaccare le vernici originali. Verranno eseguite analisi scientifiche preliminari su vernici,  inchiostri e pigmenti per stabilirne la natura e poter quindi scegliere i solventi più mirati, da disperdere in gel o emulsioni per limitare i tempi di contatto. In tal modo non si giungerà a una “sverniciatura” eccessiva delle superfici e si potrà recuperare l’equilibrio originale dei colori e degli inchiostri tipografici mantenendo intatta la patina dell’opera. 

I sollevamenti della carta verranno fissati e le lacune integrate, valutando un eventuale intervento sulle vecchie stuccature.  Una volta restaurate, le lacune e le abrasioni saranno oggetto di reintegrazioni pittoriche e/o abbassamenti di tono.   

L’intervento comprenderà anche le parti metalliche del cerchio meridiano e dell’orizzonte, fortemente ossidate,  e il piedistallo ligneo originale, fratturato e con attacchi entomologici pregressi . Verrà eseguita una disinfestazione complessiva del manufatto con la tecnologia delle atmosfere modificate.

Un aspetto da sottolineare è la modalità in cui verrà eseguito l’intervento: senza spostare i globi dalla Sale museali, con la formula del ‘cantiere aperto’.

Questo eviterà i  rischi connessi ai trasporti lagunari, e i visitatori potranno venire a conoscenza dello stato di avanzamento dei restauri tramite un’opportuna segnaletica.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

La Biblioteca Nazionale Marciana è aperta al pubblico degli studiosi dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 19.00, il sabato dalle 8.00 alle 13.30. Chiusa la domenica e nei giorni festivi previsti dal calendario civile.

Le sale museali della Biblioteca fanno parte del circuito dei Musei di Piazza San Marco, con il Museo Archeologico Nazionale, il Civico Museo Correr e Palazzo Ducale,  e sono aperte tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00 (dal 1 novembre al 31 marzo) e dalle 10.00 alle 19.00 (dal 1 aprile al 31 ottobre). Chiuse il 1 gennaio e il 25 dicembre.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 50.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

L’opera presenta un accumulo di sporcizia, depositi e polvere, che ha portato nel tempo a un generale imbrunimento delle superfici, evidente soprattutto nella calotta superiore. La verniciatura che proteggeva la carta in molti punti è abrasa o scomparsa, e la carta sottostante si è sollevata, strappata o danneggiata in molti punti portando allo scoperto lo stucco sottostante.

Nel corso dei secoli e fino a metà Novecento l'opera è stata oggetto di riparazioni parziali con integrazioni, stuccature del gesso, ridipinture, fissaggio dei sollevamenti e delle fratture con resine inadatte di probabile natura vinilica.

L’intervento di restauro si propone di eseguire una pulitura calibrata delle superfici e una rimozione delle colle dei vecchi interventi, senza intaccare le vernici originali. Verranno eseguite analisi scientifiche preliminari su vernici,  inchiostri e pigmenti per stabilirne la natura e poter quindi scegliere i solventi più mirati, da disperdere in gel o emulsioni per limitare i tempi di contatto. In tal modo non si giungerà a una “sverniciatura” eccessiva delle superfici e si potrà recuperare l’equilibrio originale dei colori e degli inchiostri tipografici mantenendo intatta la patina dell’opera. 

I sollevamenti della carta verranno fissati e le lacune integrate, valutando un eventuale intervento sulle vecchie stuccature.  Una volta restaurate, le lacune e le abrasioni saranno oggetto di reintegrazioni pittoriche e/o abbassamenti di tono.   

L’intervento comprenderà anche le parti metalliche del cerchio meridiano e dell’orizzonte, fortemente ossidate,  e il piedistallo ligneo originale, fratturato e con attacchi entomologici pregressi . Verrà eseguita una disinfestazione complessiva del manufatto con la tecnologia delle atmosfere modificate.

 

Un aspetto da sottolineare è la modalità in cui verrà eseguito l’intervento: senza spostare i globi dalla Sale museali, con la formula del ‘cantiere aperto’.

Questo eviterà i  rischi connessi ai trasporti lagunari, e i visitatori potranno venire a conoscenza dello stato di avanzamento dei restauri tramite un’opportuna segnaletica.   

Una nuova vetrina, delimitata e chiusa su tutti i lati con vetri conservativi antiriflesso che bloccano le radiazioni luminose dannose, garantirà inoltre l'isolamento dalle polveri  e dagli insetti.

Saranno predisposti al suo interno il condizionamento passivo per evitare sbalzi nei valori di umidità relativa e un'illuminazioe a luci fredde  regolabili  adatte alla conservazione.


NOTE Intervento archiviato