I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.

Attività principali dell'istituzione

Il Parco archeologico dell'area urbana di Metaponto, a pochi km dalla cittadina di Bernalda (MT) ospita i monumentali resti urbani e santuariali della città di Metapontion, colonia fondata dagli Achei durante la seconda metà del VII sec. a.C. In esso sono visitabili il santuario urbano, dedicato ad Apollo Lykaios, l’antica agorà e l’asse viario nord-sud su cui s’impostava l’intero impianto urbano. L'area sacra è caratterizzata da tre edifici templari in stile dorico (dedicati rispettivamente a Hera, Apollo e Atena) e uno in stile ionico (forse dedicato ad Artemide), realizzati tra il VI e il V secolo a.C. Nell’agorà si distingue l’imponenza architettonica del teatro, unico esempio in Magna Grecia di edificio teatrale costruito su terrapieno, che nel IV secolo a.C. si sovrappone alle diverse fasi arcaiche di un ekklesiasterion, edificio destinato alle assemblee cittadine. Tra l’agorà e la linea delle mura orientali si sviluppa il Castro Romano, probabilmente sede di una guarnigione militare romana nel III sec. a.C. La città visse il suo massimo splendore tra il VI e il V secolo a.C. e fu così ricca da offrire una messe d'oro al santuario di Apollo a Delfi e da dedicare un edificio (thesauròs) ad Olimpia. A Metaponto trascorse gli ultimi anni di vita il celebre filosofo e matematico Pitagora, che qui morì intorno al 495 a.C. Il ricco territorio agricolo della colonia achea era rimarcato dai santuari extraurbani di San Biagio alla Venella e dall'Heraion meglio noto come "Tavole Palatine",  tappa obbligata dei viaggiatori del '700 e '800 e ancora oggi meta di numerosi visitatori. Con la guerra di Pirro prima e la discesa di Annibale dopo, la colonia conobbe un iniziale periodo di decadenza, essendosi schierata contro Roma. Fino al VI secolo d.C. il porto rimase attivo e fu probabilmente distrutto nel corso della guerra greco-gotica. Si conservano le fondazioni dei templi e numerosi elementi dell'elevato (rocchi, capitelli, cornici e trabeazioni), ricollocati in modo da restituire i caratteri architettoniche degli edifici (anastilosi parziale). L’agorà è dominata dalla mole del teatro, di cui è ricostruita con elementi originali la struttura del terrapieno (analemma) in stile dorico. Sono presenti altri monumenti di interesse e meritevoli di valorizzazione, come il recinto di Zeus Agoraios, la sede dell'oracolo di Apollo (manteion) e la base della statua di Aristeas. La frammentarietà dei resti di edifici imponenti amplifica, se possibile, il fascino del luogo e rende la visita indimenticabile. Il Parco Archeologico è visitabile dal lunedì alla domenica dalle 14.00 alle 19.45 (ultimo ingresso ore 19.15). E' corredato da apparati didattici (in corso di rinnovamento) e offre l'opportunità di un contatto diretto con le vestigia dell'antica colonia achea. Il Parco archeologico delle Tavole Palatine dista soli 6 km ed è visitabile dal martedì alla domenica dalle 9.00 ad un'ora prima del tramonto. Entrambe le aree sono dotate di ampio parcheggio.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 200.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

L’area urbana di Metaponto ospita monumenti di importanza straordinaria, che possono raccontare moltissime storie sulla città nel suo lungo arco di vita: quelle del rapporto tra Greci di Madrepatria e coloni, delle prime esperienze di urbanistica, dell’importanza del sacro e del culto all’interno delle città, della frequentazione quotidiana delle aree, delle dinamiche di potere tra le famiglie che la occupavano, della gestione della città attraverso gli organi di governo e i monumenti che li ospitavano. Ci si propone, pertanto, di approfondirne la conoscenza del sito (punti A, B) e al contempo progettare una esperienza di visita immersiva per i turisti (punti B, C). L’intervento, dunque, consisterà nello: 

 

  1. svolgimento di indagini di superficie e ricerche geognostiche;
  2. svolgimento di indagini archeologiche con la formula del cantiere-scavo;
  3. ideazione di nuovi percorsi di visita e applicazioni.

A) Le indagini di superficie non invasive, come ad esempio quelle effettuate tramite geofisica applicata, sono tra le più utili a livello di comprensione territoriale del patrimonio archeologico, consentendo la produzione di mappe del sottosuolo per aree estese, in poco tempo e con elevata precisione. Data l’esposizione di queste aree degrado naturale e antropico, il sistema di monitoraggio dei territori studiati consentirà di gettare solide basi per le strategie di intervento e la gestione delle risorse economiche da sviluppare nel territorio, alla luce della sua unicità naturalistica, geologica e storico-archeologica.

B) Le indagini archeologiche saranno condotte in aree significative del Parco archeologico con la formula del cantiere-scavo. Il cantiere, dunque, diventerà parte della visita: i membri dell’équipe, in gran parte dottorandi, assegnisti o ricercatori in archeologia, saranno a disposizione dei visitatori per illustrare loro le fasi di vita del sito, così come le metodologie impiegate dagli studiosi per ricostruire il passato.

C) Durante la campagna di scavo, le aree oggetto di indagine saranno recintate con un sistema di palizzate che permetta anche di sostenere pannelli esplicativi creati per l’occasione e corredati di immagini, brevi contenuti testuali e QR code. Sarà dunque possibile accedere tramite i propri dispositivi mobili alla documentazione multimediale di vario tipo, anche con realtà aumentata (3D), in grado di ricostruire la visione del landscape antico in sovrapposizione al panorama attuale. I pannelli e le app create per l’occasione resteranno a disposizione del parco oltre la fine della campagna e verranno inseriti in un più ampio piano di creazione di nuovi percorsi di visita, modellati su diversi target di potenziali fruitori (ad esempio adulti e bambini).

Il progetto sarà presentato attraverso numerose iniziative, realizzate in collaborazione con la Scuola Superiore Meridionale e gli Enti locali coinvolti, volte a promuovere un ampio dibattito culturale e ad aggiornare mappe turistiche e servizi basati sul web.