I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.
L’Ente dichiara che il bene oggetto di erogazioni liberali è di interesse culturale ai sensi degli artt. 10, 12 e 13 del D.L.gs. 22 gennaio 2004, n.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio)

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il ms. Parm. 3285 è stato realizzato intorno agli anni Quaranta del XIV secolo e, pertanto, costituisce una delle testimonianze più antiche della tradizione del testo della Commedia. La tipologia è quella consueta dell'officina del cosiddetto "gruppo del Cento o dei Danti del Cento", comprendendo con questa definizione un insieme assai ricco di codici della Commedia, usciti da un'officina scrittoria di Firenze intorno ai decenni centrali del Trecento.

La decorazione del codice oltre alle tre iniziali delle cantiche si espande nei margini aggiungendo elementi estranei al testo: Inferno (f. 1r), interpreta l'episodio dell'incontro tra Dante e le tre fiere in chiave allegorica come la lotta tra vizi e virtù, Purgatorio (f. 31r) anziché l'incontro con Catone privilegia l'arrivo delle anime penitenti, e Paradiso (f. 61r) rappresenta la Trinità con Dio Padre in trono con Cristo crocifisso tra le braccia. Le miniature sono state attribuite al Maestro delle Effigi Domenicane, artista fiorentino attivo in pittura e nell’illustrazione libraria nella prima metà del Trecento.

Informazioni sullo stato della conservazione

Il manoscritto membranaceo, presenta una legatura non coeva, probabilmente ottocentesca, con un ulteriore intervento alle carte di controguardia ed indorsatura novecentesca che hanno alterato la buona apertura del manoscritto, causando anche trasferimenti di colore delle miniature nella raffigurazione del Paradiso, si presume sia stato ricucito vi è la presenza di vecchi buchi di cucitura, il taglio superiore è dorato e goffrato.
Si evidenziano problemi alla legatura per usura meccanica, all’indorsatura per troppa colla, all’interno distacco dei pigmenti in prossimità dei punti di usura meccanica, camminamenti di tarlo, pieghe della pergamena, alcune macchie di varia natura.
L’intervento di restauro si prevede sia fatto in biblioteca.

Interventi previsti:
- documentazione fotografica prima, durante, dopo restauro
- Spolveratura con pennello morbido
- Distacco carte di controguardia
- Distacco e recupero etichette
- Distacco indorsatura, pulitura del dorso da eccessiva colla animale
- Restauro cucitura
- Eventuale consolidamento dei colori sulle rappresentazioni dell’inferno, purgatorio, paradiso
- Risarcimento buchi di tarlo con carta giapponese e e metilcellulosa
- Integrazione cromatica
- Restauro legatura
- Applicazione veline nelle pagine illustrate (3)
- Restauro c. di controguardia
- Nuova indorsatura in carta giapponese e tela aircotton
- Riancoraggio della legatura al manoscritto membranaceo
- Produzione di scatola bivalve per la conservazione
- Scheda tecnica

L'intervento di restauro del Ms. Parm. 3285 è particolarmente significativo nell'ambito delle celebrazioni per i 700 anni di Dante. Dopo il restauro verrà infatti esposto al pubblico in una vetrina adeguatamente climatizzata e per un periodo temporaneo nell'ambito di una esposizione dedicata ai manoscritti danteschi nelle collezioni del Complesso della Pilotta

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Biblioteca Palatina - Complesso monumentale della Pilotta

da martedì a domenica 10.30 - 18.30

lunedì chiuso per riposo settimanale

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 3.904,00 €

 slide
 slide
 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Il restauro del Ms. Parmense 3285, realizzato intorno agli anni Quaranta del XIV secolo è un manufatto particolarmente significativo per le raccolte della Biblioteca Palatina - Complesso Monumentale della Pilotta poichè costituisce una delle testimonianze più antiche della tradizione del testo della Commedia. Fa parte, infatti, del cosiddetto "gruppo del Cento o dei Danti del Cento", comprendendo con questa definizione un insieme assai ricco di codici della Commedia, usciti da un'officina scrittoria di Firenze intorno ai decenni centrali del Trecento.

Obiettivo dell'intervento è innanzitutto di preservarne la conservazione e la restituizione in condizioni ottimali del manoscritto, vista anche la preziosità dell'ornamentazione miniata attribuita al  Maestro delle Effigi Domenicane, artista fiorentino attivo in pittura e nell’illustrazione libraria nella prima metà del Trecento. Allo stato attuale il volume presenta una legatura non coeva che ha cuasato la buona apertura del manoscritto, causando anche trasferimenti di colore di parte delle miniature.

Gli interventi previsti comprendono diverse fasi di lavoro a partira da una iniziale spolveratira con pennello morbido per proseguire con il distacco delle carte di contorguardia e il recupero delle etichette, il distacco dell'indorsatura e la pulitura del dorso da una presenza eccessiva di colla animale. Si prevede succesivamente il restauro della cucitrua e l'eventuale consolidamento dei colori sulle rappresentazioni delle tre cantiche dantesche e successiva integrazione cromatica. Verrà poi effettuato il risarcimento dei buchi di tarlo con carta giapponese e metilcellulosa e il restauro della legatura e delle carte di contorguardia. Si procederà all'applicazione di veline nelle pagine illustrate e sarà realizzata una nuova indorsatura in carta giapponese e tela aircotton. Completato il riancoraggio della legatura al monoscritto membranaceo verrà prodotta una scatola bivalve per la conservazione. Ogni fase dell'intervento sarà corredata di documentazione fotografica.


NOTE Intervento archiviato