Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Cinquecentesca dimora dei Cesi e sede nei primi anni del XVII sec. dell'attività scientifica del Principe Federico Cesi II, il Linceo e della prima Accademia dei Lincei. La costruzione cominciò nel 1561 e fu ultimato nel 1579. Dal 1565 l'architetto è Giovan Domenico Bianchi. L’esterno è animato dal grande portale a bugne molto rilevate sulla cui sommità si innestano la loggia in pietra e una serie di finestre con gli stipiti di travertino. Il prospetto si articola verso la piazza con due robusti avancorpi laterali e all'interno verso il giardino è coronato da una elegante loggia a due piani. Nel cortile si trova la torretta dove il principe era solito ritirarsi. Nel palazzo si accede dall'androne, dal portico con una scala si sale al piano nobile in cui affreschi e soffitti lignei a cassettoni con intagli testimoniano la ricchezza della decorazione delle sale, realizzati su disegni del Bianchi e ispirati a quelli di palazzo Farnese a Roma. I fregi ad affresco celebrano la famiglia Cesi ispirandosi alla vite di Plutarco ed esaltano le virtù militari dei Cesi. Per la decorazione degli ambienti al piano terreno di destinazione privata si ricorse alle Metamorfosi di Ovidio. Tra le decorazioni pittoriche c'è lo stmma con l'emblema dell'Accademia, cioè la lince contornata da una corona d'alloro, simbolo della ricerca scientifica e della proverbiale acutezza di vista della lince, ed invito a non fermarsi alle apparenze sensibili della realtà. I documenti identificano il responsabile degli affreschi con Giovan Battista Lombardelli un pittore di origine marchigiana dalla pittura ricca di piacevoli effetti e di gustoso senso narrativo. Nella sala del trono l'enorme camino, testimonia il luogo di incontro tra il Linceo e Galilei, che nell'aprile 1624 fu ospite a Palazzo. L'edificio fu infine acquistato nel 1964 dall'università di Perugia.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il Palazzo Cesi è stato oggetto di restauro, attraverso tre progetti a cura del Comune di Acquasparta a partire dall'anno 2014 mediante fondi europei erogati dalla Regione Umbria. I progetti hanno riguardato la riqualificazione generale del Palazzo che, chiuso per circa venti anni, verteva in difficili condizioni da un punto di vista igienico sanitario, di impianti e di manutenzione ordinaria. Non sono stati rilevati danni strutturali all'immobile, nemmeno dopo il sisma dell'ottobre 2016. I progetti hanno interessato la riqualificazione del tetto con la messa in sicurezza conseguente degli affreschi e del soffitto ligneo, la riqualificazione delle facciate esterne, la riqualificazione di alcune stanze sotterranee di accesso al Palazzo; alcuni lavori hanno riguardato l'abbattimento delle barriere architettoniche per una maggiore fruibilità per i turisti e come ultimo step, si è proceduto a riqualificare le mura castellane.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Il Palazzo Cesi è aperto al pubblico e visitabile tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 15.30 alle ore 18.30.
Gli orari sono variabili a seconda della stagione e degli eventi che vengono realizzati all'interno dello stesso.