Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
La città di Pavia è conosciuta non solo per essere stata la capitale del Regno Longobardo e del Regno Italico, ma anche il luogo dove si svolse la battaglia di Pavia del 24 febbraio 1525, durante la quale le truppe francesi di Francesco I – ospite all’interno del Castello di Mirabello - furono sbaragliate dall’Imperatore Carlo V d’Asburgo, sancendo così il temporaneo predominio asburgico sull’Europa.
La battaglia di Pavia si svolse nell’antico Parco Visconteo, che si estendeva a nord della città fino a lambire la Certosa. Vero e proprio giardino delle delizie, il Parco, destinato alle battute di caccia e agli svaghi dei Visconti e della loro corte, fu realizzato nella seconda metà del XIV secolo da Gian Galeazzo Visconti. Il Parco era diviso nel Parco Vecchio, al centro del quale si trovava il Castello, e nel Parco Nuovo, entrambi circondati da un’alta e spessa muraglia con un perimetro di circa 21 chilometri.
È probabile che tra gli acquisti di Galeazzo II ci fosse già un Castello di Mirabello e che su questa costruzione nel 1384 fossero necessarie delle opere manutentive. La finestre in terracotta meglio conservata presenta tutte le caratteristiche di una finestra medievale e l’edificio presenta requisiti attribuibili al secolo XIV.
Il disegno del complesso edilizio di Mirabello che presenta il Catasto settecentesco (1722), propone il parallelepipedo regolare dell’attuale Castello fronteggiato a pochissima distanza da un corpo a T di cui la citata preesistenza doveva far parte. Quindi è molto probabile che questa sia una porzione di quel Castello di Mirabello che i Visconti hanno restaurato nel 1384.
Da testimonianze d’archivio è stato dedotto che originariamente il castello fosse un parallelepipedo di 69.25 metri di lunghezza, 7.90 di larghezza e 12.80 di altezza. Su questo si aprivano verso nord due serie regolari di finestroni a tutto sesto, e verso sud altre due serie di finestre, grandi e a tutto sesto al primo piano, più piccole e ad arco ribassato al piano terreno. L’impianto planimetrico era costituito da dieci moduli rettangolari di cui tre centrali da mt 7.25 x 7.90 e sette da mt 6.70 x 7.90. I primi tre moduli dell’ala est avevano un piano seminterrato costituito da un’unica e lunga cantina voltata a botte che si apriva sulla valle della Vernavola.
Il collegamento verticale era svolto da un impianto scale collocato sulla testata est. Di qui si raggiungeva il ballatoio del primo piano e quindi tutte le stanze di quel livello; la scala scendeva anche alla quota della cantina su cui si apriva con un portale ora murato e proseguiva oltre a raggiungere una via sotterranea abbandonata. Un caratteristico elemento di questa costruzione era sicuramente il rivestimento esterno a intonaco graffito di cui sopravvivono tuttora ampi brani sul lato sinistro del fronte sud e sulla testata orientale.
Informazioni sullo stato della conservazione
A seguito dei lavori ottocenteschi si sono persi quasi due terzi dell’originario edificio del Castello di Mirabello, e neppure con il programmato restauro della parte centrale si è potuto conservare l’autenticità di una porzione. Sono sopravvissuti alcuni resti di intonaco graffito e delle decorazioni ad affresco.
Negli anni Sessanta il piano terreno è stato oggetto di alcuni grossolani lavori di ammodernamento: il pavimento è stato sollevato con muricci e tavelloni di circa 35 cm e i solai in legno sono stati controsoffittati con travi prefabbricate in c.a. e tavelloni; sono stati eseguiti anche alcuni tavolati in mattoni forati e aperta una nuova finestra nella prima stanza di ponente imitando le dimensioni e le forme di quelle originali; in tutte le stanze sono stati posati nuovi e dozzinali pavimenti.
Nell’ultimo decennio è stato eseguito un intervento di rifacimento della copertura della zona centrale nonché alcuni interventi minimali volti a evitare il deperimento dell’edificio.
Allo stato attuale il Castello conserva in discreto stato il corpo nobile centrale, ancroché rimaneggiato con gli interventi di cui sopra, mentre i corpi lateriali e gli immobili rurali presentano uno stato di avanzato degrado con alcune parti di copertura crollate.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Il Castello di Mirabello non è aperto al normale accesso al pubblico stante lo stato di degrado mentre viene aperto in occasione di visite guidate.
Il Castello è stato oggetto di diverse attività di promozione da parte del Comune di Pavia, dei Comitati locali per il recupero e la promozione del Castello e degli eventi ad esso collegati nonché del FAI, che ne hanno consentito l'apertura straordinaria nel corso del 2017 come la giornata della rievocazione della Battaglia di Pavia e le Giornate di Primavera del FAI.
Il Castello è stato tra i più votati delle iniziative i “luoghi del cuore” del Fondo Ambiente Italia e del bilancio partecipativo del Comune di Pavia.