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L’area archeologica denominata “Santa Maria di Quarta”, è localizzata in via Vignale in Comune di Selvazzano Dentro: qui insistono i resti di una antica chiesa monastica risalente al secolo XIII.
Si tratta di un sito di estremo interesse dapprima storico ed archeologico, in quanto la presenza del rudere della chiesa ed i reperti del sottosuolo, ci informano sulla frequentazione del territorio del Comune di Selvazzano Dentro fin dai tempi antichi in relazione alla contiguità con il corso del fiume Bacchiglione.
Il sito, lungo un’ansa del fiume Bacchiglione, divenne importante già in epoca pre-protostorica ed ebbe continuità di insediamento fino ai giorni nostri, in relazione all’importanza svolta dal fiume come via di comunicazione verso la laguna.
Le prime testimonianze di insediamento si hanno già dal Bronzo Antico, ma il maggior numero di ritrovamenti archeologici risale all’età romana.
Durante l’età longobarda, il Bacchiglione rappresentava il confine tra area di influsso longobardo, verso Vicenza, e influsso bizantino, verso Padova.
A livello di fonti scritte, la chiesa di Santa Maria di Quarta viene citata per la prima volta in un documento del IX secolo, periodo in cui si fanno risalire anche le testimonianze archeologiche rinvenute al di sotto del pavimento della Pieve di San Michele. Nel XIII secolo attorno alla chiesa era stato costruito un monastero, gravitante attorno all’orbita di influenza del benedettini di Padova e di cui si ha notizia fino ai due secoli successivi. La chiesa, invece, continuò a far parte della diocesi di Vicenza.
Nel XV è testimoniata la presenza di un insediamento nei pressi della chiesa.