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Attività principali dell'istituzione

Nel cuore di Rimini, città non solo di mare e di sogni, ma anche custode di testimonianze millenarie, il Museo della Città "Luigi Tonini" offre la chiave per la conoscenza dell'identità culturale di quella che oggi è nota al mondo come la capitale del turismo.

Il Museo, ospitato nel settecentesco Collegio dei Gesuiti, attiguo alla chiesa costruita dai Gesuiti tra il 1719 e il 1740 in onore di San Francesco Saverio, sorto tra il 1746 e il 1755 su progetto dell’architetto Alfonso Torregiani (1682-1764),  racchiude le memorie civiche raccolte a partire dal XVI secolo.

Vi sono esposte le opere della Pinacoteca, ove si possono ammirare dipinti, sculture e ceramiche, arazzi e oreficerie, l'imponente affresco con il Giudizio Universale proveniente dalla chiesa di Sant'Agostino, i capolavori della Scuola Riminese del Trecento, il raffinato Crocifisso di Giovanni da Rimini e il prezioso polittico di Giuliano da Rimini, vasellame e boccali decorati con stemmi malatestiani, preziose tavole dell'età d'oro della signoria dei Malatesta commissionate ad artisti di grande fama quali: Giovanni Bellini, Domenico Ghirlandaio, Agostino di Duccio, Pisanello e Matteo de' Pasti, Guido Cagnacci, il Centino, il Guercino e Simone Cantarini.

Il Cortile interno ospita il Lapidario romano con un'ampia raccolta di iscrizioni dal I sec. a.C al IV d.C., monumenti sepolcrali provenienti dalle necropoli distribuite lungo le vie d'accesso alla città, iscrizioni che testimoniano interventi pubblici, quali il riassetto delle mura e la lastricatura delle strade cittadine, espressione del culto e della devozione, documenti sull'organizzazione sociale e familiare.

Uno spazio permanente è dedicato alla splendida produzione grafica di Renè Gruau, artista riminese che per oltre 70 anni ha operato nel campo dell'illustrazione di moda.

La sezione archeologica ha visto aprirsi nel 2003 un primo segmento con protagonisti i secoli centrali dell'impero; il percorso - ampliato nel 2007 a comprendere il complesso archeologico della Domus del Chirurgo - dal giugno 2010 ospita il patrimonio archeologico testimone del cammino dell'uomo nel territorio dalla preistoria al tardoantico.

Il museo vanta una notevole attività di didattica, di collaborazione agli scavi archeologici e di restauro, di attività espositive, di ospitalità per iniziative culturali come conferenze, concerti, convegni .

 

 

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Procedure di Gara

IMPORTO 25.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il Museo della Città “L. Tonini” di Rimini nasce per 'narrare' compiutamente la storia e la cultura della città e del suo territorio, ambisce infatti ad essere punto di riferimento per ogni operazione di recupero filologico della memoria storica cittadina, conserva ed offre testimonianze importanti che le vicende storiche hanno ormai avulso dal contesto naturale. Il 13 aprile 2024 il Museo ha riaperto al pubblico le sezioni, ampiamente rinnovate negli spazi e arricchite nella proposta artistica e divulgativa, che vanno dall’Alto Medioevo al Quattrocento. Quattordici nuove sezioni tematiche, 4 stazioni multimediali a contenuto diversificato, più di 170 opere tra sculture, dipinti, medaglie e ceramiche per raccontare le chiese paleocristiane del territorio, la Rimini della Pentapoli e quella Comunale, la grande stagione del Trecento fino al Quattrocento malatestiano.Tornano a farsi ammirare, sotto nuova luce, anche i capolavori del Quattrocento come le medaglie malatestiane di Matteo de’ Pasti, la straordinaria Pietà di Giovanni Bellini e la grande tavola di Ghirlandaio.Un profondo intervento di rigenerazione espositiva che coinvolge oltre un quarto del percorso del Museo coninediti accostamenti, nuova illuminazione e sistemi tecnologici che rendono la visita un’esperienza più moderna e coinvolgente. Grazie al racconto, al tempo stesso cronologico e tematico, sono ora rievocate le storie, i luoghi, i personaggi e i protagonisti della Rimini che fu, con particolare attenzione alla sezione malatestiana e, al suo interno, alla sala dedicata a Roberto Malatesta.

L'intervento mira a incrementare le collezioni museali con l'acquisizione di un Capitello pensile con stemma inquartato con le lettere RO di Roberto Malatesta e scacchiera malatestiana. Come suggerisce il Marcheselli ne ‘Le Pitture di Rimino’ del 1754, il manufatto di grande pregio, tra i più raffinati stemmi in pietra di Roberto Malatesta e della serie malatestiana, faceva parte della serie dei capitelli con ‘l’Arme di casa Malatesta’ del prestigioso ‘Palazzo del Cimiero’ restaurato da Sigismondo per il figlio Roberto tra il 1454 e il 1455. Lo rivelano il materiale, la fattura e lo stile medesimo dei capitelli ornati, senza stemma, rinvenuti durante i lavori dell’area, oggi al Museo della Città. Si tratta di un’opera realizzata dagli stessi artisti-artigiani impiegati in quegli anni nelle sculture ornamentali del Tempio malatestiano.


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 200.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

 

Visibile e invisibile” dal 28 aprile al 15 luglio 2018.

La formula dell’evento è composta da un corollario di esposizioni parallele e congiunte, incontri con specialisti, studiosi e giornalisti, reading, conferenze, perfomances, lezioni, art talk, ateliers didattici attorno al disegno in tutte le sue accezioni.

Il presupposto per gli ideatori della rassegna è che il disegno sia il nucleo formativo di tutte le arti. Il nostro paese è una delle patrie storiche del disegno, di certo quella che ne ha esaltato ed esteso gli orizzonti di bellezza e significato elevandolo a disciplina autonoma, dopo essere stato un’arte nell’arte. Il Disegno resta il fondamento di ogni operazione creativa, in pittura, scultura e architettura, nelle arti applicate, ma anche nei contigui campi dell’illustrazione e della grafica, nel cinema e nella scenografia fino a toccare anche alcune attività di punta del made in Italy, come la moda e il design, dall’arredamento alle automobili. Il Disegno, l’idea, è l’espressione creativa per eccellenza e dunque una delle peculiarità del genio italiano.

Il tema della terza edizione 2018 - dopo “Il nido delle idee” che ha caratterizzato la prima manifestazione e “Profili del Mondo”, tema della seconda - sarà “Visibile e invisibile”, argomento attorno al quale ruoteranno le diverse esposizioni in programma.

Visibile e invisibile stanno come una perfetta antinomia, esattamente come luce e ombra, caos e vuoto, opaco e trasparente... Se la scienza si muove per una possibile visione dell'ignoto, l'arte si prefigge di cercare almeno in parte l'invisibile e di farlo apparire. Si è scelta una seconda diramazione al tema centrale che sterza sensibilmente verso la visibilità nascosta cioè la rappresentazione del desiderio nelle sue gamme e nella valenza erotica attraverso l'arte del disegno. Entrambe le accezioni collocano il disegno come soglia tra il pensiero e l'azione.

Questo l'argomento attraversato da tutte le esposizioni, con opere selezionate da importanti musei e raccolte private.


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 120.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Obiettivo principe del Museo è quello di 'illustrare' o 'dimostrare' compiutamente la storia e lo svolgimento culturale della città e del suo territorio; ambisce infatti ad essere punto di riferimento per ogni operazione intesa ad un corretto recupero della memoria storica cittadina, conserva ed offre, concatenate per quanto possibile, alcune testimonianze importanti che le vicende storiche hanno ormai avulso dal contesto naturale. Testimonianze spesso indispensabili, comunque uniche per la comprensione dell'arte e della cultura figurativa riminesi, che in alcuni casi trascendono l'interesse meramente locale per il loro grande significato poetico, oltre che storico, e per questo sono universalmente note. I materiali che costituiscono la dotazione del Museo sono di tipologia molto disparata, ma di provenienza in massima parte locale. Sono frutto delle 'soppressioni' napoleoniche della fine del Settecento, di ritrovamenti archeologici casuali e di scavi appositamente condotti, di donazioni, di acquisti oculati. La Pinacoteca ospita l'imponente affresco con il Giudizio Universale proveniente dalla chiesa di Sant'Agostino, i capolavori della Scuola Riminese del Trecento, il raffinato Crocifisso di Giovanni da Rimini e il prezioso polittico di Giuliano da Rimini, preziose tavole dell'età d'oro della signoria dei Malatesta commissionate ad artisti di grande fama quali: Giovanni Bellini, Domenico Ghirlandaio, Agostino di Duccio, Pisanello e Matteo de' Pasti, Guido Cagnacci, il Centino, il Guercino e Simone Cantarini.

 

Il Museo della Città già a marzo 2013 ha offerto ai visitatori l'occasione di vedere per la prima volta i due sconosciuti capolavori di proprietà privata di un raro artista riminese attivo fra Cinque e Seicento, Giovanni Laurentini detto l'Arrigoni: un san Martino che dona il suo mantello a un povero, e l'inedita Apparizione di Gesù ai discepoli sul lido del lago di Tiberiade, proveniente quest'ultima dal refettorio del distrutto convento dei Canonici Lateranensi di San Marino, che sorgeva accanto all'omonima chiesa (ora detta di Santa Rita). 

 Il progetto ha la finalità di dare completezza alle raccolte della Pinacoteca del Museo della Città "Luigi Tonini" attraverso l'acquisizione di opere proprio di questi pittori che a Rimini nacquero o vissero lasciando i loro dipinti ad arricchire la storia e la cultura cittadina.

 

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RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 100.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Celebrazioni Sigismondo Malatesta annualità 2017. Nel 2017 e 2018 ricorreranno due anniversari: 600 anni dalla nascita e 550 anni dalla morte di Sigismondo Malatesta. Occorrerà aspettare altri 50 anni per poter ritrovare questa congeniale combinazione di date. Questa è l'occasione per legare insieme eventi di alto profilo culturale, spettacoli con artisti di calibro internazionale e manifestazioni di intrattenimento popolare sul tema di Rimini città dei Malatesta e culla del Rinascimento. Malatesta realizzò una serie di opere straordinarie coinvolgendo quelli che poi sarebbero diventati i grandi geni del primo Rinascimento: il Tempio Malatestiano e il Castello, Leon Battista Alberti e Filippo Brunelleschi, Piero della Francesca e Pisanello, Matteo de Pasti e Agostino Di Duccio, un patrimonio d’arte unico al mondo. Sigismondo creò quel che può dirsi la prima corte rinascimentale: una straordinaria officina d’arte, musica, architettura, scienza militare, filosofia, letteratura. Un lascito insuperato di idee, storia, progetti politici e rapporti con le più importanti potenze politiche nazionali e internazionali. La proposta culturale sarà articolata in diversi appuntamenti durante il periodo di svolgimento delle Celebrazioni che toccheranno alcuni aspetti della personalità di Sigismondo, del suo ruolo di condottiero e mecenate, della vita di corte, con declinazioni differenti: dall'intervento dello studioso internazionale alla visita guidata per le famiglie, sperimentando anche formule insolite come la conferenza - spettacolo in forma dialettica e coinvolgente per il pubblico, insieme a tradizionali incontri pubblici, giornate di studio, mostre, visite e laboratori didattici per le scuole.