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Attività principali dell'istituzione

Il Museo di Scienze Naturali ed Archeologia di Montebelluna è organizzato in due sezioni:
  a) una sezione naturalistica suddivisa in due sottosezioni: Scienze della Terra (5 sale) e Scienze della Vita (6 sale).
  b) una sezione archeologica suddivisa in due sottosezioni: preistoria-protostoria (Veneti Antichi) ed epoca romana.
  c) una sezione staccata a Schievenin di Quero (BL).

 Il Museo è strettamente collegato al territorio in cui opera: territorio di cui si occupa e si preoccupa, studiandone e facendone conoscere gli aspetti naturalistici, ambientali e storico- archeologici.

Il Museo è un'agenzia che produce cultura: per questo è collegato ad altri poli culturali come le Università vicine, la Soprintendenza per i Beni Archeologici per il Veneto, la Regione Veneto, la Provincia di Treviso, la rete dei musei, le associazioni culturali del territorio (particolarmente il Gruppo naturalistico Bellona e l'Università della Terza Età) e la biblioteca comunale.



Mission
Il Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna raccoglie, conserva, studia e divulga la memoria naturalistica e storico-archeologica del nostro territorio. Opera inoltre in una più ampia dimensione spazio-temporale per contribuire a creare e diffondere la cultura del museo nella regione, in Italia e nel mondo.

www.museomontebelluna.it

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 20.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Due reperti iconici e due musei si incontrano nella mostra temporanea "FABULAE. Le situle raccontano i Veneti antichi".

Museo Civico di Montebelluna, Museo Nazionale Atestino a Este (PD) della Direzione Regionale Musei del Veneto, insieme alla Soprintendenza ABAP VE-MET hanno dato vita ad un progetto espositivo per la valorizzazione di due eccezionali reperti archeologici rinvenuti in città: due vasi in bronzo a forma di secchio (situle), messi in luce rispettivamente nel 2002 e nel 2012 nella necropoli preromana di Posmon a Montebelluna. Le due situle, riccamente decorate, rientrano tra gli esemplari più rappresentativi e più spettacolari della cultura materiale dei Veneti antichi, il popolo vissuto nell’Italia nord orientale tra il IX secolo a.C. e l’arrivo dei Romani. In dettaglio si tratta di vasi troncoconici in lamina di bronzo decorati a volte da rappresentazioni di animali fantastici o, ancora più di rado, da complesse scene che comprendono molti personaggi umani, impegnati in diverse attività, il cui significato non sempre è semplice da capire. Quel che è certo è che doveva trattarsi di oggetti estremamente preziosi per la loro complessità tecnica e significativi proprio per la loro capacità di “trasmettere immagini”. Gli esemplari più antichi di questa antica forma d’arte, datati alla fine del VII secolo a.C., sono stati rinvenuti ad Este (PD) già alla fine del XIX, ma in anni più recenti (2002 e 2012) sono stati rinvenuti i due esemplari figurati di Montebelluna (TV).

 

Un progetto espositivo articolato in due momenti

- Marzo 2024: al Museo Nazionale Atestino evento prequel della mostra "FABULAE" con la presentazione del restauro e della ricostruzione sperimentale della situla rinvenuta nel 2012.

- Novembre 2024: al Museo Civico di Montebelluna sarà inaugurata la mostra "FABULAE", in cui le due situle, per la prima volta riunite, saranno lo spunto per una narrazione sui Veneti antichi. Il racconto delle situle è uno strumento potente per avvicinare le persone al patrimonio culturale e un’equipe multidisciplinare, guidata dalle chiavi di lettura fornite dagli archeologi, fornirà innovative soluzioni immersive e multimediali per trasformare in emozioni le numerose informazioni ottenute dallo studio della necropoli. Infatti l’analisi e lo studio dettagliato dei coevi tumuli funerari permettono di far luce su diversi aspetti materiali e sociali della popolazione di Montebelluna preromana: la varietà dei corredi, gli indicatori di status, i rituali, le modalità di aggregazione delle sepolture e le scelte topografiche all’interno dei tumuli rivelano una società già articolata e differenziata, che si autorappresentava attraverso precisi linguaggi funerari e rituali codificati.

Sono previsti anche la redazione del catalogo della mostra e l'organizzazione di un convegno.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 10.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

- Studio scientifico di reperti archeologici della necropoli preromana e romana rinvenute a Montebelluna in località Posmon-Via Cima Mandria: lo studio prevede la definizione e l'esame interpretativo dei reperti che compongono i corredi funerari non ancora studiati dalla necropoli di Posmon conservati nei depositi del Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna. Inoltre, per la ricostruzione del contesto paesaggistico, economico, tecnologico e rituale, sono necessarie le seguenti analisi archeometriche: analisi paleobotaniche, analisi antropologiche, analisi metallografiche, analisi sui resti mineralizzati di tessuti. Le diverse fasi di ricerca saranno documentate mediante relazioni scritte comprensive dei dati tecnico-scientifici e interpretativi dei singoli reperti e di un lavoro di sintesi di inquadramento dei materiali di scavo nel più ampio contesto del popolamento preromano e romano del territorio di Montebelluna funzionale alla redazione sia di pubblicazioni scientifiche sia di materiali divulgativi, e propedeutici al riallestimento delle vetrine nella sezione archeologica del Museo Civico.

- Studio scientifico di reperti archeologici della necropoli romana rinvenuta a Vidor-Piazza Maor (Valdobbiadene-TV): lo studio prevede la definizione e l'esame interpretativo dei reperti che compongono una selezione di corredi funerari dalla necropoli tardo-romana di Vidor-Piazza Maor già restaurati e  conservati nei depositi del Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna. Le diverse fasi di ricerca saranno documentate mediante relazioni scritte comprensive dei dati tecnico-scientifici e interpretativi dei singoli reperti e di un lavoro di sintesi di inquadramento dei materiali di scavo nel più ampio contesto del popolamento romano del territorio dell'Alto Trevigiano funzionale alla redazione sia di pubblicazioni scientifiche sia di materiali divulgativi, e propedeutici al riallestimento delle vetrine dedicate alla necropoli di Vidor nella sezione archeologica del Museo Civico.

- Analisi dei resti ossei cremati dalle tombe preromane e romane rinvenute a Montebelluna in località Posmon-Via Cima Mandria fino ad esaurimento dei contesti disponibili. L'obiettivo è l'interpretazione antropologica di tutta la necropoli a corredo dello studio scientifico dei reperti ai fini di pubblicazione. 

- Analisi di laboratorio delle usure di strumenti preistorici in selce rinvenuti nell'officina di lavorazione della selce sul Monte Doc (Segusino-Treviso. In corso di studio e pubblicazione presso il Museo Civico di Montebelluna. Le analisi permetterano la comprensione dell'utilizzo di questi strumenti e una conoscenza fondamentale delle attività svolte in questo insediamento di 4000 anni fa circa. 


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 16.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Restauro naturalistico di grandi animali di provenienza africana: n. 1 zebra intera. Tale reperto risulta di notevoli dimensioni (altezza 460cm e lunghezza 210 cm) è al momento l'unico esemplare intero e completo di zebra adulta presente nei musei naturalistici della provincia di Treviso; n. 8 trofei (n. 6 gazzelle e grandi antilopi; n. 1 gnu e n.1 bufalo). Restauro conservativo reperti archeologici: monete romane Monte Cesen e pani grezzi in rame dal greto del Piave presso Giavera del Montello (datazione incerta: II millennio a.C.?), altri materiali presenti in magazzino provenienti dagli scavi di Montebelluna


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 9.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Acquisto di supporti audio video e sistemi multimediali per rendere accessibili, anche alla persone con disabilità, le collezioni naturalistiche e archeologiche.In particolare sistemi audio wireless per diffusioni suoni della natura e versi animali da riprodurre durante le attività educative con scuole di ogni ordine e grado con particolare riferimento alle scuole dell’infanzia ed ai gruppi di persone con disabilità disabili. Riproduzione di reperti archeologici e naturalistici per percorso con persone non-vedenti/ipovedenti. Acquisto di supporti video per attuazione percorso LIS per persone sorde

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 2.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto ha come obiettivo l'analisi mineralogica di reperti in selce provenienti dal Sito archeologico Monte Doc nelle Prealpi Trevigiane. Il sito scoperto nel 2001 nell'ambito di un progetto di ricerca finanziato dalla Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane è stato individuato sulla cresta compresa tra la forcella di q. 1272 e la sommità del Monte.  Il sito fu frequentato tra il neolitico e l'Età del Rame proprio in relazione all'approvvigionamento e alla lavorazione della selce. L'anbalisi e lo studio dei reperti in selce provenienti dal sito hanno l'obiettivo di ricostruire e tracciare le vie di circolazione della selce proveniente da tale monte, aumentando le conoscenze sukl network discambi di questi materiali.