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Attività principali dell'istituzione

La collezione archeologica Adolfo Colosso è parte del Sistema Museale di Ugento, istituito nel 2011, con una concessione di servizi stipulata tra il Comune e lo Studio di Consulenza Archeologica, al fine di promuovere la gestione integrata dei Beni Culturali.

Conservata all’interno dell’omonimo palazzo del proprietario terriero, sindaco di Ugento e appassionato collezionista di antichità, conta circa 794 reperti, databili tra il VII sec. a.C. e l’età altomedievale, disposti in sezioni tematiche. Una parte della collezione è dedicata ai reperti databili tra il  VI secolo a.C. e l’età ellenistica: sono esposte trozzelle e piatti a vernice bruno rossiccia, tutti elementi caratteristici del repertorio ceramico indigeno dei Messapi affiancati alla produzione ceramica importata dalla Grecia. Sono presenti anche reperti scultorei tra i quali si distinguono una testa di impronta scopadea, della fine del IV sec. a.C. ed un torso maschile in pietra. Elemento di punta della raccolta è un capitello dorico con abaco decorato da rosette, strettamente confrontabile con il capitello sul quale era collocata la statua dello Zeus arcaico.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 18.350,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

La Collezione Archeologica Adolfo Colosso e gli altri Beni inseriti nel percorso di fruizione integrata, definito Sistema Museale di Ugento, sono stati oggetto, nel corso degli anni, di vari interventi di riallestimento che, nonostante gli sforzi economici profusi, risultano insufficienti nel miglioramento dell’accessibilità ai Beni, non solo fisica ma soprattutto culturale in senso ampio. Le principali criticità relative alla fruizione piena riguardano la mancanza di supporti divulgativi multilingue, di strumenti divulgativi indirizzati ai portatori di handicap e la mancanza di un apparato didattico indirizzato ai bambini. Il progetto, pertanto, prevede la realizzazione di pannellistica multilingue, di guide divulgative bilingue, di video divulgativi L.I.S., la creazione di un'aula didattica e di un catalogo open data.