Attività principali dell'istituzione
Il MANN è tra i più antichi e importanti musei al mondo per ricchezza e unicità del suo patrimonio; espone oggetti di valore esemplare in varie sezioni tematiche e conserva centinaia di migliaia di reperti databili dall’età preistorica alla tarda antichità.
La formazione delle collezioni s'intreccia con le vicende della famiglia dei Borbone, cui si devono i due nuclei fondanti del Museo: la collezione Farnese e le collezioni vesuviane (mosaici, affreschi, oggetti della vita quotidiana e preziosi), frutto delle prime esplorazioni archeologiche promosse da Carlo III a partire dal 1738 a Ercolano e dal 1748 a Pompei e proseguite da Ferdinando IV.
Istituito da Ferdinando IV nel 1777, inaugurato nel 1816 come Real Museo Borbonico e divenuto Nazionale nel 1860, il Museo ha acquisito reperti provenienti da scavi e collezioni private, come quella del cardinale Stefano Borgia di Velletri (1817) e del marchese Nicola Santangelo, ministro dell'Interno del Regno di Napoli (1864); il patrimonio del Museo si è arricchito inoltre, nel corso del tempo, dei materiali provenienti dalle attività di scavo e tutela archeologica in Italia Meridionale fino alla progressiva istituzione dei musei sul territorio.
Negli ultimi anni il MANN ha investito e continua ad investire nelle attività di ricerca, nel riallestimento delle collezioni e dei giardini storici, nella rifunzionalizzazione dell'edificio e nei servizi al pubblico.
Il Museo, inoltre, punta sull'accessibilità e sull'apertura alla città, soprattutto ai contesti di disagio socio-economico e povertà educativa, nel segno di una archeologia che fornisca gli strumenti per la riscoperta dei valori identitari e del senso di appartenenza civica.