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Attività principali dell'istituzione

La Fraternita dei Laici di Arezzo è nata come istituzione pubblica di assistenza e beneficienza attualmente con sede in Via Vasari n.6, nel Palazzetto di Fraternita (piazza Grande). Ebbe origine nella prima metà del XIII secolo come società mariana devozionale; nel 1262 fu rifondata con finalità caritative in favore dei poveri vergognosi. Dalla metà del Trecento tenne i registri delle nascite e dei decessi e tutti gli abitanti di Arezzo vennero considerati membri della Compagnia. Le funzioni principali hanno sempre riguardato la cura dei morti, l’istruzione e l’assistenza ai malati. Nel 1525 entrò in possesso dello spedale di S.Agostino, intorno a quella data aprì una scuola pubblica, cominciò ad amministrare il patrimonio di tutti i pupilli del territorio aretino. Le rendite eccedenti dello spedale di S.Agostino vennero impegnate fino a metà Ottocento per patrocinare posti di studio in medicina, in agraria e in belle arti. Con i lasciti dei maggiorenti della città, da Lazzero di Giovanni di Feo Bracci ad Angelo Gambiglioni, a Mariotto Cofani, la Fraternita accrebbe il proprio patrimonio immobile e fondiario: potette così sostenere a più riprese l’ampliamento del palazzo di P.zza Grande dove aveva sistemato gli uffici ed i magazzini fino dalla fine del Trecento; su spinta del governo centrale finanziò il cantiere del palazzo delle Logge su progetto di Giorgio Vasari, sempre in Piazza Grande. Quando Pietro Leopoldo decretò la soppressione delle Compagnie laiche e religiose, fece un’eccezione per la Fraternita dal momento che la ritenne utile al mantenimento degli equilibri sociali.

          Ancora in età Leopoldina l’istituto caritativo allestì una nuova libreria ad uso pubblico in alcuni locali del palazzo di Piazza Grande (quel patrimonio librario costituirà il nucleo di origine della attuale biblioteca consortile della città di Arezzo), fece costruire a ridosso della cinta muraria un cimitero a sterro (attualmente la parte monumentale del cimitero urbano). Nel corso dell’Ottocento istituì una scuola di disegno per i poveri braccianti, divenne proprietaria del primo museo cittadino di Storia naturale ed Antichità (quel patrimonio verrà successivamente distribuito tra il museo archeologico e il museo d’arte medievale e moderna, oggi entrambi statali).

       Promuove interventi per la valorizzazione del suo patrimonio archivistico, storico, artistico e architettonico. Svolge annualmente corsi di aggiornamento sulla didattica dei beni culturali per insegnanti di ogni ordine e grado con la partecipazione di personale esterno specializzato.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 50.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il principio del ripristino dell’antico Museo della Fraternita dei Laici di Arezzo rientra nel piano di valorizzazione di un patrimonio che è sì fortemente legato ad un territorio ma è anche espressione del costante impegno e della centralità che l’ente da cui dipende, ossia la Fraternita dei Laici, mantiene sia sul piano culturale che sociale. Tanto i percorsi espositivi del museo che l’attività didattica (in collaborazione con le scuole, dalla prima infanzia fino agli Istituti secondari e alle università, anche straniere), di ricerca, nonché informativa relativa alle collezioni d’arte e all’archivio storico, tendono ad un coinvolgimento il più ampio possibile delle fasce sociali e culturali dei visitatori. E' pertanto intenzione della Fraternita dei Laici di continuare ad investire sul Palazzo di Fraternita sede del Museo della Fraternita dei Laici intervenendo sia sulla parte strutturale, in particolare con l'abbattimento delle barriere architettoniche, sia sulla parte di servizi migliorando l'informartiva fornita ai turisti. Il tutto al fine di rendere entusiasmante l'esperienza all'interno del Palazzo più importante di Arezzo.