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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

L'area archeologica della Rocca di Cerbaia sorge in posizione dominante lungo il corso del fiume Bisenzio: per posizione, per caratteristiche storiche ed ambientali costituisce uno dei punti di massima rilevanza del sistema dei beni culturali e del paesaggio del territorio

L'immobile è tutelato ai sensi dell'art.12, comma 1, D.Lgs 42/2004, con D.M.del 6.3.1974.

Costruita ai primi dell’anno Mille, fu importante punto di difesa a guardia dei passi per l’Appennino e il Mugello, fu degli Alberti fino al 1336, poi venduta a Firenze. I Fiorentini la restaurarono come fortificazione a difesa della pianura pratese dall’esercito spagnolo. Nel '600 la Rocca passò ai Novellucci, poi alla famiglia Edlmann che nel 1999 la cedette al Comune di Cantagallo

La storia racconta che nel 1279 Cunizza da Romano redasse il proprio testamento a Cerbaia;

Dante, nell’inverno del 1285, esule verso Bologna, si fermò a chiedere ospitalità al castello: nessuno lo aprì ed il poeta si vendicò appellando con parole di fuoco i sanguinari Alessandro e Napoleone (Inf.XXXII, 39-60) 

I resti della Rocca presentano una cinta pentagonale con all’interno il mastio a cinque lati, secondo una disposizione concentrica, una cisterna con volta a botte e muri affioranti del corpo di guardia e chiesa di S. Martino con area cimiteriale, 

le prime indagini archeologiche sono del 2002, si sono succedute due campagne di scavo (2004 e 2006) che hanno portato alla luce importanti testimonianze fra le quali due unicum archeologici: una necropoli risalente al pre incastellamento (X-XI secolo) e la fossa di alloggiamento dell'argano utilizzato per il riarmo della Rocca nel XIII secolo. Parallelamente, il Comune di Cantagallo progettava il restauro e consolidamento delle emergenze architettoniche di cui sono stati eseguiti tre lotti grazie anche a Regione Toscana e Provincia di Prato. I lavori si sono concentrati prevalentemente in opere strutturali di consolidamento e restauro del Palazzo e della prima cinta muraria, evitando il cedimento strutturale che avrebbe portato al crollo certo



Informazioni sullo stato della conservazione

Attualmente il sito si presenta come la maggior parte dei siti archeologici italiani che sono stati oggetto di indagini archeologiche, poco leggibili, infestato da erbe e rampicanti con l'aspetto di un cantiere mai concluso.

Il sentiero attuale che porta alla Rocca di Cerbaia (CAI 48)  presenta un fondo disconnesso prevalentemente i a causa di un fenomeno di ruscellamento e dilavamento delle terre superficiali e risulta sprovvisto di staccionate/parapetti oltre che di cartellonistica esplicativa.

Il  progetto si configura come intervento fondamentale per il recupero della piena visitabilità dell'area archeologica della Rocca e del ponte medievale di Cerbaia bene rappresentativo della comunità di Cantagallo e dell'intera Valle del Bisenzio.

Il progetto di riqualificazione prevede la realizzazione di un'area di accoglienza alla base della Rocca appena attraversato il ponte romanico, con posizionamento di panchine in materiale imputrescibile proveniente dal riciclo della plastica (tipo plasmix), nonché la realizzazione di una staccionata che delimita detta area sempre nello stesso materiale di cui sopra. Sul tracciato del sentiero CAI 48 si prevede un intervento di conguaglio e rullatura del piano viario realizzando piccole zone di sosta con panchine nonché il posizionamento, in punti dove la pendenza è particolarmente sensibile, di uno staccionata/parapetto in materiale imputrescibile Lungo tutto il percorso pedonale e in prossimità delle emergenze archeologiche verranno posizionate bacheche informative relative alle emergenze archeologiche, dette bacheche riporteranno la spiegazione in italiano, in francese e in inglese. Nell'area archeologica, e sul sentiero CAI 48, saranno effettuati interventi di sterpatura e sradicamento di piante infestanti nate spontaneamente e che ne pregiudicano la conservazione, oltre che la visitabilità, dell'area archeologica. Si prevede inoltre la sostituzione lungo la rampa di accesso dell'attuale parapetto provvisionale in tubolari di acciaio con staccionata di adeguata misura e tipologia in materiale imputrescibile, e la messa in opera di recinzioni (rete e paletti metallici), ad integrazione di quelle esistenti, che impediscano l'accesso alle aree non visitabili per motivi di sicurezza.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Il sentiero attuale che porta alla Rocca di Cerbaia (CAI 48) attraversa il ponte romanico sul fiume Bisenzio, che è anche il ponte più antico sul fiume ancora in piedi, inerpicandosi dentro al bosco di cerri e giungendo alla Rocca passando di fronte all'area cimiteriale e ecclesiale di S. Martino (non oggetto di scavi) giungendo all'ingresso del corpo di guardia e da lì al sito archeologico. Il sentiero attualmente presenta un fondo disconnesso prevalentemente generatosi a causa di un fenomeno di ruscellamento e dilavamento delle terre superficiali e risulta sprovvisto di staccionate/parapetti oltre che di cartellonistica esplicativa.

l'Area archeologia della Rocca è liberamente accessibile , con  le precauzioni ed attenzioni del caso, con abbigliamento idoneo

L'area e le vie di accesso  sono percorribili esclusivamente a piedi,   non sono illuminate, 

Non c'è approvvigionamento di acqua potabile

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 40.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto di riqualificazione prevede la realizzazione di un'area di accoglienza alla base della Rocca appena attraversato il ponte romanico, con posizionamento di panchine in materiale imputrescibile proveniente dal riciclo della plastica (tipo plasmix), nonché la realizzazione di una staccionata che delimita detta area sempre nello stesso materiale di cui sopra. Sul tracciato del sentiero CAI 48 si prevede un intervento di conguaglio e rullatura del piano viario realizzando piccole zone di sosta con panchine nonché il posizionamento, in punti dove la pendenza è particolarmente sensibile, di uno staccionata/parapetto in materiale imputrescibile Lungo tutto il percorso pedonale e in prossimità delle emergenze archeologiche verranno posizionate bacheche informative relative alle emergenze archeologiche, dette bacheche riporteranno la spiegazione in italiano, in francese e in inglese. Nell'area archeologica, e sul sentiero CAI 48, saranno effettuati interventi di sterpatura e sradicamento di piante infestanti nate spontaneamente e che ne pregiudicano la conservazione, oltre che la visitabilità, dell'area archeologica. Si prevede inoltre la sostituzione lungo la rampa di accesso dell'attuale parapetto provvisionale in tubolari di acciaio con staccionata di adeguata misura e tipologia in materiale imputrescibile, e la messa in opera di recinzioni (rete e paletti metallici), ad integrazione di quelle esistenti, che impediscano l'accesso alle aree non visitabili per motivi di sicurezza.