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Attività principali dell'istituzione

I Musei Civici di Fermo sono composti da:

- Pinacoteca situata presso Palazzo dei Priori in Piazza del Popolo;

- Musei Scientifici presso Palazzo Paccarone in via Cavour, dove è presente il Museo Polare "Silvio Zavatti" e il Museo Ornitologico "Tommaso Salvatori";

- Museo Archeologico, situato nel borgo di Torre di Palme;

- (nuovo) Museo Archeologico di Fermo presso ex collegio "Fontevecchia" e sovrastante le Cisterne romane.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 50.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Sopra le Cisterne Romane nel complesso "Fontevecchia" sarà realizzato il nuovo Museo Archeologico di Fermo la cui prima sezione, dedicata alla storia del museo, sarà inaugurata a fine gennaio 2023. 

Entro il 2023 saranno aperte anche le sezioni Protostorica e Romana. I fondi saranno utilizzati per il restauro dei reperti, materiali di scavo, prima dell'esposizione.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 40.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Nel 1581 il Palazzo dei Priori venne collegato al Palazzo degli Studi, attuale sede della Biblioteca Civica, tramite una loggetta pensile che scavalca l’attuale corso Cefalonia.

L’arco non aveva passaggio coperto, ma terminava probabilmente con un’alta trabeazione ornata da un’iscrizione in onore di papa Gregorio XIII. La loggia coperta sarà realizzata solo nella seconda metà del XVII secolo, riutilizzando colonne e capitelli di scarto.

Nel 1764 l’arcivescovo Urbani Parracciani fece affrescare la volta della loggetta, come attesta un’iscrizione dipinta sopra la porta d’ingresso. Per l’attribuzione è stato fatto da Enzo Catani il nome di Pio Panfili, che nel 1762 lavorava nella sala dell’Aquila (ora sala consiliare).


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 2.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

L'opera, attribuita ad un pittore seicentesco, riproduce il fortunato modello raffaellesco della Madonna del velo oggi a Chantilly. Il motivo del velo, sfruttando il potenziale del gioco e dell'intimità tra Madre e Figlio, si fa veicolo di più segreti significati simbolici, alludendo al sudario, dunque alla Passione di Cristo e alla sua resurrezione.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 1.300,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

L’opera è un olio su tela di autore sconosciuto della prima metà del ‘600 ed affronta il tema iconografico, diffuso specialmente in nord Europa dal Quattrocento, trattato da Ludovico Carracci nel dipinto ora nella Pinacoteca Vaticana.

Introducendo il corpo morto di Cristo l’accento passa dal tema teologico della Trinità alla sofferenza di Gesù, resa evidente oltre che dal corpo abbandonato nella morte e qui ancora adagiato nella croce, ai simboli della Passione retti da alcuni angeli, fra i quali si riconoscono la corona di spine, la lancia e la canna con la spugna.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 1.100,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

L’opera, olio su tela, narra il miracolo per il quale San Pellegrino viene maggiormente ricordato e riconosciuto, ovvero la guarigione della dolorosa piaga alla gamba provocata dall’attacco di cancrena che lo colpì all’arto destro quando aveva circa settant’anni.

Il rimando al dipinto di Francesco Mancini è evidente sia nell’impianto iconografico, sia nella scelta dei colori, in cui prevalgono l’uso del chiaroscuro che enfatizza l’azione misericordiosa del Cristo che scende dalla croce e la luce chiara che, pervadendo la composizione, contribuisce ad accentuare il mistero del miracolo.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 700,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il dipinto, olio su tela, è una copia del celebre “quadretto da letto” realizzato dal Guercino nel 1633. Nell’opera il Santo, dai tratti più giovanili rispetto a quelli a lui ascritti dalla tradizione iconografica, è ritratto frontalmente con lo sguardo rivolto verso il Bambino che stringe tra le mani una rosa. L’atmosfera del dipinto, molto intima, lascerebbe supporre che l’artista abbia colto un momento di gioco tra genitore e figlio.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

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FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 600,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il dipinto, olio su tela, rappresenta una figura anziana, con un abito rustico, di cui s’intravedono le mani, forse identificabile con un san Giuseppe per il dettaglio del bastone che la figura stringe al petto con la mano destra.

Il personaggio è ritratto di tre quarti e riceve un’illuminazione calda che mette in evidenza la rugosità del viso. Decisivo è il gioco luce-ombra, che mette in risalto le zone del volto ed enfatizza il fare assorto del personaggio.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 11.080,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Proveniente dalla chiesa del monastero benedettino femminile di Santa Caterina di Fermo, è firmato e datato da Andrea da Bologna nel 1369. Dal punto di vista iconografico, il pittore seleziona episodi della tradizione evangelica, canonica, apocrifa e della Legenda aurea di Jacopo da Varazze, componendo un racconto spesso a balzi che non segue il tradizionale ordine narrativo sinistra-destra.