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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

La Rocca di Dozza è un manufatto di origine medievale trasformato da Caterina Sforza in castello fortificato e adibito, in epoca rinascimentale, a residenza nobile per volontà dei Campeggi e dei Malvezzi, due potenti famiglie senatori e bolognesi. Il complesso si presenta come casa museo di cui si offre visita organizzata su tre percorsi, fortezza medievale e rinascimentale, residenza rinascimentale, residenza settecentesca. Include una pregevole quadreria e arredi e oggetti storici dei Malvezzi Campeggi.

 

Informazioni sullo stato della conservazione

Nei decenni passati sono stati effettuati interventi di colica entro statico e restauri per il ripristino tipologico di alcune parti particolarmente degradate. Attualmente è consentita la visita al pubblico nella maggior parte degli spazi, tuttavia l'accessibilità è completamente impedita alle categorie disabili.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

La fruizione della Rocca di Dozza è consentita sia per visite singole che in gruppo e per la realizzazione di eventi culturali in genere. L'accesso avviene tramite pagamento di biglietto (5 euro) tutto l'anno salvo i lunedi feriali ed il 25 dicembre, in orari sia mattutini che pomeridiani articolati secondo periodo estivo ed invernale.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 135.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

La Rocca di Dozza fu costruita nel 1250 e poi notevolmente ampliata in fasi successive. La trasformazione della Rocca da fortezza militare a palazzo signorile avvenne a partire dal XVI secolo durante il periodo di proprietà della famiglia Malvezzi-Campeggi. 

La Sala Grande si trova al piano nobile della Rocca di Dozza (BO) e costituisce la stanza di maggior rappresentanza della fortezza. La presenza di questo ambiente è documentata negli inventari del castello a partire dal 1554. L'attuale conformazione risale agli interventi sei/settecenteschi che proprio la famiglia Campeggi decise di avviare per conferire alla Rocca le funzioni di sede di rappresentanza feudale. Dai documenti del castello si evince che la sala fosse riccamente arredata con dipinti di famiglia appesi alle pareti, oggetti di arredamento come il magnifico arazzo con gli stemmi delle famiglie Malvezzi Campeggi, i cui discendenti abitarono nella Rocca fino al 1960.

Il progetto di restauro si prefigge il compito di riportare l'ambiente alla dignità di un tempo, avviando una sistemazione complessiva della Sala Grande e di alcune opere d'arte e oggetti di arredamento ivi conservati. 

Per questo progetto verranno utilizzati € 1261,20 derivanti da destinazione erogazioni residue dell'intervento "Restauro cappellina Santa Barbara".

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 65.155,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

La Sala Grande si trova al piano nobile della Rocca di Dozza (BO) ed era la stanza di maggior rappresentanza della fortezza. La presenza di questa sala è documentata a partire dal 1554, ma la struttura attuale corrisponde agli interventi sei/settecenteschi. Vi erano dipinti alle pareti, più precisamente otto ritratti di Casa Malvezzi e quattro di Papi a figura intera. La sala era arredata con sei cassepanche, un orologio a cicloide, una credenza posta sotto al Palione di panno rosso rabescato di raso giallo a ricamo con arma di Casa Malvezzi Campeggi, tuttora esposto nella parete d’ingresso. Le portiere ai quattro usci erano di panno rosso con fregi di raso giallo e alla porta finestra vi era una grande tenda gialla. 

Le superfici della Sala Grande situata al piano nobile della Rocca di Dozza sono attraversate da fessurazioni dimedia e piccola entità che hanno portato alla perdita di modeste parti di intonaco e di pellicola pittorica. Sono inoltre presenti piccoli rifacimenti eseguiti con malta cementizia.

Il progetto di restauro si prefigge il compito di indagare attraverso una capillare campagna stratigrafica il complesso tessuto di ridipinture e scialbi del soffitto voltato del Salone Grande e delle pareti. Si procede poi con l'abbassamento sottolivello e/o rimozione delle stuccature cementizie, il consolidamento delle fratturazioni e della pellicola pittorica, nonché tinteggiatura finale.

La Sala delle Armi si trova nel piano nobile della Rocca di Dozza (BO) e, nella configurazione attuale, risale al XIX secolo. Fino a quell'epoca l'ambiente era destinato a Foresteria per l'alloggio degli ospiti. Nel 1795 la zona rialzata, visibile dalle foto, veniva descritta come camera del camino e l'armeria era collocata nella galleria annessa all'appartamento del secondo piano sovrapposta alla loggia. Le armi ora esposte sono state rinvenute all'interno del castello. Il soffitto ligneo è completamente dipinto e le pareti presentano intonaco dipinto a tinta unita.  Nella Sala Armi sono visibili fessurazioni su gran parte delle pareti dove la pellicola pittorica presenta fenomeni di esfoliazione. L'intonaco sotto le finestre è fratturato e disgregato in più punti, degrado causato da infiltrazioni di acqua proveniente dall'esterno. Il pavimento sottostante presenta problematiche relative ad efflorescenze saline causate dal ristagno di acqua meteorica proveniente dalla finestra. Il soffitto ligneo dipinto a cassettoni è attraversato da fessurazioni di varia entità e interessato da alterazioni cromatiche.

Il progetto di restauro della Sala Armi si prefigge il compito di indagare la complessità dell'ambiente, che presenta ingenti danni dovuti all'usura del tempo. In particolare, saranno oggetto dei restauri il soffitto ligneo interamente dipinto, il pavimento, le pareti e gli infissi delle finestre. Inoltre, in seguito, si procederà alla pulitura, al consolidamento e alle eventuali integrazioni necessarie.


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 8.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

La trasformazione della Rocca da Castello Fortificato in Palazzo Signorile avvenne nel corso del Cinquecento, quando il feudo di Dozza fu assegnato ai Campeggi, una delle più importanti famiglie senatorie bolognesi. I primi interventi sono riconducibili a Lorenzo Campeggi, potente Cardinale al servizio dei più grandi papi del Rinascimento (Giulio II, Leone X e Clemante VII), che nel 1529 fu investito del feudo di Dozza. La trasforamazione si concluse nella seconda metà del Cinquecento dai Conti Vincenzo, Annibale e Baldassarre Campeggi.

Al primo piano della Rocca furono ricavati, oltre alla Sala Grande destinata ai ricevimenti e ai banchetti, quattro appartamenti dove risedevano i signori e i loro più illustri ospiti: l'Appartamento Nobile, l'Appartamento del Mastio, l'Appartamento del Conte Lorenzo e la Foresteria.

Le sale, in particolare quelle dell'Appartemento Nobile, presentano apparati decorativi che nel tempo hanno subito un notevole deterioramento. 

L'obbiettivo è quello di procedere al restauro conservativo di tali superfici decorate a partire da quelle più danneggiate ovvero i basamenti, i sottofinestra, il camino in finto marmo e le cornici modanate delle porte .


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 27.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto interessa il restauro conservativo dello studiolo privato (epoca '700) collocato nell'appatamento nobile della Rocca. La volta dipinta, oggi, versa in condizioni conservative assai delicate, dal momento che è stata totalmente puntellata per evitarne il completo crollo e conseguentemente la totale perdita delle preziose decorazioni. Le fasi dell'intervento di restauro sono: consolidamento intrastrato; pulitura; bio consolidamento dell'intonaco pittorico e stuccature di fratturazioni e lacune; ritocco pittorico.   


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 22.476,80 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto interessa il restauro conservativo della piccola cappella privata collocata nella sala grande del piano nobile della Rocca (epoca: '600). La cappellina scompare nel sec. XIX a seguito delle trasformazioni della cucina al piano terra e della costruzione di montavivande e nuove canne fumarie che ne occupano il vano. Sulle pareti sono ancora oggi visibili tracce dell'antica decorazione pittorica della cappellina. Le fasi dell'intervento di restauaro sono: descialbo delle murature; pulitura; bio consolidamento dell'intonaco pittorico e stuccature di fratturazioni e lacune; ritocco pittorico

DESTINAZIONE EROGAZIONI RESIDUE

€ 1261,20 da inserire nel progetto Restauro Sala Grande


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 41.500,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il pregetto interessa il retauro conservativo delle tre logge al piano terra risalenti al Cinquecento. Alcuni saggi stratigrafici mostrano le decorazioni che in passato coprivano la volta e le pareti di questi ambienti. Attualmente le pareti appaiono scialbate. Le fasi degli interventi di restauro in dettaglio sono: descialbo delle murature; bio pulitura; bio consolidamento dell'intonaco e stuccature di fratturazioni e lacune; ritocco pittorico.


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 88.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto interessa la funzionalità delle aree di accoglienza (ingresso e atrio biglietteria) e il restauro conservativo di zone fondamentali per l'accesso alla Rocca e l'accoglienza (andito di accesso alla corte e vano scala principale)


NOTE Intervento archiviato