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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

La Fortezza di Mont’Alfonso fu costruita per volontà di Alfonso II d’Este tra il 1579 e il 1586, su progetto di Marc’Antonio Pasi, per difendere Castelnuovo Garfagnana e il territorio estense - strategico per le vie di comunicazione fra la Toscana e la Pianura Padana attraverso i passi appenninici - dalla Repubblica di Lucca e dai fiorentini. Furono gli stessi garfagnini a contribuire, con la somma ingente di 30.000 scudi, alla sua realizzazione.

Il complesso - con una cinta muraria di 1150 metri, 7 baluardi, un camminamento per la ronda e due porte – aveva al suo interno diversi edifici. Degli esemplari cinquecenteschi rimangono la casa del capitano, l’alloggio delle truppe, il pozzo in pietra e il baluardo della casamatta. Lo stemma estense campeggia ancora oggi sulla porta principale.

La notevole mole della Fortezza scoraggiò, probabilmente, i nemici, tanto che l’unico assedio di cui si ha notizia fu quello francese, capitanato dal generale Gaffard, nel 1706.

Nel 1805 Mont’Alfonso entrò a far parte dei Beni del Demanio del Principato di Lucca e Piombino di Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone, e ritornò in mano della dinastia d’Este soltanto dopo nove anni. Fu allora che assunse nuovamente un ruolo importante per la comunità di Castelnuovo, essendo destinata ad ospitare le carceri.

Nel ‘900 divenne residenza estiva della famiglia italo – scozzese dei Bechelli, che trasformò uno degli edifici in un moderno villino Liberty e gestì la roccaforte come una fattoria.

Durante la Seconda Guerra Mondiale la fortezza ospitò alcune famiglie di ebrei e successivamente, fino agli Anni Sessanta, prima di essere abbandonata dai Bechelli, fu abitata da contadini.

Il complesso monumentale fu acquistato dall’Amministrazione provinciale nel 1980. A partire dal 2000 la Provincia di Lucca ha intrapreso un progetto di restauro finalizzato alla ricostruzione di alcuni edifici esistenti e alla ristrutturazione di quelli danneggiati, sviluppato con il sostegno di Unione Europea, Programma Trasfrontaliero Italia Francia Marittimo, Regione Toscana, Soprintendenza, Parco Regionale delle Alpi Apuane, Comune di Castelnuovo, Gal e Comunità Montana Garfagnana (l’attuale Unione dei Comuni).

Secondo una leggenda popolare, la Fortezza sarebbe collegata attraverso una galleria sotterranea alla Rocca Ariostesca di Castelnuovo, un passaggio segreto che, in caso di assedio del paese, avrebbe permesso ai cittadini di rifugiarsi all’interno delle mura. Il centro di Castelnuovo è, invece, raggiungibile a piedi, attraverso il Sentiero dell’Ariosto, che, negli anni, è divenuta la passeggiata degli innamorati.

Informazioni sullo stato della conservazione

Bene in uso.

Utilizzato come uffici della Provincia di Lucca, sede di manifestazioni ed eventi.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Tutti i giorni dalle ore 07.30 alle ore 18.00

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 200.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

L’intervento sulla stregua dell'esperienza maturata nel restauro delle altre porzioni della cinta muraria, prevede l’eliminazione della vegetazione infestante evitando lo sradicamento profondo al fine di evitare l’espulsione di altre pietre, il lavaggio con acqua chiara, la bonifica delle porzioni ammalorate di muratura mediante interventi a “scuci e cuci” localizzati, il consolidamento delle murature con l’inserimento di elementi lapidei mancanti, ovvero, nelle zone maggiormente degradate, dello smontaggio e rimontaggio a piccoli settori del parato murario esterno le cui pietre risultano staccate dalla muratura interna dall’azione disgregante dovuta all’infiltrazione dell’apparato radicale delle piante cresciute sulle mura, Nelle porzioni di mura ormai prive dal rivestimento sarà definito nel dettaglio l’intervento di ripristino da realizzarsi anche mediante il mantenimento a vista della muratura a sacco. Si procederà inoltre al consolidamento e l’eventuale riposizionamento nella propria sede dei cordoli in pietra pericolanti che marcano la scarpa delle mura dalla porzione superiore verticale, compreso la porzione fuori terra. che funge anche da parapetto.
Per quest’ultima è previsto la ricostruzione delle porzioni crollate e della copertina sulla testa del muro, da realizzarsi con la tecnica originaria delle pietre di fiume spaccate e murate “di coltello”, il ripristino delle eventuali feritoie e delle garitte delle guardie.
La superficie del parato murario oggetto dell’intervento, verrà stuccata con malta di calce con additivi naturali per ottenere la consistenza cromatica del parato originario. Per quanto riguarda la porzione Sud Est, la parte non attaccata dalla vegetazione infestante non verrà trattata in alcun modo, per quella superiore si procederà con le metodiche individuate per la parte Nord

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 640.568,76 €

L'intervento è a totale carico di una Fondazione bancaria ai sensi della Risoluzione n. 87/E del 15/10/2015 dell'Agenzia dell'Entrate.

DESCRIZIONE INTERVENTO

Completamento del restauro funzionale della Fortezza di Monte Alfonso xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx


NOTE Intervento archiviato