Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Sede della prima scuola superiore della città, l'edificio che attualmente ospita il Liceo Classico “G. Carducci” è stato costruito nel primo dopoguerra su progetto del 1921 dell'architetto Alfredo Belluomini. Il fabbricato presenta una distribuzione planimetrica organizzata simmetricamente e uno stile nella decorazione delle facciate di richiamo neo-rinascimentale, secondo una consuetudine di eclettismo stilistico del tempo. Il fabbricato fu realizzato occupando parte dell'area del giardino della Villa Paolina ed è sottoposto a tutela come risulta dal provvedimento di tutela emesso dalla competente Soprintendenza e notificato al Comune di Viareggio con nota prot. n. 12309 del 1 dicembre 2006.
L'edificio è realizzato in muratura portante con orizzontamenti prevalentemente realizzati in acciaio e laterizio. Rispetto al corpo di fabbrica originario, con forma planimetrica ad U, nel cortile interno chiuso è stata realizzata, in epoca successiva e prima che il fabbricato passasse sotto la competenza della Provincia di Lucca (L. 23/96), una palestra di modeste dimensioni realizzata con struttura portante reticolare in acciaio e copertura leggera in pannelli in parte opachi e in parte traslucidi.
Gli elaborati grafici relativi ai tre fronti esterni sono di “Rilievo Integrato”, in quanto rappresentano la situazione dei fronti completa anche delle parti mancanti del bozzato o di cornici e modanature. Tale operazione è stata fatta solo dove possibile realizzarla con quasi assoluta certezza dell’aspetto architettonico, non tenendo invece di conto di alcuni elementi decorativi come medaglioni o decorazioni plastiche, visibili su alcune foto d’epoca, ma di cui non esistono più tracce ed indicazioni precise circa la loro posizione ed aspetto.
Informazioni sullo stato della conservazione
Le modanature della facciata sono realizzate in muratura ed intonaco e presentano episodi localizzati di distacco soprattutto nella zona alta del sottogronda. In conseguenza di ciò si è reso necessario transennare ed impedire l’accesso ai pedoni dei marciapiedi corrispondenti al fronte ovest ed est. Il fronte lato ovest, esposto ai forti venti di libeccio in inverno ed al continuo deposito di sali operato dal vento di maestrale pressoché durante tutto l’anno, mostra i segni più marcati di un degrado in stato avanzato, che ha causato la perdita di ampie parti del bozzato a piano terra e di lesene, decori e cornici delle aperture. Sono inoltre danneggiate, con perdita di parti più o meno cospicue, tutte le mensole sottogronda lato ovest, mentre per gli altri fronti la situazione è migliore. Gli intonaci mostrano i segni del tempo e dell’incuria, non essendo stati ritinteggiati da parecchi anni. Mostrano quindi parecchi episodi di distacco più o meno parziale, con sfarinamento dei margini residui. Sono inoltre evidenti in parecchi punti i segni dovuti al ruscellamento dell’acqua piovana e macchie di varia origine (muffe, fuliggine, smog, incrostazioni di calcare). In alcuni punti sono presenti tracce di graffiti realizzati con vernice spray.
Al fine di rendere facilmente lavabili la parte bassa dei fronti sulle due strade lato ovest ed est, negli anni passati è stata realizzata una pitturazione con vernice ad effetto filmogeno plastico, che con il tempo ha cominciato ad esfoliarsi. Gli infissi originali del fabbricato, in legno come facilmente riscontrabile osservando alcuni infissi sopravvissuti alla sostituzione, posti nel piccolo cortile lato nord est, sono stati sostituiti in epoca non precisata con infissi in alluminio non a taglio termico. Durante i mesi invernali, questi infissi, oltre che a contribuire in maniera limitata al contenimento dei consumi energetici ed al benessere termico, sono spesso totalmente bagnati sul lato interno a causa della condensa che si forma sugli stessi.
L’impianto di riscaldamento del fabbricato, oggetto di interventi di manutenzione straordinaria previsti dal presente progetto, è costituito da caldaie a gas metano di recente installazione, poste nel cortile interno, che utilizzano però le tubazioni originali in ferro ed i termosifoni in ghisa d’epoca.
I fronti sul cortile interno mostrano situazioni meno problematiche rispetto ai fronti esterni, non essendo caratterizzati da decori o modanature a rilievo. La tinteggiatura totale si rende comunque necessaria. L’elemento di maggiore degrado sui fronti interni è costituito dalla situazione del sottogronda, un tempo probabilmente non a vista e che adesso invece mostra i travicelli in aggetto che sostengono uno scempiato di tavelle che tendono a perdere parti. In epoca non precisata, è stata posta in opera una rete metallica, ancorata all’intradosso dei travicelli, al fine di contenere l’eventuale caduta di parti dello scempiato.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
orario di apertura tutti i giorni dalle 07:30 alle 18:30