Attività principali dell'istituzione
Il museo archeologico territoriale della penisola sorrentina, intitolato all’archeologo e studioso Georges Vallet, è ospitato nelle sale della splendida villa Fondi di Sangro in via Ripa di Cassano a Piano di Sorrento. Inaugurato il 17 luglio 1999, oggi fa parte della rete dei musei che compongono il Polo museale della Campania. È il primo museo archeologico della penisola sorrentina e nasce dall’esigenza di raccogliere la documentazione e i risultati delle campagne di scavo per ricostruire, anche attraverso ampi supporti didattici e multimediali, le fasi di popolamento e di trasformazione della penisola sorrentina dall’età preistorica fino a quella romana.
La prima sala del museo illustra la fase preistorica con le grotte e gli insediamenti.
La sala 2 è quasi interamente dedicata agli scavi condotti nel Comune di Piano di Sorrento, in località Trinità, relativi ad un insediamento della cultura del Gaudo (III millennio a.C.).
L’ingresso ai lati della scala che conduce al I piano ospita sul lato destro alcuni esempi di scultura e architettura arcaica con l’esposizione di una splendida testa marmorea proveniente da Massalubrense, trasferita per la prima volta dai depositi del Museo nazionale di Napoli, e i capitelli dorici di tufo da Vico Equense.
La sala 3 illustra le necropoli arcaiche e classiche di Massalubrense (S. Agata sui due Golfi, Loc. “"Deserto"),di Vico Equense (via Nicotera) e di Sorrento.
Il corridoio di passaggio tra la prima e la seconda sala del primo piano è dedicato ai culti ed alle iscrizioni, con una selezione del materiale del santuario di Atena sulla Punta della Campanella, insieme al calco dell’iscrizione scolpita sulla roccia datata alla prima metà del II sec. a. C..
La sala 4 affronta la problematica della formazione della città di “Surrentum”, presentando per la prima volta l’aggiornamento della carta topografica con l’ubicazione di tutti i saggi e le strutture emerse negli ultimi interventi di archeologia urbana condotti dal 1993 ad oggi, con una selezione dei materiali provenienti dalla città.
Sempre nella stessa sala è una sezione dedicata alle ville marittime con i rilievi marmorei e i capitelli della villa di Capo di Massa in contrada Villazzano , il plastico della villa c.d. di Pollio Felice e, scendendo al piano terra, al lato sinistro della scala è esposta per la prima volta la statua colossale di marmo ritrovata a Sorrento, nel 1971, nell’area dell’attuale albergo Royal, raffigurante una figura femminile, pertinente ad una villa di età imperiale.
All’esterno, nel parco, è stata realizzata la ricostruzione dello splendido ninfeo a mosaico di una delle ville marittime romane, ritrovato a Massalubrense in località Marina della Lobra., databile intorno al 55 d.C.