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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il Castello di Monteriggioni venne edificato a partire dal 1213 sul Monte Ala e la costruzione durò 6 anni. Venne costruito a spese della Repubblica di Siena allo scopo di sbarrare la strada ai fiorentini nelle lunghe guerre fra le due città. La costruzione di un castello ex novo rappresentava una novità assoluta nella politica espansionistica della città di Siena. La cinta muraria è di forma ellittica, ha una lunghezza di 570 metri ed ha lo spessore di circa 2 metri. Le 15 torri, di cui una è interna, hanno le dimensioni di 6 x 4 metri e si elevano per 15 metri al di sopra della cinta muraria. Al Castello si accedeva da due porte, una a levante che guarda verso Siena, detta “ Porta Romea o Franca “; l’altra guarda a ponente verso Firenze, diametralmente opposta alla prima, detta “Porta S. Giovanni o Fiorentina“. Per il possesso di Monteriggioni si combatté tra senesi e fiorentini nel 1244 e nel 1254. Nel 1269 dopo la battaglia di Colle (immortalata da Dante Alighieri nel XIII canto del Purgatorio), i senesi vinti si rifugiarono a Monteriggioni, attaccato dai fiorentini. Nel 1526 il Castello di Monteriggioni resistette agli assedi fiorentini e nella battaglia di Camollia i senesi sconfissero l’esercito pontificio, alleato dei fiorentini, che così interruppero precipitosamente l’assedio. Il 27 aprile del 1554 Monteriggioni venne ceduto a tradimento senza combattere dal Capitano Zeti al Marchese di Merigliano facendo crollare il sistema difensivo senese e determinando la fine della Repubblica di Siena. Gli abitanti di Monteriggioni furono portati schiavi a Firenze e di loro non si seppe più nulla. Nonostante Monteriggioni fosse stata conquistata ciò non fu sufficiente a scalfire la sua fama di fortezza inespugnabile. Dalla Repubblica di Siena, il Castello passò sotto il principato dei Medici, Monteriggioni fu da questi venduto a varie famiglie fino ad arrivare alla famiglia Griccioli che ancora ha possedimenti nel Castello e nelle campagne. 

Informazioni sullo stato della conservazione

Le mura necessitano di  interventi di restuaro in quanto presentano purtroppo molte forme di degrado - più o meno estese e più o meno in evoluzione.

In linea generale si assiste ad un diffuso fenomeno di aggressione biologica rappresentato dalla crescita, sia all'interno, sia all'esterno della cinta fortificata, della cosiddetta "vegetazione ruderale" che dà luogo ad aggressioni di natura fisica e chimica.

I depositi superficiali si possono formare anche grazie all'azione svolta dal vento che tende a trasportare e depositare il pulviscolo atmosferico, sostanze biologiche e inerti; la presenza di colonie di volatili, inoltre, ha determinato l'accumulo di guano e di materiale trasportato per la nidificazione che costituisce un aggressivo chimico capace di modificare le caratteristiche della pietra e delle malte, a causa del contenuto di nitriti e acidi organici.

Lungo il perimetro esterno si nota la presenza di alterazioni antropiche: elementi metallici infissi nelle connessioni murarie che a causa della loro ossidazione tendono a creare macchie e ad innescare tensioni dovute al diverso comportamento sotto l'azione degli sbalzi termici ed igrometrici; nella parte interna delle mura, dove le stesse confinano con proprietà private, nel corso degli anni sono state addossate alle stesse edifici, costruzioni precarie e altri tipi di manufatti, oltre ad interventi legati soprattutto alla necessità di realizzare reti di impianti di varia natura e genere.

Da una stima visiva di massima si può affermare che su almeno circa il 40% della superficie delle strutture murarie si assiste ad un fenomeno di distacco della stilatura di malta fra i vari conci di pietra. In alcuni casi quest’ultima è unita ad un fase avanzata di alveolizzazione; in modo meno esteso in termini quantitativi vi è il fenomeno di distacco di scaglie e schegge di pietra che costituiscono la cosiddetta “rinzeppatura” della muratura.

In linea generale le strutture murarie non presentano un quadro fessurativo significativo ed esteso.

 

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Il Castello è accessbile tutto l'anno.

Per quanto riguara il camminamento sulle mura, gli orari sono:

Da Maggio a Settembre: dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 14 alle 19:30.

Nel mese di Ottobre; dalle 9:30 alle 14 e dalle 14 alle 18.

Da Novembre a Aprile: dalle 10 alle 13:30 e dalle 14 alle 16.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 310.026,62 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Intervento di restauro e valorizzazione di un tratto della cinta muraria.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 371.573,24 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Intervento di restauro e valorizzazione di un tratto della cinta muraria.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 404.840,66 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Intervento di restauro e valorizzazione di un tratto della cinta muraria.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 416.916,43 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Intervento di restauro e valorizzazione di un tratto della cinta muraria.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 228.559,13 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il primario obiettivo del progetto di restauro delle mura del Castello di Monteriggioni è conservativo, in quanto si vuole mantenere tale monumento nella sua consistenza materica e documentale così da poterlo tramandare ai posteri. L'intervento è stato suddiviso in 5 lotti per un ammontare complessivo di 1.731.916,54. Il primo lotto, PORTA FRANCA, ha un valore totale di € 228.559,13 (iva inclusa) e di questi il 70% - pari a € 161.000 - saranno erogati dalla Regione Toscana, tramite Por Creo Fesr 2014-2020, Asse 5 "Grandi Attrattori Museali". Con Art Bonus il Comune di Monteriggioni, come primo step, intende reperire almeno parte del cofinanziamento necessario alla messa in opera dei lavori della Porta, pari a € 69.000.Gli interventi su Porta Franca riguarderanno: 1.Eliminazione dei vegetali che degradano l'apparato murario; 2.Eliminazione degli elementi metallici che si trovano infissi nelle strutture murarie attualmente senza una funzione precisa e/o che contribuiscono ad innescare processi di degrado in evoluzione; 3.Sicurezza: sarà installato un sistema di ancoraggio idoneo a consentire la manutenzione periodica del monumento senza l’ausilio di ponteggi o di piattaforme elevatrici, con notevoli risparmi economici per le operazioni successive. 4.Rimozione degli interventi di restauro non corretti,come ad esempio le stuccature con materiale non idoneo, che verranno rimossi mediante scarnitura utilizzando mezzi manuali e meccanici, avendo cura di non danneggiare la pietra; le nuove stilature saranno realizzate con malta di calce idraulica. L'intervento dovrà avere anche la finalità di migliorare il comportamento statico della struttura alle azioni sismiche, compatibilmente al rispetto del vincolo.