Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Acquistato nel 1549 da Cosimo I de' Medici e Eleonora di Toledo,insieme al terreno retrostante,destinato a divenire il Giardino di Boboli,per ordine di Ferdinando I,Palazzo Pitti fu dotato di nuove cucine,ovvero un complesso di stanze,corridoi e cortili,separato dall'edificio principale e collegato a esso da un ponte coperto.Le notizie documentarie sui lavori alle nuove cucine,iniziati intorno al 1588,terminano nel 1599;è probabile quindi che si sia voluto concluderne la costruzione in tempo utile per esser pronti ad accogliere degnamente i numerosi invitati che,nell'autunno dell'anno successivo,affollarono la reggia durante i festeggiamenti per le nozze di Maria de'Medici con Enrico IV di Francia.Nel mezzo secolo successivo,tra il 1631 e il 1640,le cucine furono inglobate nel palazzo che si estese verso Porta Romana.Nel periodo Lorenese l'area delle cucinesubì numerose e sostanziali trasformazioni architettoniche.Leopoldo II di Lorena e,dopo di lui,i Savoia preferirono abitare nella moderna palazzina della Meridiana.Anche dopo il passaggio del palazzo allo Stato italiano (1919) e fino agli anni '40 alcuni esponenti del ramo cadetto degli Aosta ebbero i loro appartamenti a Pitti,a Emanuele Filiberto fu riservato il quartiere all'estremità sud della Meridiana.In seguito il Cucinone fu praticamente abbandonato e trasformato in deposito permanente degli arredi dismessi della Galleria Palatina.
Informazioni sullo stato della conservazione
Prima delle operazioni di restauro la cucina comune di Palazzo Pitti o Cucinone,era un vero e proprio deposito di mobili,attrezzature,vecchie impalcature ormai inutilizzabili e resti di allestimenti dismessi.La sala in sé era in stato di grave abbandono,i serramenti lasciavano entrare acqua che era colata e colava sui muri.Gli intonaci erano distaccati in alcune parti,quasi universalmente ridipinti così come tutte le parti in pietra che erano riverniciati con colori a olio.I focolari erano rotti e manomessi,erano state asportate gran parte delle mattonelle settecentesche della fabbrica Ginori e alcune delle chiusure in ferro dei forni e dei fornelli.Tutti gli altri ferri erano rotti e rugginosi.L'impianto elettrico era precario e i pochi mobili originali della cucina usati come soppalchi per appoggiare sopra altri mobili.Tutto il materiale della cucina(pentole di rame,catini,stampi ciotole,rinfrescatoi) era disperso nelle soffitte del guardaroba,in diverse collocazioni.Il lavoro ha avuto un contributo straordinario dell'Ente Cassa di Risparmio di € 45.000,00.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Il "Cucinone" di Palazzo Pitti sarà visitabile con accompagnamento del personale disponibile della Galleria Palatina dal martedi alla domenica : al mattino alle 10.30 e alle ore 11.30; nel pomeriggio alle 15.30 e alle 16.30. L'ingresso è compreso nel prezzo del biglietto del circuito museale Galleria Palatina-Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti.