Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
il 7 Dicembre 1922 l'onorevole Giovanni Gentile aveva deciso che fosse istituito in ogni comune d'Italia un parco della Rimembranza in onore e memoria dei caduti della grande guerra disponendo altresì che ad ognuno di essi fosse dedicato un albero.
Così il 20 gennaio 1923, dietro invito emanato dal Commissario prefettizio dottor Vassallo e dal dott. Placido Mauro si tenne una seduta plenaria nella sala consiliare del palazzo di città, circa la costituzione di un comitato per la creazione del Parco della Rimembranza.
il 3 aprile 1928 venne presentato un progetto che comprendeva la sopraelevazione della parte centrale, due corpi laterali fiancheggianti il manufatto e due pilastri in pietra calcarea da taglio, in perfetta armonia col grande viale della villa comunale.
tutti i lavori in muratura vennero affidati allo scalpellino Bernardo Gallo, di Cerignola, offrendo un ribasso del 14% sul prezzo a base d'asta ( lire 30.135.30); i cancelli in ferro battuto furono affidati all'opificio enrico Treichler di Napoli, per un importo di lire 6500; le forniture in bronzo (le due aquile, la Vittoria e la Gloria) furono assunte dalla casa d'arte per la scultura di Roma, rappresentata dal prof. Torquato Tamagnini, per la somma di lire 7400.
l'inaugurazione ufficiale avvenne il 4 novembre 1928
Informazioni sullo stato della conservazione
il manufatto in oggetto risulta al momento totalmente smontato in blocchi ed adagiato su unterreno presso la villa comunale di Cerignola;
il manufatto presenta un'uniforme strato di sporco superficiale, tracce di vernice e graffiti; presenza diffusa su tutta la superficie di funghi e micro-organismi. Vi sono lacune e perdite di elementi decorativi, dovute sopratutto ad azione di degrado antropico;
essendo rocce carbonatiche vi è inoltre un aspetto da non sottovalutare, dovuto ad un deterioramento naturale che l'ambiente acido dell'atmosfera può aver accelerato, ed inoltre il contatto negli ultimi 20 anni con il terreno del suolo su cui è adagiato, può aver indotto sul retro, assorbimenti di sali che sarà verificato una volta in movimentazione;
sono presenti agenti biodeteriogeni, tipici, autotrofi, quali licheni ed alghe.
non sono visibili croste nere; sembrano essere assenti altre tipologie di alterazione chimica della pietra.
i blocchi in pietra, sembra siano stati adagiati l'uno con l'altro con malta cementizia, riscontrato dalla presenza dei residui tra i blocchi.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
aperto e fruibile tutti i giorni sino alle 00.00