Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
La Fontana di Venere, posizionata all’interno del chiostro di Villa d’Este è opera di Raffaele da Sangallo, eseguita tra il 1568 e il ’69. Il ninfeo, che conserva ancora l’apparato scultoreo originale, riprende nel disegno il tema dell’arco trionfale, qui con fornice unico inquadrato da coppie binate di colonne doriche. Nella nicchia centrale è posizionata una Venere dormiente di epoca romana che getta acqua da un vaso nel labrum marmoreo sottostante; sullo sfondo un bassorilievo in stucco illustra il percorso del Rivellese, la sorgente che alimentava le fontane del palazzo, attraverso il paesaggio tiburtino, incorniciato da rami di meli cotogni che richiamano l’undicesima fatica di Ercole, in un omaggio a Ippolito II d’Este.
Informazioni sullo stato della conservazione
L’intervento conservativo prevede la disinfezione delle superfici dal degrado di tipo biologico, la pulitura di marmi e stucchi, il consolidamento superficiale e di profondità, la stuccatura e reintegrazione plastica delle mancanze e la protezione finale delle superfici. Con l’occasione sarà inoltre realizzata la scansione del busto di Costantino che sormonta la cornice dell’arco trionfale per eseguirne una copia in 3D, che permetterà di sostituire la scultura originale sulla fontana e destinarla quindi ad una musealizzazione più consona ai fini conservativi
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Lunedì apertura ore 14.00
dal 27 marzo 2023 al 17 settembre 2023
ore 8.45 – 19.45 (ultimo ingresso ore 18.45)
Nel caso di lunedì festivi l’apertura è dalle ore 8.45 e il martedì successivo dalle ore 14.00. Chiusura secondo il piano orario di riferimento.
Ingresso gratuito prima domenica del mese.