Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Fanno parte del presente gruppo di opere le seguenti 10 sculture lignee:
- Gesù Cristo crocifisso, proveniente da Norcia, S. Pellegrino, chiesa di S. Pellegrino;
- Madonna col Bambino, proveniente da Preci, Collescile, chiesa della Madonna di Castello;
- San Montano,
- Crocifisso,
- San Bartolomeo,
provenienti da Preci, Todiano, chiesa di S. Bartolomeo;
- Crocifisso, proveniente da Norcia, Campi, chiesa di S. Andrea;
- Madonna con Gesù Bambino, proveniente da Cascia, S. Giorgio, chiesa di S. Giorgio Martire;
- Crocifisso, proveniente da Norcia, chiesa di S. Agostinuccio;
- San Michele Arcangelo e
- Arcangelo Gabriele,
provenienti da Preci, chiesa di S. Maria della Pietà.
Il territorio di provenienza delle 10 opere appartenenti a questo gruppo, da sempre, non costituisce zona periferica dal punto di vista artistico, ma crocevia intenso, accomunato da grandi importazioni e autoctone rielaborazioni. Ne sono testimonianza due importanti sculture lignee policrome che appartengono a questo insieme, la statua del San Bartolomeo del XV secolo e il bellissimo Crocifisso, provenienti entrambi dalla chiesa di San Bartolomeo a Todiano, frazione del Comune di Preci. Il Crocifisso riconosciuto quale derivazione, forse autografa, dal modello di Benedetto da Maiano realizzato per il Duomo di Firenze, è la prova della presenza di manufatti artistici fiorentini di così alto livello nel territorio preciano. Ciò si spiega con i legami che nelle epoche passate furono stetti tra gli abitanti della Val Castoriana e Firenze, dove i preciani si spostavano stagionalmente per lavorare come addetti alla Dogana; qui avevano formato, sin dal 1317, una loro Compagnia ed eretto un ospedale al servizio della propria influente comunità, divenendo anche importanti acquirenti sul mercato artistico.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il gruppo di opere, oggetto del presente progetto, è costituito da 10 sculture accomunate da una tecnica di esecuzione simile, opere in legno intagliato, dipinto e in alcuni casi anche arricchito da dorature.
Tali sculture provengono da chiese del territorio umbro colpite dal sisma, dalle quali sono state recuperate, messe in sicurezza e custodite presso il Deposito di Santo Chiodo (PG), dove sono in attesa di un intervento di restauro.
Ad un esame preliminare svolto in fase di schedatura in deposito, lo stato di conservazione si è rivelato per la maggior parte delle sculture precario, con perdita di alcune porzioni del manufatto, riduzione dell’elemento ligneo in frammenti, grandi lesioni e deformazioni strutturali provocate dai crolli. Inoltre, le opere presentano un diffuso strato di deposito incoerente, sotto al quale sono emersi segni di distacco e decoesione della pellicola pittorica e delle parti dorate.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Al momento le opere non sono visitabili.