Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
L’affresco, datato al 1515 e attribuito ad un allievo di Pietro Alemanno, Baldo de' Sarofini, rappresenta Santa Caterina d’Alessandria con le sante martiri Agata e Lucia. Secondo la storiografia ottocentesca, faceva parte della decorazione di un antico monastero femminile dedicato a Santa Caterina inglobato, in seguito, nella costruzione della chiesa di Santa Maria della Misericordia di Accumoli.
La grande devozione che questa immagine sacra ispirava è testimoniata dalla presenza di numerosissimi graffiti con firme e date anche antiche.
Il terremoto, che ha interessato nel 2016 le quattro regioni, Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche, ha in gran parte distrutto porzioni estese della città di Accumoli e anche la chiesa di Santa Maria della Misericordia. Si è posta quindi la necessità di tutelare questa opera ed i tecnici dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro ISCR - MiC hanno suggerito che l’affresco venisse rimosso attraverso la tecnica dello stacco a massello che conserva sia la superfice affrescata sia il supporto murario.
Informazioni sullo stato della conservazione
Lo stacco a massello è stato individuato come intervento ottimale in relazione ai rischi connessi al restauro in situ dell'affresco.
Si è proceduto alla progettazione del sistema di sollevamento e trasporto con successivi adeguamenti e affinamenti di pari passo al procedere delle operazioni in cantiere. Particolare attenzione è stata posta alla successione delle fasi operative procedendo, per tagli alternati, alla messa in opera di parti della struttura in acciaio, al fine di non lasciare in alcun momento l'affresco privo delle necessarie protezioni, anche in considerazione dello sciame sismico ancora in atto. Nello specifico la progettazione della struttura ha riguardato un esoscheletro in acciaio che contenesse l'intero blocco di muratura (circa 11 mq per 12000 kg) ospitante l'affresco consentendone il sollevamento e la movimentazione con una deformabilità del sistema estremamente contenuta al fine di evitare fessurazioni nella superficie pittorica.
Il trasferimento nell’hangar di Rieti è stato effettuato con un trasporto speciale, scortato dalla Polizia di Stato su un autocarro con pianale basso per contenere l’altezza totale nei limiti imposti dal codice della strada
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
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