I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.
L’Ente dichiara che il bene oggetto di erogazioni liberali è di interesse culturale ai sensi degli artt. 10, 12 e 13 del D.L.gs. 22 gennaio 2004, n.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio)

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Oggetto dell'intervento di restauro è un lotto di cinque testine fittili provenienti dall’area sacra di località Calderazzo dell’antica Medma, subcolonia locrese fondata nel VI secolo a.C. e corrispondente all’attuale Rosarno.

I reperti provengono dagli scavi effettuati da Paolo Orsi nel 1912-1914 e sono ex-voto raffiguranti le divinità femminili venerate, Persefone e Afrodite (MRC 5001: Alt. cm 11 – largh. cm 6; MRC 5002: Alt. Cm 10 – largh. Cm 7; MRC 5003: Alt. Cm 9,5 cm – largh. Cm 8; MRC 5004: Alt. Cm 7,5 – largh. Cm 6,5; MRC 5008: Alt. Cm 10,5 Largh. Cm 7,5).

Informazioni sullo stato della conservazione

Lo stato di conservazione dei reperti in oggetto è mediocre, le superfici sono ricoperte in maniera piuttosto omogenea da depositi terrosi e piccole lesioni sono visibili in molte testine.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Il palazzo che ospita il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria è tra i primi, in Italia, ad essere progettato al fine esclusivo dell’esposizione museale, intitolato al suo realizzatore Marcello Piacentini, uno dei massimi esponenti dell’architettura del primo Novecento. Collocato nel cuore della città, il Museo è un elemento importante del paesaggio e della vita dei reggini.

Il Museo Archeologico Nazionale nasce dalla fusione del Museo Statale con il Museo Civico di Reggio Calabria, quest’ultimo inaugurato il 18 giugno 1882 per custodire i numerosi reperti archeologici provenienti dal territorio.  Durante il terremoto del 1908, il palazzo del Museo Civico subì ingenti danni, così si accelerò il processo di istituzione di un Museo Nazionale Archeologico, fortemente voluto, tra gli altri, da Paolo Orsi, primo Soprintendente agli Scavi della Calabria.

Aperto parzialmente al pubblico nel 1954 e inaugurato nel 1959, il Museo è stato oggetto, nel corso degli anni, di importanti trasformazioni. Nel 1981, è stata allestita la sezione di archeologia subacquea, per dare un’adeguata visibilità ai Bronzi di Riace, tra i capolavori più significativi dell’arte greca.

Nel novembre 2009, il Museo è stato chiuso per restauro e definitivamente riaperto al pubblico il 30 aprile 2016. L’elemento principale dell’allestimento attuale è il nuovo cortile interno,dedicato a Paolo Orsi. Il piano interrato di Palazzo Piacentini ospita due ampie sale destinate a esposizioni temporanee. Il MArRC ha anche un’area archeologica interna: un lembo della grande necropoli ellenistica scoperta durante la costruzione dell’edificio.

Il direttore è il dott. Carmelo Malacrino.

 

GIORNI E ORARI D'APERTURA

da Aprile a Ottobre 2018 tutti i giorni da lunedì a domenica 9.00-20.00 (chiusura biglietteria 19.30)

 

Notti d’Estate al MArRC giovedì e sabato 20.00-23.00, dal 28 giugno all’8 settembre 2018 solo €3,00

 

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 500,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Pulitura dei manufatti mediante l’impiego di soluzione acqua/alchool applicata con tamponcini di ovatta o eventualmente impacchi localizzati della stessa. Eliminazione delle colle presenti sulle fratture con specifici diluenti. Consolidamento mediante l’impiego di resine con applicazione a pennello, operazione necessaria per migliorare le caratteristiche strutturali del manufatto. La pulitura si eseguirà intervenendo in modo graduale e differenziato a secondo del tipo di spessore dell’incrostazione.