I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.
L’Ente dichiara che il bene oggetto di erogazioni liberali è di interesse culturale ai sensi degli artt. 10, 12 e 13 del D.L.gs. 22 gennaio 2004, n.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio)

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Statua marmorea di Ercole, di dimensioni inferiori al vero (MRC 2056; h 32 cm). Il soggetto è raffigurato in nudità eroica rivestito solo con la pelle di leone (leonté) che cinge le braccia passando dietro la schiena, è stante sulla gamba sinistra, con forte ponderazione e spalla destra sollevata, l'avambraccio sinistro è dietro il fianco, appoggiata al braccio destro è la clava. Mancante della testa, dell'avambraccio braccio destro e degli arti inferiori. In base alle caratteristiche stilistiche la statua è databile alla prima età imperiale.

Informazioni sullo stato della conservazione

Lo stato di conservazione del reperto è cattivo, in alcuni punti si evidenziano microdistacchi con polverizzazione della materia dovuti a processi di erosione per meccanismi di abrasione e fattori di tipo chimico-fisico. La superficie, molto degradata, è ricoperta di spesse concrezioni terrose e depositi di sporco con croste e macchie nere che alterano le patine originali del manufatto. Sul lato destro si rileva una estesa lacuna, una frattura piuttosto recente che mette a nudo la struttura del processo metamorfico del marmo.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria è stato riconosciuto tra gli istituti museali archeologici più prestigiosi d’Italia con l’istituzione delle autonomie operata dalla Riforma del MiBACT del 2014.

Il Palazzo che lo ospita è tra i primi, in Italia, ad essere progettato al fine esclusivo dell’esposizione museale, intitolato a Marcello Piacentini, uno dei massimi esponenti dell’architettura del primo Novecento. Collocato nel cuore della città, il Museo è un elemento importante del paesaggio e della vita dei reggini.

Il Museo Archeologico Nazionale nasce dalla fusione del Museo Statale con il Museo Civico di Reggio Calabria, quest’ultimo inaugurato il 18 giugno 1882 per custodire i numerosi reperti archeologici provenienti dal territorio.  Durante il terremoto del 1908, il palazzo del Museo Civico subì ingenti danni, così si accelerò il processo di istituzione di un Museo Nazionale Archeologico, fortemente voluto, tra gli altri, da Paolo Orsi, primo Soprintendente agli Scavi della Calabria.

Aperto parzialmente al pubblico nel 1954 e inaugurato nel 1959, il Museo è stato oggetto, nel corso degli anni, di importanti trasformazioni. Nel 1981, è stata allestita la sezione di archeologia subacquea, per dare un’adeguata visibilità ai Bronzi di Riace, tra i capolavori più significativi dell’arte greca.

Nel novembre 2009, il Museo è stato chiuso per restauro e definitivamente riaperto al pubblico il 30 aprile 2016. L’elemento principale dell’allestimento attuale è il nuovo cortile interno,dedicato a Paolo Orsi. Il piano interrato di Palazzo Piacentini ospita due ampie sale destinate a esposizioni temporanee. Il MArRC ha anche un’area archeologica interna: un lembo della grande necropoli ellenistica scoperta durante la costruzione dell’edificio.

Il direttore è il dott. Carmelo Malacrino.

GIORNI E ORARI D’APERTURA
da Aprile ad Ottobre 2018 tutti i giorni
da Lunedì a Domenica
9.00-20.00 (chiusura biglietteria ore 19.30)

Notti d’Estate al MArRC giovedì e sabato 20.00-23.00, dal 28 giugno all’8 settembre 2018 solo €3,00

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 1.000,00 €

 slide
 slide
 slide
 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

La pulitura si eseguirà intervenendo in modo graduale e differenziato a seconda del tipo di degrado, con impacchi di miscele di sostanze chimiche deboli, usando tecniche e prodotti nel rispetto dei massimi principi del restauro.

Il consolidamento, operazione necessaria per migliorare le caratteristiche chimico-fisiche della superficie del manufatto, si dovrà effettuare con prodotto a base di silicato di etile.