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Attività principali dell'istituzione

Il MArRC è uno dei Musei archeologici più rappresentativi del periodo della Magna Grecia, con importanti collezioni, noto al mondo grazie all'esposizione permanente dei famosi Bronzi di Riace, accoglie anche una vasta esposizione di reperti provenienti da tutto il territorio calabrese.

Il nuovo percorso museale ha inizio dall'alto, con una sezione dedicata alla Preistoria e si sviluppa fino al piano terra attraverso l'esposizione delle grandi architetture templari dei territori di Locri, Kaulonia e Punta Alice, garantendo una continuità spaziale e logica che ha il suo epilogo con l'esposizione dei materiali, ognuna provvista di testi esplicativi e supporti dedicati, ha l'obiettivo di "raccontare" al visitatore la Storia della Calabria.

Concepire un percorso di accessibilità in uno spazio museale significa ripensare un metodo comunicativo ed educativo in grado di superare le barriere determinate da un approccio di tipo meramente visuale.

Attraverso il potenziamento dell’accessibilità, il MArRC intende affermarsi come spazio aperto e inclusivo, con percorsi e strumenti narrativi destinati a una pluralità di utenze.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 43.600,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

La volontà di organizzare una mostra che valorizzi il sito archeologico di Piani della Corona (Bagnara Calabra, RC) scaturisce dal completamento dello studio del contesto e dei materiali archeologici individuati in occasione dello scavo in regime di archeologia preventiva finanziato da ANAS tra 2006 e 2008 lungo l’Autostrada Salerno-Reggio Calabria.

Lo scavo in questione ha portato alla luce un importante palinsesto di strutture abitative, sepolture e una ricca serie di materiali databili al Bronzo antico (2300-1650 a.C.), il cui studio sistematico è stato recentemente pubblicato (S. Marino, Il sito di Piani della Corona nel quadro del Bronzo antico del basso Tirreno, Edizioni Quasar 2023) e ha consentito l’inquadramento del sito nel più ampio contesto dell’Italia meridionale e del Mediterraneo, evidenziandone il coinvolgimento in una ricca rete di scambi commerciali e culturali.

Lo studio in discorso ha messo in evidenza l’importanza del contesto di Piani della Corona nell’ambito del Bronzo antico (2300-1650 BC) nel più ampio scenario dell’Italia meridionale e del Mediterraneo, mettendo in luce una ricca rete di scambi commerciali e culturali ad ampio raggio.

L’obiettivo della mostra è quello di comunicare al mondo scientifico e alla comunità locale le informazioni e i risultati di una ricerca che, tra scavo e studio, si è protratta per circa dieci anni, coinvolgendo differenti professionalità, ambiti di ricerca e istituzioni.

Il Museo delle Civiltà di Roma, dove i reperti dello scavo di Piani della Corona erano stati trasferiti nel 2009 per le attività di studio, ha recentemente manifestato la disponibilità a riconsegnare al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria l’intero lotto (composto da circa 300 cassette).

Progetto di valorizzazione, interventi previsti:

  • Ideazione e Progettazione contenuti scientifici e allestimenti;
  • Realizzazione storytelling e contenuti per allestimento multimediale;
  • Pianificazione, assistenza specialistica e realizzazione modelli ricostruttivi multimediali;
  • Realizzazione impianto multimediale;
  • Trasferimento assicurato dei materiali da Roma a Reggio Calabria;
  • Restauro dei materiali archeologici;
  • Ricostruzione dei contesti abitativi, funerari e ambientali;
  • Realizzazione e adattamento supporti espositivi;
  • Realizzazione e adattamento materiali di supporto per l’allestimento dei reperti;
  • Redazione e stampa pannellistica, brochures divulgative, totem, didascalie, stencil, etc.;
  • Traduzione testi e audio in lingua inglese e LIS;
  • Realizzazione e adattamento impianto di illuminazione/audio.

 


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 40.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria - MArRC è costantemente impegnato nella realizzazione di progetti a supporto di specifiche disabilità fisiche e mentali.

Il superamento delle barriere architettoniche, cognitive e sensoriali ha rappresentato negli ultimi anni uno degli interventi di maggiore spessore messi a frutto dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Inoltre il museo, quale luogo deputato a sviluppare conoscenze e migliorare la qualità della vita, rappresenta elemento strategico per l’inclusione e la valorizzazione dei visitatori.

Per questo il MArRC desidera consolidare e sviluppare ulteriormente la propria offerta, implementando nuove forme di fruizione delle opere facenti parte del proprio patrimonio.

Ad oggi la proposta rivolta al pubblico con disabilità propone un percorso di accessibilità degli spazi del museo rivolto a soggetti con disabilità uditive, attraverso un percorso di fruizione collegato a QrCode in LIS (Lingua Italiana dei Segni) e messa a disposizione di tablet durante la visita museale.

Obiettivo di questo progetto è potenziare l’esperienza museale, attivando un Percorso Tattile rivolto a soggetti con deficit visivi e non vedenti, per la fruizione delle opere più rappresentative del MArRC.

La conoscenza di un oggetto museale passa attraverso la comprensione della forma, della composizione e del contenuto, che costituiscono elementi essenziali per la fruizione estetica per soggetti con deficit visivi. La lettura tattile deve essere consentita in maniera progressiva e autonoma, predisponendo la percezione tattile, la cognizione delle forme e il riconoscimento della loro identità, infine la significazione della rappresentazione e la sua estensione di senso.

Il MArRC intende dotarsi di appositi strumenti, anche per la lettura tridimensionale di immagini bidimensionali (disegni tattili, plastici, mappe e schede tattili), ma anche di riproduzioni in stampa 3D di alcune opere coadiuvate da audioguide che descrivono nel dettaglio le caratteristiche degli oggetti riprodotti.

Tali servizi sono concepiti per dotare il visitatore non vedente di tutti gli strumenti utili a un’esperienza più autonoma possibile.