I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.
L’Ente dichiara che il bene oggetto di erogazioni liberali è di interesse culturale ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 N.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio).

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

La Galleria degli Specchi del Palazzo Reale di Genova nell’allestimento attuale risale al progetto del pittore e scultore genovese Domenico Parodi verso il 1725. lo spettacolare gruppo del Ratto di Proserpina trova ad evidenza il suo punto d’arrivo insieme visivo e fisico. Lo spazio longitudinale della sala, ingrandita virtualmente con il gioco di specchi laterali che ne dilatano visivamente la percezione, è scandita da finestre, specchi, arredi realizzati appositamente e sculture antiche e moderne.
La ritmica scansione accompagna lo sguardo dell’osservatore verso quell’ultimo enfatico vertice di teatralità. Nuovi ritrovamenti d’archivio hanno reso possibile anticipare la datazione tradizionalmente attribuita al marmo dal 1724-1725 al 1705 circa. Questo fatto sposta di conseguenza anche l’attribuzione da Francesco Maria Schiaffino, rientrato dal Roma nel 1724, al fratello maggiore Bernardo, a cui va riferita l’ideazione, anche nel caso l’esecuzione possa essere condivisa dai due fratelli scultori. Bernardo nel 1705 aveva sia lo status sia le capacità tecniche per l’esecuzione di un pezzo così importante, mentre il più giovane, che all’epoca aveva 17 anni, può averlo assistito come aiuto.
La scultura è evidentemente ispirata al gruppo di Plutone e Proserpina scolpito da Gian Lorenzo Bernini tra il 1621 e il 1622 per il cardinal Scipione Borghese, tuttora esposto nella sua villa romana e vertice indiscusso di tutta la plastica barocca. Di essa ne costituisce una naturale evoluzione in direzione tardo barocca. Come nel prototipo romano, Plutone dio degli Inferi rapisce la figlia di Cerere, mentre le tre teste di Cerbero latrano  all’entrata dell’Averno. Le due figure divine si elevano sopra lo scoglio sfaccettato tipico della scultura genovese da Filippo Parodi in poi, dal quale qui fiammeggiano lingue di fuoco e serti di quercia.

La Galleria degli Specchi è la sala di maggior richiamo a Palazzo e un unicum a Genova, in cui decorazione, arredo e sculture dialogano insieme restituendo uno spazio dal fascino spettacolare.

Informazioni sullo stato della conservazione

Spolveratura della scultura e ripristino n. 24 sgabelli con protezione tessuto della seduta e pulitura e consolidamento parti lignee

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

L'opera e gli arredi sono esposti nel percorso museale, nella Galleria degli Specchi del Museo di Palazzo Reale al Secondo Piano Nobile.

orari di apertura: http://palazzorealegenova.beniculturali.it/orari-e-biglietti/ 

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 5.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Spolveratura della scultura e ripristino n. 24 sgabelli con protezione tessuto della seduta e pulitura e consolidamento parti lignee.

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------


NOTE Intervento archiviato