Attività principali dell'istituzione
Il Museo Nazionale di Ravenna, con le sue notevoli e variegate collezioni, ha sede nell'ex monastero benedettino di San Vitale.
Il nucleo originario delle raccolte del Museo Nazionale di Ravenna deriva dal collezionismo antico, intrapreso dai monaci delle abbazie più importanti della città. La confisca dei beni ecclesiastici in epoca napoleonica trasferì la proprietà dei manufatti alla città di Ravenna e venne istituito il primo museo pubblico, che divenne Nazionale alla fine del XIX secolo.
Il patrimonio originale è andato via via arricchendosi grazie a donazioni private e materiali scultorei provenienti da scavi. Il carattere originale del Museo è legato all'identità della città e dei suoi monumenti tardo-antichi, come si può vedere soprattutto nel lapidario.
Tra i reperti più prestigiosi si annoverano reperti e manufatti relativi ai monumenti paleocristiani e bizantini (patrimonio dell'umanità UNESCO).
Le Arti Applicate rappresentano una gran parte delle collezioni del museo. La collezione degli Avori possiede prestigiosi manufatti eburnei che vanno dall’arte bizantina al XIX secolo. Notevole è la raccolta di icone, databili tra il tardo ‘300 e il ‘700, dei bronzetti, delle ceramiche e la collezione di armi e armature.
Negli ultimi anni il Museo ha intrapreso un’intensa attività di esposizioni temporanee dedicate all’arte contemporanea, nell’ottica di una interazione dialogante tra antico e moderno e di uno scambio proficuo tra giovani artisti e maestri di respiro internazionale, le cui tematiche colloquiano spesso con i tesori della città di Ravenna, Patrimonio Mondiale UNESCO.
il Museo Nazionale di Ravenna proprio grazie alle importanti e pregevoli collezioni che ospita, eterogenee tra loro per tipologia, materiale e datazione (lapidario, stoffe, avori, bronzetti e placchette, icone, armi, ceramiche, dipinti, monete e medaglie), si configura come ideale luogo di esposizione e dialogo con l’arte contemporanea in vista della formazione di una nuova prestigiosa sezione di arte contemporanea, destinata ad accrescersi attraverso le donazioni degli artisti espositori.