Attività principali dell'istituzione
I Musei Reali di Torino sono situati nel cuore della città antica e propongono un itinerario di storia, arte e natura attraverso 50.000 mq. Il complesso si compone di diverse realtà espositive che insieme formano un sistema museale unico e coeso per dimensioni, spazi e prestigio delle collezioni.
I Musei Reali sono costituiti da: Palazzo Reale, centro di comando della famiglia Savoia, che conserva ambienti, arredi e opere d'arte realizzati tra il XVI e il XX secolo; Armeria Reale, luogo di ricche collezione di armi e armature dal periodo archeologico fino all'Ottocento; Biblioteca Reale, che custodisce disegni di grandi maestri come Michelangelo, Raffaello, Rembrandt; Galleria Sabauda, spazio espositivo di capolavori delle principali scuole pittoriche europee ed infine il Museo di Antichità, che ospita i reperti archeologici provenienti dal territorio piemontese.
I Giardini Reali sono punto di snodo e cuore dell'intero complesso, un’area verde urbana di circa sette ettari, che racconta la trasformazione della città e della Corte, dei suoi gusti e delle sue abitudini, in un arco temporale che va dal ‘500 fino al ‘900.
Nel ‘500 i Giardini del Palazzo si presentavano nello stile all’italiana, abbelliti con fontane, giochi d’acqua, e sculture mitologiche. Piante di agrumi erano disseminate in tutti i giardini e durante i mesi caldi abbellivano e profumavano i percorsi. Con l’arrivo a corte della Madama Cristina di Francia, i Giardini Reali si trasformano secondo il gusto francese: su modello della Reggia di Versailles, tra ‘600 e ‘700, vengono ampliati sul fianco orientale del Palazzo Reale e decorati con fontane e statue in marmo, aiuole fiorite di rose, narcisi, gelsomini e bossi, piante da frutto e numerose piante di agrumi e vasi di fiori. Nell’800 i Giardini sono ancora simbolo della magnificenza del Palazzo Reale e impegnano importanti architetti e progettisti. Nel 1997, i Giardini Reali vengono chiusi al pubblico e riaperti parzialmente nel 2016.
Oggi i Musei Reali intendono valorizzare i Giardini come luogo di arte, natura e storia, oltre che come tessuto connettivo tra Palazzo e città, attraverso il restauro e l’apertura al pubblico di tutte le aree.