Attività principali dell'istituzione
Villa Correr Pisani di Montebelluna
Il complesso di Villa pisani, situato nella frazione di Biadene del Comune di Montebelluna, rappresenta uno degli elementi rilevanti del patrimonio architettonico della città. L’origine della costruzione oggi esistente si presuppone iniziata nella metà del Seicento dalla famiglia di Angelo Correr. La recente scoperta di affreschi databili al cinquecento fanno presuporre la presenza di un nucleo abitativo precedente ripreso e ampliato successivamente dalla famiglia Correr. In attesa della conclusione dei suoi importanti incarichi diplomatici e dell’ascesa alla carica di procuratore di S. Marco, Angelo Correr, a partire dalla metà del XVII secolo, investe, parte del suo notevole patrimonio ai piedi del Montello, acquistando estese superfici di terreno agrario nella striscia i territorio che attraversa a settentrione Caonada e Biadene. Qui in prossimità dello stradon e canal del bosco Correr costruisce la sua residenza più sontuosa.
La villa acquisisce il nome Pisani a seguito del matrimonio di Isabella Correr con Alvise Pisani, doge di Venezia. Il matrimonio viene celebrato nella cappella di famiglia (oggi chiesa parrocchiale) appena costruita in prossimità della villa e opportunamente abbellita con molte opere d’arte, tra cui l’Assunta attribuita al Giovane Battista Tiepolo. Successivamente la villa fu utilizzata e divenne proprietà delle più nobili famiglie veneziane e di varie istituzioni. Dapprima ne divennero proprietari i Grimani e gli Erizzo ai quali si deve la pineta restrostante.
A partire dal 1980 Villa Pisani passa sotto la proprietà del Comune di Montebelluna per diventare sede di diverse associazioni nonché teatro di numerose manifestazioni di carattere artistico, culturale e ricreativo.
Il corpo centrale della villa presenta pregevoli testimonianze d’arte, tra le quali spiccano in particolare gli affreschi datati 1666 e attribuiti al pittore bresciano Faustino Moretti, che prima dell’operazione di restauro e recupero della villa risultavano notevolmente danneggiati, e in gran parte illeggibili, a causa di un incendio che, il 12 aprile 1991, scoppiò nel vano scala del corpo centrale della villa. Un assaggio del valore artistico della villa si era avuto nel 2010 quando una prima operazione di pulizia e restauro, aveva portato alla luce il soffitto del salone centrale al primo piano proprio gli affreschi del Moretti.
Oggi l’attenta operazione di restauro che è stata avviata ha messo in luce, attraverso la pulitura dei fumi e della fuliggine e la de-scialbatura, una straordinaria e originale ricchezza e artistica, restituendo luce e colore alla villa che rivive nelle architetture, nel paesaggio e nelle figure degli affreschi.