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Attività principali dell'istituzione
Il Castello di Moncalieri, Palazzo Carignano, Villa della Regina e i Castelli di Agliè e Racconigi, sono i musei che compongono il prestigioso sito UNESCO delle Residenze Sabaude iscritto nella Lista del Patrimonio mondiale dal 1997. Questi cinque luoghi sono affidati all’Istituto autonomo delle Residenze reali sabaude – Direzione regionale Musei nazionali Piemonte, organo periferico del Ministero della cultura nato nel 2024 per valorizzare il ricco patrimonio storico del territorio.L’Istituto gestisce una rete di 12 siti museali che abbraccia secoli di storia e cultura: accanto alle residenze sabaude riunisce le abbazie medievali di Fruttuaria e Vezzolano, l’imponente Forte di Gavi, il Castello di Serralunga d’Alba e le aree archeologiche di Industria, Augusta Bagiennorum e Libarna. Un mosaico culturale unico per varietà e significato, capace di raccontare il passato e dialogare con il presente.La missione dell’Istituto è proteggere, valorizzare e rendere accessibile questo patrimonio per tutte le persone, offrendo esperienze culturali inclusive, di qualità e partecipate. Attraverso progetti di restauro, ricerca, catalogazione e divulgazione, viene promossa una fruizione consapevole e condivisa, anche con l’obiettivo di costruire sinergie tra musei, istituzioni, enti locali e realtà private del territorio.Questa rete museale diffusa agisce come un unico centro di competenza e innovazione per avvicinare le comunità, stimolare la crescita culturale e rafforzare la coesione sociale. Le Residenze reali sabaude – Direzione regionale Musei nazionali Piemonte rappresentano così un nuovo modello di governance culturale: radicato nella memoria, attivo nel presente e orientato al futuro.
DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA
RACCOLTA FONDI
Raccolta aperta
FASE ATTUATIVA
Raccolta fondi
IMPORTO 7.000,00 €
DESCRIZIONE INTERVENTO
Con questo progetto si intende restituire piena leggibilità al dipinto di Angelo Garino (Torino 1860 – Nizza, 1945) Per l’Idea (Presentazione del bozzetto di Leonardo Bistolfi per il Monumento al Principe Amedeo di Savoia, Duca d’Aosta), 1892, inserito nel progetto di studio ed esposizione dal titolo “Destinazione museo. Nuove acquisizioni per le raccolte del territorio” (Castello di Racconigi, 27 settembre – 2 novembre 2025). Il dipinto, di ampie dimensioni, ritrae la presentazione ufficiale del bozzetto dello scultore simbolista Leonardo Bistolfi (1859-1933) al concorso promosso dalla città di Torino nel 1891 per la realizzazione del monumento equestre al Principe Amedeo di Savoia, Duca d’Aosta. Bistolfi intitolò il suo progetto Per l’Idea, che era il motto con il quale lo scultore si presentava alla giuria del concorso. Il dipinto di Garino restituisce il clima vivace del concorso, cogliendo le pose e le reazioni del pubblico davanti al bozzetto con sguardo fotografico, di ispirazione impressionista, fungendo da trait d’union tra gli spettatori e la scena rappresentata. Fratello maggiore del pittore Carlo, nel 1875 Angelo Garino entrò nello stabilimento litografico dei fratelli Doyen e dal 1881 fu allievo di Pier Celestino Gilardi all’Accademia Albertina di Torino. Fu un pittore di grandissimo livello, realizzando soprattutto dipinti dal vero in grado di accogliere il favore del pubblico e mostrando una spiccata sensibilità verso lo stile Liberty di inizio Novecento. In virtù dell’alta qualità artistica, nonché quale rilevante testimonianza del bozzetto bistolfiano scomparso e del dibattito tra conservatori e avanguardisti suscitato dal concorso torinese, l’opera di Garino è stata acquistata nel 2024 dal Ministero della cultura in favore del nostro Istituto e destinata al deposito presso il Museo Civico Gipsoteca Leonardo Bistolfi di Casale Monferrato, dove si conserva una fotografia storica del bozzetto e in cui l’opera troverà una sede espositiva adeguata mirando al contempo a rafforzare le connessioni tra istituti culturali del territorio. Al momento dell’acquisizione, il dipinto presentava sollevamenti della pellicola pittorica che hanno reso necessarie operazioni di messa in sicurezza per affrontare il trasporto. Le aree a rischio caduta di colore sono state protette mediante velinature a cura dello staff del Laboratorio di restauro delle Residenze reali sabaude. L’intervento di restauro del dipinto, indispensabile per la sua futura esposizione, prevede il consolidamento della pellicola pittorica, il ritensionamento della tela mediante l’applicazione di fasce perimetrali e l’eventuale rifunzionalizzazione o sostituzione del telaio originario. Si procederà inoltre con una pulitura superficiale, seguita da interventi di integrazione pittorica e dalla verniciatura finale dell’opera. Una volta completato il restauro, il dipinto verrà montato in una nuova cornice, realizzata appositamente per valorizzarlo al meglio.