Attività principali dell'istituzione
Palazzo Carignano è uno dei più importanti edifici realizzati in Italia nella seconda metà del Seicento. Su richiesta del principe Emanuele Filiberto, il progetto fu sviluppato dall’architetto Guarino Guarini, che dal 1679, ispirandosi al progetto di Gian Lorenzo Bernini per il Louvre, disegnò la residenza cittadina del principe a forma di “C” con un corpo centrale e due ali laterali su un cortile interno oltre il quale si sviluppava un giardino fino alle scuderie, oggi sede della Biblioteca Nazionale.
Dall’atrio e i vestiboli è possibile accedere agli appartamenti posti nord e a sud del piano terra, dove si trovano gli Appartamenti di Mezzogiorno e di Mezzanotte che costituiscono il percorso di visita della residenza dei principi di Carignano, mentre il sontuoso scalone guariniano conduce al salone ellittico e alle due ali destinate ad appartamenti al piano nobile.
Gli spazi progettati da Guarini vennero decorati dallo stuccatore luganese Pietro Somasso (1692-94), mentre al pittore milanese Stefano Maria Legnani, detto il Legnanino, fu affidata la realizzazione degli affreschi delle volte degli appartamenti (1695-98). Una sontuosa boiserie dorata montata su specchi riveste inoltre due sale dell’Appartamento dei Principi (1715-40).
Con l’ascesa al trono di Carlo Alberto il palazzo, privato dell’arredo, divenne la sede delle strutture del nascente stato italiano e nel salone ellittico, già destinato alle feste, venne allestita nel 1848, su progetto di Carlo Sada, l’aula del Parlamento Subalpino. Con l’annessione della Lombardia e dell’Emilia, prima, e poi dell’Italia centrale e meridionale si costruì un parlamento provvisorio nel cortile del Palazzo, affidato nell’ottobre del 1860 ad Amedeo Peyron, e inaugurato nel febbraio del 1861 con la prima seduta del nuovo Parlamento italiano. Contemporaneamente si decise di realizzare un palazzo apposito in ampliamento dell’esistente, concepito per ospitare il Parlamento Italiano, su proposta di Domenico Ferri e Giuseppe Bollati, ma terminato nel 1871, dopo lo spostamento della capitale da Torino prima a Firenze e poi a Roma.
Negli anni successivi il palazzo divenne sede dei musei di Mineralogia e Zoologia e altre collezioni scientifiche dell’Accademia delle Scienze, mentre tra il 1931 e 1939 si trasferì nel Palazzo la Soprintendenza dell’Arte Medioevale e Moderna e nel 1938 venne qui trasferito dalla Mole Antonelliana il Museo del Risorgimento, ancora oggi ospitato al piano nobile, sia nella parte seicentesca sia in quella ottocentesca. A fronte delle vicende storiche, oggi Palazzo Carignano è caratterizzato dalla compresenza di più istituti.