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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Nel 1542 il consiglio della città deliberò di costruire la fontana di Mercatonuovo (attuale Piazza Matteotti) affidandone il progetto a Giovanni de' Ricamatori (Udine, 27 ottobre 1487 – Roma, 1564), meglio conosciuto come Giovanni da Udine. La fontana ha una fattura semplice ma elegante, costituita da una vasca circolare che poggia su una triplice gradinata concentrica al cui interno è posto un robusto gambo che sostiene il catino lievemente sagomato e decorato con bocche leonine in bronzo. La realizzazione del progetto fu affidata al lapicida “Mastro Cipriano” (del quale purtroppo non si hanno altre notizie) che nello stesso periodo aveva realizzato a Udine anche la fontana nell’attuale Piazza Libertà, disegnata da Giovanni Carrara, le due fontane erano collegate tra loro tramite un acquedotto sotterraneo.
Queste opere furono realizzate per evidenziare l’arrivo in città dell’acqua potabile attraverso il nuovo acquedotto interrato realizzato dall’ingegnere bergamasco Giovanni Carrara (o da Carrara), in questo senso si possono definire opere pubbliche, in quanto volute e realizzate dalla municipalità e, per essa, dal Luogotenente Nicola da Ponte a gran beneficio della cittadinanza.
Originariamente la fontana si trovava nell'angolo della piazza verso via Canciani, a fianco della statua della Vergine. Nel 1687 fu spostata al centro della piazza ove attualmente è collocata. 

Informazioni sullo stato della conservazione

Il rilievo dei fenomeni di alterazione e degrado è stato eseguito con analisi visiva, seguendo la terminologia delle Raccomandazioni UNI 11182:2006 Beni Culturali-NORMAL - Materiali lapidei naturali ed artificiali – descrizione delle forme di alterazione – Termini e definizioni.

In particolare, per quanto al momento rilevabile, i principali fenomeni di alterazione e degrado evidenziati sul monumento della fontana di giovanni da Udine consistono essenzialmente in:

  • Alterazione cromatica
  • Colature
  • Colonizzazione biologica
  • Croste
  • Deposito superficiale concrezionato
  • Fessurazioni
  • Incrostazioni
  • Lacune
  • Mancanze
  • Patina biologica

Il restauro si propone di ricondurre entro i limiti della corretta conservazione i fenomeni di alterazione e degrado riscontrati, accettando il fisiologico invecchiamento dei materiali costitutivi ma con la necessaria attenzione all’istanza estetica che il manufatto richiede; intervenendo con i necessari mezzi e metodi operativi idonei, ispirandosi al concetto di “minimo intervento”, con il restauro si tenderà a ripristinare le adeguate condizioni conservative ed estetiche del manufatto, che siano durevoli nel tempo e che possano agevolare le successive raccomandabili attività manutentive.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

LA Fontana di Giovanni da Udine è situata al centro della Piazza Matteotti, nel centro storico cittadino. Questa piazza caratterizzata da un plateatico antico è stata per secoli sede del mercato cittadino, è circondata da edifici storici databili fra il XIV fino al XIX secolo ed è considerata il "Salotto" all'aperto di Udine, pertanto è sempre accessibile.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 31.570,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il restauro si propone di ricondurre entro i limiti della corretta conservazione i fenomeni di alterazione e degrado riscontrati, accettando il fisiologico invecchiamento dei materiali costitutivi ma con la necessaria attenzione all’istanza estetica che il manufatto richiede, intervenendo con i necessari mezzi e metodi operativi idonei, ispirandosi al concetto di “minimo intervento”. Con il restauro si tenderà a ripristinare le adeguate condizioni conservative ed estetiche del manufatto, che siano durevoli nel tempo e che possano agevolare le successive raccomandabili attività manutentive. Le necessarie operazioni di restauro saranno così articolate: eventuale fissaggio delle scaglie lapidee con iniezioni puntuali di resina acrilica in dispersione acquosa, applicazione di biocida a pennello, rimozione a secco dei depositi superficiali e polveri incoerenti, stuccatura e sigillatura delle fessurazioni e giunti tra i conci eseguite su superfici verticali, orizzontali o inclinate, sia piane che curve, compreso rimozione e sostituzione di vecchie stuccature non più idonee, consolidamento del materiale lapideo degradato, protezione finale delle superfici. Sulle parti metalliche si procederà alla pulitura meccanica da eseguire mediante pennelli, spazzolini, matite a fibre di vetro, bisturi e micromotore al fine di asportare i depositi superficiali e prodotti di corrosione compatti e successivo intervento protettivo mediante applicazione di inibitore di corrosione.