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Raccolta realizzata a seguito della Risposta n. 20/2018 dell'Agenzia delle Entrate

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il Complesso monumentale di Santa Croce è uno dei siti più amati di Firenze per la ricchezza del suo patrimonio artistico e il valore civile dei suoi monumenti e memoriali. Gestito dall'Opera di Santa Croce, un'organizzazione laica e senza scopo di lucro che dal XIV secolo si occupa della sua tutela, conservazione e valorizzazione, questo sito è un bene pubblico di proprietà del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell'Interno e del Comune di Firenze.

Fanno parte del Complesso monumentale la Basilica, la cappella Pazzi, i chiostri, il Cenacolo e gli spazi conventuali. la Basilica, in particolare, la cui edificazione ebbe inizio nel 1295, è il risultato dell'impegno finanziario del popolo della prima Repubblica fiorentina. Essa ha continuato ad essere progettata e ridisegnata nel corso degli otto secoli dalla sua fondazione, senza significative interruzioni, acquisendo di volta in volta sempre nuovi connotati simbolici: dalla sua originaria natura di chiesa francescana a "municipio" religioso per le grandi famiglie e corporazioni della Firenze medicea, da laboratorio e bottega artistica a centro teologico, da pantheon delle glorie granducali a luogo di riferimento per colore che , dal Risorgimento a oggi, si sentono cittadini italiani. Con la sua imponente architettura gotica, i suoi cicli di affreschi, le pale d'altare, le preziose vetrate, le numerose sculture, questa chiesa rappresenta una delle paginepiù importanti della storia dell'arte fiorentina dal Duecento in poi.

Grandi artisti hanno partecipato nei secoli al completamento architettonico e artistico del luogo, richiamati dalla raffinata committenza dei Francescani, dello Stato e dei privati: Cimabue, Giotto, Taddeo e Agnolo Gaddi, Maso di Banco, Orcagna, Brunelleschi, Ghiberti, Donatello, Della Robbia, Vasari, Bronzino, Canova e molti altri. Nel tempo, altre opere d'arte sono confluite nel Complesso per le più diverse vicende storiche: dalle soppressioni sette/ottocentesche dei conventi alle politiche messe in ato per l'arricchimento delle gallerie granducali, agli interventi di restauro delle principali chiese fiorentine.

Luogo unico nel mondo, dove arte, fede, spiritualità e memoria si intrecciano, Santa Croce custodisce un inestimabile patrimonio artistico, storico e culturale e racchiude, allo stesso tempo, una miniera di valori unversali per il passato e per il futuro. 

Informazioni sullo stato della conservazione

Dal XIV secolo l'Opera di Santa Croce sostiene lo sviluppo e la conservazione di questo Complesso monumentale che è bene prezioso e di tutti. L'immenso patrimonio in esso custodito richiede un'importante attività di tutela e valorizzazione che l'Opera, oggi un'organizzazione laica senza scopo di lucro, compie senza contributi pubblici e grazie ai fondi raccolti con le visite e le donazioni private. Si tratta di un'attività che richiede ingenti risorse e che l'Opera attua attraverso delicati interventi di restauro, innumerevoli operazioni di recupero architettonico e artistico, nonchè di ordinaria e straordinaria manutenzione con adeguamenti impiantistici e dei sistemi di sicurezza.

Tutti i provvedimenti vengono portai avanti con la supervisione delle Soprintendenze competenti, seguendo una regolare pianificazione, e riguardano in maniersa estesa sia la basilica sia le attigue aree museali e i chiostri, che in parte mostrano ancora traccia dei pesanti danni causati dall'alluvione del 1966.

Tra gli interventi più importanti e recenti si citano il restauro degli affreschi di Agnolo Gaddi nella Cappella Maggiore con il Crocifisso del maestro di Figline, delle robbiane conservate nelle cappelle Cerchi e Pulici, della grande tavola dell'Ultima Cena di Giorgio Vasari, del loggiato della Cappella Pazzi, e delle tombe di Michelangelo e Machiavelli.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Dal lunedì al sabato: 9:30 - 17:30

Ultimo ingresso ore 17:00

Domeniche e festività di precetto: 12:30 - 17:45

Epifania (6 gennaio), Assunzione (15 agosto), Ognissanti (1 novembre), Immacolata Concezione (8 dicembre).

Ultimo ingresso ore 17:00

Chiusure festive:

Capodanno (1 gennaio), Pasqua, Festa di sant'Antonio da Padova (13 giugno), Festa di san Francesco d'Assisi (4 ottobre), Natale (25 dicembre) e santo Stefano (26 dicembre)

Si segnala che l'apertura del Complesso monumentale è soggetta a variazioni in base all'andamento dell'emergenza sanitaria in corso.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 45.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il cenotafio a Dante, primo riconoscimento ufficiale della città di Firenze al sommo poeta, venne realizzato grazie a una sottoscrizione pubblica firmata da alcuni degli intellettuali più in vista della cultura artistica fiorentina del tempo e promosso dal granduca Ferdinando III. L’iniziativa suscitò un grande consenso e lo stesso Giacomo Leopardi, per manifestare il proprio entusiasmo, compose nel 1818 la celebre canzone Sopra il monumento di Dante che si preparava in Firenze.

Per l’esecuzione dell’opera venne incaricato uno degli scultori più importanti del tempo, Stefano Ricci, che elaborò un progetto di ispirazione canoviana in cui la figura di Dante, vestito in abiti all’antica, siede in alto al centro della composizione, mentre ai lati del sarcofago campeggiano due figure femminili, l’Italia e la poesia piangente.

Il monumento, assai imponente e impegnativo dal punto di vista tecnico, venne inaugurato nel 1930, molti anni dopo la sua ideazione, suscitando controverse opinioni, per il fatto di essere un’opera di ispirazione neoclassica in un tempo ormai attraversato da correnti puriste e romantiche.

Il cenotafio necessita di un intervento di conservazione e restauro mirato alla pulitura superficiale e al recupero estetico al fine di riportarlo ad una migliore fruibilità, data l’importanza che riveste all’interno del complesso monumentale di Santa Croce. Le operazioni principali previste dal progetto saranno le seguenti: realizzazione di documentazione fotografica prima durante e dopo l’intervento di restauro; realizzazione di un cantiere con ponteggio; spolveratura di tutti depositi superficiali incoerenti; preconsolidamento; indagini stratigrafiche; pulitura delle superfici; pulitura fisica localizzata mediante tecnologia laser; consolidamento superficiale; incollaggi; risarcimenti e stuccature; trattamento elementi in ferro; trattamento elementi decorativi del fondo della ghirlanda; protettivo.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 1.288.347,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto di restauro è così strutturato:

- Preconsolidamento della pellicola pittorica. Provvisorio ristabilimento della coesione della pellicola pittorica mediante applicazione di prodotto consolidante;

- Riadesione tra pellicola pittorica e supporto. Iniezioni e infiltrazioni di adesivi. Differenti adesivi (organici e/o acrilici) verranno testati fino ad individuare i prodotti e le concentrazioni adeguate. Si individueranno adesivi compatibili con i materiali originali e tendenzialmente reversibili;

- Prima pulitura. Rimozione di depositi superficiali parzialmente coerenti per consentire di operare la fase successiva (consolidamento);

- Pulitura. Rimozione di sostanze di varia natura soprammesse al dipinto: sedimentazioni, incrostazioni, ridipinture o strati estranei (fissativi) aderenti alla pittura. L’operazione di pulitura verrà condotta secondo criteri di selettività procedendo eliminando gradualmente i materiali soprammessi;

- Consolidamento della pellicola pittorica. Ristabilimento della coesione della pellicola pittorica mediante applicazione di prodotto consolidante. In linea con la tendenza dell’Istituto si prediligeranno e quindi si sperimenteranno innanzitutto prodotti minerali;

- Consolidamento dell'intonaco di supporto. Ristabilimento dell’adesione tra gli strati presenti tra la pittura murale e la muratura;

- Stuccatura delle lacune del supporto. Integrazione degli strati di supporto mediante malte formulate in relazione alla diversa composizione degli strati;

- Restauro pittorico. Riduzione dell’interferenza visiva delle abrasioni di pellicola pittorica; ricostruzione figurativa delle lacune sicuramente contestualizzabili. Le tecniche e i criteri verranno valutati in corso d’opera. Si impiegheranno pigmenti stabili in leganti organici (acquarelli o caseinato d’ammonio).

 

Valutazione e monitoraggio dei trattamenti eseguiti sui dipinti murali:

- Misurazioni di assorbimento capillare mediante spugnetta normata (metodologia UNI_11432);

- Osservazione e documentazione fotografica di piccole porzioni di superficie mediante microscopio portatile (Dino-Lite Digital Microscope®);

- Osservazione nella lunghezza d'onda dell'UV;

- Scotch Tape Test (nelle abrasioni).