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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il fabbricato è di antica formazione risalendo quantomeno alla fine della seconda metà dell’800 (la più antica documentazione alla quale è possibile risalire è la carta del catasto post-unitario di Lucca, risalente al 1892).

Data la conformazione dell’edificio, con i piani più bassi a quota contermine e vicina alla quota del torrente adiacente, si può ipotizzare che il suo uso, almeno parziale, fosse già all’epoca quello di cartiera; in ogni caso negli anni 50 del secolo scorso era sicuramente una cartiera, per sfruttare a fini produttivi le acque del torrente.

L’edificio nel 1959 fu interessato da un incendio che distrusse diverse cose dell’impianto originario; furono perduti tutti i solai lignei di copertura e di interpiano, gli infissi e alcuni macchinari che risultavano presenti, mentre rimase fortunatamente indenne tutta la parete muraria perimetrale, in pietrame e malta di calce.

Nel 1959 fu quindi richiesta e ottenuta, da quella che all’epoca era la “cartiera Fanucchi e Bertolucci”, Concessione Edilizia per i lavori di ripristino dell’edificio.

Non è certo quando l’attività di cartiera nell’immobile sia cessata, tuttavia da atti autorizzativi reperiti sia in Comune che al Genio Civile risulta già nel 1988 un “Progetto di restauro dell’ex cartiera Fanucchi e C. da destinare a uso collettivo, e nel 1993 “Recupero ex cartiera Fanucchi e area circostante come centro sociale-ricreativo e di accoglienza del Parco delle Alpi Apuane”.

A partire dagli anni ‘90 il comune acquisisce l’immobile e adibisce il suo piano “secondo” a sala auditorium con i relativi servizi, mentre i piani sottostanti temporaneamente adibiti a uffici.

Le opere relative ai due atti soprastanti, specialmente quelle realizzate in forza del progetto del 1993, sono state improntate all’attribuzione, al piano “secondo”, dell’uso di sala auditorium-pubblico spettacolo e a quanto necessario a tale uso, oltre a tentare un primo restauro filologico per consentire quanto più possibile la lettura del testo architettonico con i suoi aspetti peculiari di archeologia industriale, eliminando le superfetazioni di recente realizzazione e/o fatiscenti prive di possibilità di loro recupero.

In definitiva l’edificio mantiene la sua conformazione storicizzata fino ai giorni nostri, costituendo traccia e testimonianza di edilizia industriale storica.

Informazioni sullo stato della conservazione

La struttura portante dell’edificio deriva sostanzialmente dai lavori eseguiti successivamente ad un incendio occorso negli anni 50; sono stati quindi conservati i vecchi muri perimetrali ma la vera e propria struttura portante è costituita da una struttura interna a questi realizzata in cemento armato con travi, pilastri, plinti di fondazione, solaio del primo impalcato in cemento armato gettato in opera, solaio del secondo impalcato in latero-cemento e solaio di copertura realizzato con una volta a botte in latero-cemento.

I muri perimetrali esterni sono, per quanto riguarda il lato lungo totalmente visibile, affacciato sul torrente, in muratura a faccia vista, mentre il lato corto di affaccio sul parcheggio sottostante è parzialmente lasciato in muratura faccia vista e parzialmente intonacato. Le altre due pareti sono totalmente intonacate, lasciando a faccia vista unicamente le pietre angolari.

Sul lato lungo rivolto verso la strada (lato ad ovest) è presente l’originaria canna fumaria in mattoni pieni di notevole altezza pari a circa 18,00 m).

Gli infissi, di varie dimensioni e forme, sono metallici.

L’accesso principale alla sala avviene dalla facciata posta a nord mediante un grande portone, al quale si arriva impegnando una scalinata composta da n. 8 alzate; è presente anche un altro accesso sul lato ovest, tramite la passerella in latero-cemento che permette accesso al piano sala dal piano stradale esterno.

Su tale lato si sviluppa anche una rampa carrabile, posta tra l’edificio e la strada provinciale, che corre lungo tutto il lato e scende fino al livello più basso dell’edificio, dove è presente esternamente un parcheggio.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

La porzione attualmente utilizzata dell'immobile è quella posta all'ultimo piano destinata a sala per spettacoli e conferenze, e denominata appunto "Sala Guazzelli". Viene fruita in occasione di manifestazioni di paese, recite, dibattiti, piccoli spettacoli ed altre manifestazioni culturali.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 420.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Con il presente progetto si intende ridare nuova utilità al fabbricato di importanza storico-culturale e sociale per il Comune di Gallicano attraverso il recupero e valorizzazione del bene culturale oggetto di intervento. In particolare l’Ente si prefigge di utilizzare il locale posto al piano secondo come sala conferenze, proiezioni didattiche, concerti teatro scolastico e amatoriale, per una capienza complessiva pari o inferiore a n° 200 persone, tenuto conto anche che nell’intero territorio comunale non esiste nessun altro luogo con tali caratteristiche (capienza di pubblico fino a 200 persone, palco, sipario, ecc..) dove possano organizzarsi eventi del tipo di cui sopra.

Per adeguare il locale all’attività n° 65.1.B. e al regolamento di attuazione del T.U.L.P.S. (RD 635/1940) e del D.M. 19/08/1996, sono necessari diversi interventi che vengono qui sommariamente individuati:

Adeguamento impianti

Adeguamento resistenza al fuoco

Adeguamento reazione al fuoco

Consolidamento statico dell’edificio

Adeguamento arredi e attrezzature

Adeguamento barriere architettoniche