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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

È una delle più antiche fontane di Perugia, coeva alla sistemazione di san Francesco al Prato del 1285. La fantasia popolare accreditò il curioso nome di Piscinello al rivolo di sangue che nell’anno 1482, durante la lotta cruenta tra i Baglioni e gli Oddi, discese dalla piazza e arrivò fino a dove era la fontana che fece colorata in rosso. La verità è che tale denominazione esisteva già precedentemente e tale fontana aveva anche dato il nome alla vicina porta urbica ormai scomparsa. Il nome deriverebbe dalla limitata portata d’acqua
La vasca maggiore ha larghezza di 1.59 mt. e profondità 1,05 mt.. La vasca minore misura 0.78 mt. in larghezza e 0.63 mt. di profondità.

Informazioni sullo stato della conservazione

Dall’esame visivo svolto la fonte costituita essenzialmente in travertino, è alterata dal tipico degrado che aggredisce le opere lapidee esposte all’aperto. La vasca in travertino, presenta evidenti segni di erosione del materiale, indotto dagli agenti atmosferici, specialmente nella parte superiore, mentre in corrispondenza delle alveolizzazioni del materiale si notano localizzati annerimenti dovuti a deposito superficiale. Il bacino più grande oltre che dalle patologie sopra descritte, anche da un’accentuata disgregazione del materiale lapideo originario. Il pavimento che circonda la fontana è completamento bagnato segno evidente di perdite provenienti dalla vasca più grande. Estesa e molto spessa è la patina biologica presente sia all’interno del bacino che nel paramento sotto la cannella. La parte esterna delle vasche è coperta da macroflora algale sia essiccata che imbibita.
L’aiuola laterale, oggetto di scarsa manutenzione, è una zona degradata.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Sempre visibile.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 18.400,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Intervento di lavaggio iniziale con idropulitrice a bassa pressione esteso al paramento in mattoni
Operazione di disinfezione mediante biocida in due stesure di cui la seconda 7-10 giorni dalla prima esteso non solo alla fontana, ma anche alla pavimentazione del sagrato
Elementi in travertino
Operazione puntuale di disinfestazione mediante applicazioni localizzate di biocida nei punti dove l’attacco biologico è più aggressivo
Pulitura chimico fisica mediante impacchi in polpa di cellulosa e successiva estrazione di sali solubili mediante applicazioni di acqua demineralizzata in sospensione con carta assorbente e/o similari nelle zone dove sono presenti le croste detritiche e le patine più estese
Operazioni di rimozione con mezzi meccanici, manuali e/o strumentazioni di precisione dove sono presenti le alveolizzazioni del travertino
Eventuale protettivo impermeabilizzante di elementi lapidei
Stesura impermeabilizzante fondo vasche
Trattamento finale di disinfestazione mediante biocidi a lento rilascio per prevenire la formazione di micro e/o macroflora
Revisione cromatica
Paramento in mattoni
Operazione puntuale di disinfestazione mediante applicazioni localizzate di biocida nei punti dove l’attacco biologico è più aggressivo
Operazione di pulitura con impianto di idropulitrice ad acqua calda a bassa pressione
Operazione di pulitura per la rimozione di vernici con opportuni solventi di cui si testa preventivamente la reazione del materiale
Protettivo impermeabilizzante per elementi in laterizio
Trattamento finale di disinfestazione mediante biocidi a lento rilascio per prevenire la formazione di micro e/o macroflora.
Pavimentazione aiuola esistente
Si prevede di eliminare l’aiuola esistente, e di pavimentare la superficie con mattoni posti a coltello