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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Si tratta di 150 reperti metallici mai restaurati dei depositi di Villa Savorgnan (per la maggior parte in lega ferro-carbonio ed alcuni in bronzo o peltro). I 150 reperti da restaurare provengono dagli scavi condotti presso il Castello di Solimbergo e contano decine di placche di armatura, dischi, fibbie, fibule, anelli, punte di freccia, chiavi serrature, monete, pinze, chiodi, spilloni, una paletta, un falcetto, un ciondolo, una statuina e un brano di maglia.

Questi reperti sono testimonianza dell’insediamento castellano di Solimbergo, dalle sue origini del XI secolo al Medio evo.

Reperti interessanti facenti parte del vestiario difensivo del balestriere e cavaliere  con plachette di armatura di corazza e brigantina e cotta di maglia, nonché  e fibule del suo vestiario della seconda metà del XIV secolo.  Facenti parte dei lottoi di restauro sono proiettili in ferro di freccia e balestra una punta in ferro e oggetti di vita quotidiana come utensili (una paletta, un falcetto, compasso, punteruolie di lancia. Altri oggetti significativi sono una serie di chiavi, punte, dischi, serrature e altre fibbie in ferro r una statuina di San Pietro e alcune monete di Età Medievale.

A restauro ultimato, i reperti saranno oggetto di una esposizione aggiornata nella sezione medievale del museo.


Informazioni sullo stato della conservazione

Tutti i manufatti risultano completamente ricoperti da incrostazioni terrose e calcaree più o meno coerenti. I reperti in lega ferro-carbonio presentano vistose concrezioni di aspetto cristallino, forse siliceo oppure derivate da sedimentazioni di calce. Alcuni reperti si stanno fessurando o addirittura disfacendo per azione della corrosione in atto.

OPERAZIONI DI RESTAURO PREVISTE. Pulitura meccanica Si eseguirà prima una pulitura di tipo manuale coadiuvata dall’uso di microincisori, e spazzoline rotanti di diversa durezza. Questo tipo di intervento è infatti quello di maggior precisione e permette di seguire la superficie da zona a zona in maniera differenziata. Per alcuni passaggi si farà uso dello stereomicroscopio. Pulitura chimica Sarà probabilmente necessario procedere con una pulitura di tipo chimico utilizzando un reattivo specifico per asportare gli eventuali depositi concrezionati e consistenti, alternando l’uso di impacchi e stoppini di ovatta o pennelli morbidi. Lavaggi Per poter asportare i sali a contatto con la superficie metallica e per estrarre quelli in profondità si procederà ad una serie di lavaggi continuati utilizzando acqua demineralizzata addizionata con un passivante diverso a seconda delle leghe, che impedisca ulteriore corrosione. Disidratazione Si dovrà far seguire alle operazioni sopra indicate una accurata disidratazione più possibile in profondità; in questo caso si potrà utilizzare un getto di aria calda, dopo aver sostituito all’acqua demineralizzata dei lavaggi, prima alcool etilico e in successione acetone. Trattamento con convertitore Per quanto riguarda i reperti in lega ferro-carbonio, si renderà necessario eseguire un trattamento di inibizione della corrosione ulteriore, utilizzando un convertitore di ruggine, che trasformi i prodotti attuali della corrosione in composti più stabili. Integrazioni Si utilizzerà un tipo di integrante di sicura affidabilità e provata reversibilità (Ara Metal). Le integrazioni si ridurranno al minimo e considereranno le necessità statiche più che estetiche. Protezione Le condizioni dell’ambiente di conservazione dei reperti rendono imprescindibile la fase della protezione finale, che s’intende eseguire con la stesura di un protettivo acrilico (Paraloid B44) seguito da un protettivo ceroso (Soter Fe o Cu). Si precisa che le condizioni di conservazione future, dovrebbero garantire un’umidità relativa compresa tra 45% e 55%.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

La “Raccolta Archeologica” è stata inaugurata dal Comune di Sequals nel Dicembre 1991  su autorizzazione della Soprintendenza ai B.A.A.A.S. del Friuli Venezia Giulia ed è ospitata nella cinquecentesca Villa Savorgnan . Questo museo è la sintesi delle conoscenze storico-archeologiche del territorio compreso fra il Meduna e il Tagliamento della Pedemontana Spilimberghese. I reperti in mostra sono il  frutto del lavoro di ricerca sul territorio del Gruppo Archeologico Archeo 2000 o.d.v. e da scavi archeologici autorizzati dalla Soprintendenza.

I Comuni dell’area della Raccolta  sono quelli di Meduno, Sequals, Travesio, Castelnovo Pinzano al Tagliamento e  parziali aree a nord del Comune di Spilimbergo.

Il patrimonio archeologico è stato completamente inventariato e schedato e i reperti in esposizione

spaziano da quelle più antichi del paleolitico medio, mesolitico , neolitico, dell’età del bronzo,  a quelle storiche di Epoca Romana, Altomedioevale, e Medioevale.

Nella sezione Preistoria e protostoria sono esposti nelle vetrine manufatti litici e ceramica dell’età del bronzo medio e recente raccolti da prospezioni archeologiche e scavi condotti dalla Soprintendenza   negli ambienti umidi dei Comuni della pedemontana fra Tagliamento e Meduna.

L’età romana è presente con una sezione dedicata agli scavi archeologici della necropoli di Via dei Tigli di Lestans e altri siti che attestano la presenza fra la prima metà del I e il II sec.d.C.

Per quanto riguarda l’Età altomedievale e medievale  sono esposti reperti archeologici provenienti dai castelli pedemontani di Pinzano, Solimbergo e ceramica rinascimentale proveniente dagli scavi condotti dalla Soprintendenza nella Frazione di Cruz di Castelnovo del Friuli.

Quest’ultima sezione, è ora interessata ad un riordino espositivo interessato dal restauro di reperti metallici provenienti dagli scavi archeologici del Castello di Solimbergo, sopra descritti.

Il museo è aperto al pubblico ogni sabato dalle ore 15.00 alle ore 18.00 e durante i numerosi eventi concomitanti ospitati nella villa organizzati dal Comune e dalle Associazioni locali.

Il Museo è aperto al pubblico su richiesta delle scuole primarie e secondarie, gruppi e privati su richiesta.

Il museo archeologico e quello etnografico della Villa Savorgnan sono consultabili attraverso il sito web www.archeo2000.it

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 13.000,00 €

L'intervento è a totale carico di una Fondazione bancaria ai sensi della Risoluzione n. 87/E del 15/10/2015 dell'Agenzia dell'Entrate.

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto si focalizza sul restauro e sulla valorizzazione dei reperti archeologici provenienti da scavi o ritrovamenti superficiali, conservati nella Raccolta Archeologica  di Villa Savorgnan a Lestans (PN). Inaugurata nel 1991 e gestita sotto la supervisione della Soprintendenza regionale, la Raccolta Archeologica è un museo riconosciuto dal

Ministero dei Beni Culturali, che ospita reperti provenienti in particolare dalla Pedemontana pordenonese e dai territori compresi tra i fiumi Meduna e Tagliamento.

La collezione, che si arricchisce continuamente grazie a nuovi scavi, offre una panoramica unica sulla storia della regione friulana, abbracciando un periodo che va dalla preistoria fino al tardo medioevo. L'intervento di restauro riguarderà principalmente i manufatti metallici, provenienti da epoche protostoriche, romane e medievali, che testimoniano usi e tradizioni dei vari periodi storici. Una parte significativa dei reperti è stata recuperata durante gli scavi al Castello di Solimbergo, un importante sito archeologico situato vicino al museo, che non ha ancora esposto i

suoi manufatti. Il restauro di questi oggetti arricchirà l'offerta culturale del museo, rinnovando l'intero percorso espositivo. Il Castello di Solimbergo, oggetto di restauri e valorizzazione, diventerà una sezione all'aperto della Raccolta Archeologica, creando un collegamento culturale tra il museo e il territorio circostante. Il restauro dei reperti

provenienti da questo sito contribuirà ad arricchire il percorso culturale e ad attrarre un pubblico sempre più vasto.