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Attività principali dell'istituzione

Museo sorto sul sito di una cava per estrazione della marna e del biancone per la produzione di calce fino agli anni 1970 e poi trasferito alla Provincia di Padova, che ne ha curato il recupero delle strutture immobiliari (magazzini, forni a botte e forni a torre). Nel stio di cava, una volta dismessa, è stato individuato un giacimento di fossili ed, a seguito di ciò, la struttura è stata convertita in un esempio importante di archeologia industriale, istituendo l'attuale museo.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 134.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto di riqualificazione mira a rinnovare, dopo quarant'anni di attività, e arrichire i contenuti del Museo paleontologico di Cava Bomba a Cinto Euganeo con un tema molto attuale e dalle grandi potenzialità anche turistico-culturali, l'acqua, declinata nei suoi diversi aspetti, puntando a creare anche una serie di collegamenti con gli altri luoghi del territorio comunale e con alcuni musei del comprensorio urbano. Pertanto, dal tema centrale del museo, la geologia, si vuole ampliare il tema dell'idrogeologia euganea, con l'esposizione di mappe specifiche sul patrimonio idrico, creando il link con il museo dei Colli Euganei a Galzignano, dove è esposta una grande ed efficace mappa geologica. Un focus è previsto sulle sorgenti del Buso Dea Casara, già sfruttate in epoca romana ed ancora ben visibili all'interno di una straordinaria opera di ingengeria idraulica: una serie di gallerie scavate nella riolite per oltre 130 metri di lunghezza per collegare 5 sorgenti e convogliare verso l'esterno l'acqua in unico condotto fino alla vicina citta romana Atheste (oggi Este). Non esistono in tutto il modo romano altri esempi così cpomplessi e conservati di captazione idrica, come esempi che l'antica Roma ha riservato alle infrastrutture di uso pubblico. L'idea progettuale è quella di realizzare all'interno del Museo una sala immersiva che permetta ai visitatori di entrare nella "galleria" ancora semi-allagata, poichè le sorgenti sono tutt'ora attive, camminando virtualmente nell'acqua ed osservando le caratteristiche costruttive dell'opera, sulle cui pareti si vedono ancora i segni dei picconi e le cavità delle lucerne per l'illuminazione interna. Un secondo tema legato all'acqua è il Termalismo, presente nel versante occidentale dei Colli, di cui rimangono testimonianze visibili nel territorio di Cinto, alla Crosara e in Valcalaona (Baone). L'uiltimo tema legato all'acqua si connette alla vicina rete fluviale, in particoare il canale Bisatto, molto utilizzato nei secoli scorsi come infrastuttura pubblica di transito.