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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Nel Comune di Majano, in frazione Tiveriacco, in adiacenza ad un’aiuola di proprietà comunale situata ai margini della S.S. 463 (l’antica strada Romea-Alemanna) sorge una piccola cappelletta cinquecentesca che costituisce un interessante esempio dell’arte sacra friulana. L’immobile è censito in mappa del Comune di Majano al fg. 11, mapp. 1212 ed è stato realizzato per volontà dei Marchesi Colloredo di Susans nel XVI secolo. Nel 1998 è stato donato alla comunità majanese dalla famiglia che ne deteneva la proprietà. Le fonti storiche rinvenute fanno risalire il ciclo affrescato al 1575 e la loro attribuzione a Giulio Urbanis, realizzatore, all’epoca, di varie opere a tema religioso nei dintorni (Chiesetta di San Salvatore e Santuario di Comerzo - fonti tratte dal testo “Giulio Urbanis Pittore (1540-1613)” di Mons. Franco Quai - 1963). All’esterno, le due facciate laterali contengono due nicchie che racchiudono ciascuna un dipinto ad affresco. Ai bordi delle stesse sono visibili dei lacerti di intonaco affrescato che un tempo, probabilmente, erano più estesi.

 

Informazioni sullo stato della conservazione

La cappelletta è stato oggetto di un primo intervento di restauro nell'anno 2005 grazie ad un contributo della Regione Friuli Venenzia Giulia ai sensi della L.R. 60/1976 che ha interessato la copertura, la creazione di un vuoto areato sotto la pavimentazione, che ha permesso di eliminare quasi del tutto i fenomeni di umidità di risalita, la sistemazione degli intonaci esterni, il rivestimento del cordolo esterno con un acciottolato classico e il rifacimento del muretto esterno in pietra che affianca la cappella. Considerato lo stato di precarietà in cui versavano gli intonaci affrescati presenti nella piccola cappella, in tale occasione anche l’intera superficie affrescata, interna ed esterna, è stata oggetto di consolidamento e restauro, usufruendo di un finanziamento concesso dalla ex Provincia di Udine. Allo stato attuale l’intonaco affrescato ha mantenuto un discreto stato di conservazione statica, tuttavia, il film pittorico evidenzia carenze conservative estetiche dovute a fattori diversi, primo fra tutti quello conseguente all’ubicazione dell’icona, con esposizione alle azioni dei vari agenti atmosferici e alle conseguenti instabili condizioni termo-igrometriche del luogo che hanno condizionato la salubrità degli interni. Chiara testimonianza di ciò è la presenza diffusa sulle murature esterne di muschi, muffe e attacchi biologici,particolarmente accentuati sui versanti meno esposti al sole, con orientamento a Nord – Nord-Est. Le due facciate laterali, seppure in misura diversa rispetto a quella di ingresso, esprimono anch’esse le già citate conseguenze dell’esposizione agli agenti atmosferici, con le formazioni biologiche ben visibili. Gli affreschi presenti nelle nicchie esterne e di lacerti attigui hanno analogamente subito gli eventi, la cui azione ha determinato sbiadimento delle policromie e perdite localizzate.La facciata orientata a sud si presenta completamente intonacata. Pur apparendo discretamente conservata, manifesta la presenza in superficie, omogeneamente distribuite, macchie dovute all’umidità. Gli affreschi interni presentano due diverse situazioni: i dipinti del soffitto e delle pareti laterali, grazie al rifacimento del tetto e alla presenza all’esterno delle piccole linde laterali con grondaia, presentano poca umidità superficiale e si sono quindi mantenuti discretamente, anche se presentano zone abrase e lacunose. La parete di fondo, priva di linda, come precedentemente descritto, manifesta maggior presenza di umidità, con conseguente degrado estetico dei dipinti.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Trattasi di cappelletta situata sulla via pubblica e pertanto di libero acesso, i cui affreschi sono visibili dall'esterno. 

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 18.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

L’intervento proposto riguarderà il recupero degli intonaci affrescati e non affrescati di tutta la cappella. In via preliminare si eseguirà un esame ravvicinato dell’intero ciclo affrescato procedendo con la contestuale pulitura a secco delle superfici affrescate che ci consentirà di disporre di un quadro più preciso della situazione. Verranno eseguiti impacchi con acqua demineralizzata e/o carbonato di ammonio (a seconda delle esigenze) al fine di ripulire tutta la superficie dell’apparato affrescato da tutti i depositi incoerenti e dalle locali efflorescenze saline presenti. Contestualmente verrà verificata la tenuta della pellicola pittorica intervenendo, dove necessario,con il suo fissaggio, adottando la tecnica più opportuna sulla base di preventivi test. Verrà quindi eseguita la verifica dello stato di conservazione dei vari strati di intonaco sottostante gli affreschi ricercando eventuali vuoti fra intonaco e arriccio. I due affreschi contenuti nelle due nicchie ed i lacerti di intonaco affrescato limitrofi evidenziano un film pittorico abraso e sbiadito a causa della esposizione agli gli agenti atmosferici.  Come prima fase dell’intervento si intende eseguire precauzionalmente un trattamento biocida, trattando le parti affrescate con idoneo prodotto biocida. Si proseguirà quindi con la verifica della staticità dell’intonaco dipinto ricorrendo, dove necessario, ad azioni di consolidamento come sopra previste per gli affreschi dell’interno. Per quanto riguarda la presentazione estetica proponiamo, come per l’interno, una integrazione pittorica a velatura utilizzando terre naturali addizionate a resina acrilica in diluizione al 3 – 4 %, perseguendo un recupero di tipo conservativo, con abbassamento di tono delle cromie abrase e delle stuccature, senza ricorrere a macro-rifacimenti. Per gli intonaci esterni le superfici verranno interessate dalla stesura di adeguato prodotto biocida, lasciato agire per il tempo necessario e quindi adeguatamente spazzolate e sciacquate, rimuovendo così i depositi biologici. Ultimato il procedimento di pulitura si procederà con la verifica dello stato di conservazione degli intonaci e con l’eventuale rifacimento delle parti lacunose con impasto a base di calce. A completamento dell’intervento di restauro del piccolo sito, si propone il recupero estetico del cancello di ingresso e del muretto in sasso adiacente. Per il cancello in ferro battuto si propone la sua pulitura ed un trattamento anticorrosivo a cui farà seguito una nuova tinteggiatura in cromia analoga all’attuale. Il muretto in sasso potrà essere riqualificato procedendo alla rimozione della vegetazione invasiva presente ricorrendo poi al lavaggio della superficie in sasso con impiego di idropulitrice a pressione regolabile. Le stuccature fra i vari elementi verranno controllate e,dove necessario, integrate e/o riproposte con impasto a base di calce in cromia adeguata al contesto.