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Attività principali dell'istituzione

Il triangolo scaleno nasce come compagnia teatrale nel 1991. Dal 2003 intraprende la realizzazione di eventi culturali – con il sostegno dato dall’E.T.I. alla rassegna Resistenze – affiancando al lavoro artistico un impegno culturale concreto e progettuale fondato su una costante attenzione alla creazione scenica contemporanea e alla nascita di nuovi linguaggi e sperimentazioni.

Dal 2007 al 2024 realizza,con la direzione artistica di Roberta Nicolai, diciotto edizioni di TEATRI DI VETRO, un festival focalizzato sull’innovazione dei linguaggi delle arti sceniche e performative e sulla relazione tra evento scenico e spettatori.

Alle soglie del ventennale, Teatri di Vetro ha consolidato la propria natura di progetto prismatico dedicato alla ricerca e alla sperimentazione nell’ambito dei linguaggi scenici contemporanei e alla valorizzazione degli artisti italiani, in un’ottica intergenerazionale, in tre ambiti disciplinari: danza, teatro e musica. Si configura come un progetto curatoriale sperimentale, focalizzato sull’innovazione dei linguaggi delle arti sceniche e performative e sulla relazione tra evento scenico e spettatori. Una realtà unica nel panorama nazionale che ha visto negli anni l’incremento costante di pubblico, l’attenzione della critica e degli studiosi di settore, la partecipazione crescente di giovaniartisti e cittadini, creando, anche attraverso le proprie pubblicazioni, una letteratura di riferimento.

OSCILLAZIONI è il cuore sperimentale in cui l'intera architettura progettuale ricade in una settimana di intensa programmazione. La direzione artistica, durante il processo di ricerca e creazione, chiede agli artisti di elaborare progetti che vadano oltre la semplice produzione di spettacoli, stimolando la generazione di formati interdisciplinari e dispositivi sperimentali. Queste diverse strategie performative esplorano la ricchezza della creazione scenica contemporanea, offrendo una serie di eventi che mettono gli spettatori a contatto con quella zona vitale che muove la scena.

Accanto alla centralità del festival, dal 2008 ad oggi, il triangolo scaleno ha ideato e realizzato diversi progetti artistici, interdisciplinari. CIRC@, .MOV, INDIZI SUL CORPO, DIARIO  rispondono alla pluralità di istanze pratiche e teoriche e consentono di svolgere attività sperimentali di programmazione, produzione, trasmissione nei territori del teatro, della danza, del circo e dell’audiovisivo.

 

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 25.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

TEATRI DI VETRO, 19^ edizione è un progetto curatoriale sperimentale focalizzato sulla ricerca scenica e sull’innovazione dei linguaggi contemporanei. La programmazione realizza Trasmissioni a Tuscania (VT), Composizioni al Teatro del Lido di Ostia (RM), Oscillazioni e Elettrosuoni al Teatro India (RM). Ogni cornice accoglie pratiche artistiche specifiche e ne indaga aspetti metodologici, poetici, relazionali interconnettendoli in un’ottica multidisciplinare e interdisciplinare. Con un ampio panorama di artisti affermati e di giovani emergenti, per un totale di 44 spettacoli, in una prospettiva intergenerazionale e plurale, Teatri di Vetro fa del teatro il luogo della condivisione di saperi ed esperienze con gli spettatori.

Dentro l’architettura progettuale la meta è e resta Oscillazioni. Si configura come il punto d’arrivo e informa tutto ciò che la precede a livello temporale. Perché è lì, nel deragliamento, nell’esplosione dei processi in articolazioni plurali e nel lungo processo di confronto tra curatela e artisti che si creano le condizioni per alimentare e condividere la sfida della ricerca e mettere gli spettatori a contatto con il centro, con quella zona instabile e viva che realmente “muove” la scena.

Grazie a tale articolazione, il progetto persegue i suoi obiettivi: interrogare la creazione scenica contemporanea attraverso il dialogo con una platea ampia di artisti affermati e giovani emergenti; alimentare le relazioni tra spettatori e evento scenico, anche attraverso il coinvolgimento dei cittadini in progetti di partecipazione; trasmissione dei saperi; costruzione di attività di analisi e documentazione; sostegno dei percorsi di creazione e produzione dei giovani autori; garantire accesso a artisti e spettatori con disabilità; cercare una ridefinizione del confine tra palcoscenico e platea, tra pensiero e pratiche, tra individuo e comunità, assumendo la complessità della contemporaneità e la radicalità della ricerca scenica e ricollocando i processi creativi del performativo all’interno di un nuovo schema di relazioni.