Attività principali dell'istituzione
Associazione Olinda è un'organizzazione non lucrativa di utilità sociale – ONLUS – iscritta al Registro Generale Regionale del Volontariato nella Sezione Culturale, di cui all'art. 10, D. Lgs. n. 460/97.
Associazione Olinda onlus è nata nel 1996 nell’ambito dei progetti di superamento e riconversione dell’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini. La tesi generativa di Olinda pone al centro i processi culturali che sviluppano nei giovani della periferia urbana la capacità di aspirare e di diventare protagonisti della propria vita e nello stesso momento contribuiscono a creare condizioni per lo sviluppo locale e la rigenerazione urbana. L’insieme dei progetti culturali e imprenditoriali rappresentano un sistema delle opportunità inclusivo, dove i giovani scoprono i propri talenti e la città scopre una periferia urbana piena di risorse.
L’Associazione, mediante un accordo progettuale e gestionale, lavora in stretta sinergia con La Fabbrica di Olinda Società Cooperativa Sociale, che gestisce i servizi d’impresa sociale (ristorante/pizzeria Jodok e OstellOlinda) all’interno dell’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini con l’obiettivo di promuovere inclusione sociale e inserimento lavorativo di persone con problemi di salute mentale e giovani fragili della periferia urbana
L’ambito territoriale nel quale si svolge il progetto si trova nella periferia nord-ovest di Milano (Comasina, Bruzzano, Quarto Oggiaro) e ha caratteristiche di marginalità sociale e di mono funzionalità. Negli ultimi 10 anni si è verificato un afflusso sempre maggiore di popolazioni straniere che sono subentrate nelle case lasciate da famiglie italiane (Cina, Sri Lanka, America Latina, Africa maghrebina e subsahariana). Si riscontra un alto tasso di disoccupazione dei giovani residenti nella periferia urbana e una insufficiente offerta formativa con il rischio di marginalizzazione di nuovi gruppi di immigrati.
Il festival Da vicino nessuno è normale è nato nel 1997 come strumento di dialogo con la città, il teatro ha introdotto la parola poetica, l’emozione collettiva, la metafora dei grandi testi, la riflessione sul proprio tempo. La relazione tra il festival e l’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini è inscindibile: il festival valorizza il luogo, accompagna gli spettatori alla scoperta di un posto che è stato un grande rimosso nella storia della città, e permette alle persone di fare esperienza della rivoluzione che la legge 180 e il pensiero di Franco Basaglia hanno prodotto nell’ambito della salute mentale in 40 anni di pratica.
Il festival ha dato vita al TeatrolaCucina, inaugurato nel 2008. L’apertura del teatro ha permesso di lavorare ogni giorno, a questo scopo sono nate le residenze artistiche uno strumento formidabile per il teatro di ricerca, la scoperta di giovani talenti e il sostegno costante alle compagnie, che alimenta il carattere innovativo del Festival e offre ai percorsi residenziali un palcoscenico di grande visibilità.