Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il Museo di Storia Naturale ha sede presso il Fondaco dei Turchi, edificio risalente al XIII secolo, completamente restaurato con importanti riconfigurazioni nella seconda metà del 1800 su progetto di Federico Berchet con lo scopo di destinarlo a museo delle raccolte civiche. Dal 1923 è sede del museo di Storia Naturale di Venezia.
Con il restauro ottocentesco il Palazzo si riconfigura secondo lo stile veneziano-bizantino del XIII secolo. Non esistono fonti documentarie che descrivano l’aspetto dell’edificio originario. L’architetto si è attenuto ad uno scrupoloso rispetto dell’antico, ripristinando il piano terra e il piano primo secondo quanto restava dell’esistente. Mentre per la ricostruzione integrale delle torricelle e delle merlature Berchet si è basato sulla veduta a volo d’uccello di Venezia realizzata dal De Barbari nel 1500.
La scala oggetto del presente restauro venne ricostruita nel luogo in cui si trovava un’antica scala coperta; la sua conformazione a pozzo è intenzionale così che il vuoto centrale diffonda più ampiamente la luce proveniente dall’alto. Per questo le rampe più alte sono più lunghe e più strette e i gradini meno alti. Berchet fu costretto ad inserire un sistema di sostegno delle rampe costituito da putrelle in ferro. La scala è costituta da diversi materiali: i gradini e le cornici delle porte sono in pietra d’Istria, mentre la balaustra e la zoccolatura del piano terra sono in calcare ammonitico. Al piano terra le murature di base della scala sono decorate da un rivestimento in marmi policromi in cui sono incastonate ben 15 patere. I marmi impiegati sono il Proconnesio e il marmo Lunense, seguono la Breccia Medicea, il Cipollino verde e il Bardiglio.
Informazioni sullo stato della conservazione
Le condizioni conservative della scala risentono fortemente dei fenomeni di umidità di duplice origine, da risalita capillare e da condensa, che si manifestano principalmente sui rivestimenti lapidei dei muri di base e sulla prima rampa di scale. In accordo con i ben noti meccanismi di degrado innescati dalla cristallizzazione dei sali, sulle superfici in marmo policromo è manifesta tutta la gamma delle morfologie di deterioramento note (esfoliazione, scagliatura, polverizzazione, disgregazione) che in special modo sulle patere in bassorilievo ha già dato vita alla perdita parziale dei modellati originari. Sono presenti inoltre anche fenomeni di fessurazione delle lastre e fenomeni di distacco e lacuna sull’intonaco che fiancheggia la prima rampa di scale. I gradini in Pietra d’Istria, oltre che presentare normali avvallamenti dovuti all’usura da calpestio, mostrano pronunciati fenomeni di alterazione differenziale dovuti all’escavo delle vene di sedimentazione argillosa, e ciò talvolta costituisce un pericolo per la sicurezza al transito dei visitatori.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
La scala è visibile nel percorso di visita al museo:
Dal 1 novembre al 31 maggio:
- dal martedì al venerdì 9 – 17 (biglietteria 9 – 16)
- sabato e domenica 10 – 18 (biglietteria 10 – 17)
Dal 1 giugno al 31 ottobre :
- 10 – 18 (biglietteria 10 – 17)
Chiuso tutti i lunedì, il 25 dicembre, il 1 gennaio, 1 maggio