I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.

Attività principali dell'istituzione

Il Parco Archeologico di Pompei è un istituto autonomo della cultura, di rilevante interesse nazionale e di livello dirigenziale generale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. L’istituto ha competenza territoriale, oltre che sull’Area archeologica di Pompei, sito UNESCO e patrimonio mondiale dell’umanità dal 1997, anche su altri luoghi della cultura:
Area archeologica di villa Sora e Terme Ginnasio di Torre del Greco;
Area di Villa Regina e Antiquarium di Boscoreale;
Parco archeologico di Longola a Poggiomarino;
Area dell'Ex Real Polverificio Borbonico a Scafati;
Area archeologica di Stabia;
Area archeologica di Oplontis a Torre Annunziata.
Le principali attività del Parco sono finalizzate alla fruizione pubblica delle aree archeologiche e del patrimonio materiale e immateriale di cui dispone, mediante la conservazione e la valorizzazione; sono altresì dedicate alla promozione dello sviluppo della cultura e della ricerca tecnica e scientifica. Per queste attività, rientranti nella mission del Parco, è ammesso il sostegno dei soggetti privati.
Alla pagina dell’ Ufficio Fundraising “Mecenati a Pompei” del sito web è possibile acquisire ulteriori informazioni sui progetti in corso e sulle modalità di collaborazione con i soggetti privati:
http://pompeiisites.org/parco-archeologico-di-pompei/fundraising-mecenati-a-pompei/

ORARI DI APERTURA
Per l’accesso alle singole aree archeologiche, afferenti al Parco Archeologico di Pompei, consultare il sito web: http://pompeiisites.org/

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 585.500,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

La Casa del Centenario (Regio IX, Ins. 8 civ. 3,6) è un grande complesso residenziale che fu scavato tra il 1879 e il 1880 e caratterizzato da una molteplicità di ambienti di diversa destinazione d’uso e spazi verdi. Si tratta di una delle domus più grandi di Pompei con i suoi 1850 mq di estensione, due atri e oltre 40 ambienti. Essa fu realizzata agli inizi del I sec d.C., unendo due case preesistenti. Le decorazioni pittoriche comprendono affreschi che riguardano il III e il IV stile pompeiano, con un importante apparato decorativo con rappresentazioni iconiche del mondo romano antico, specialmente dell’area vesuviana.

Nel settembre del 1943 un ordigno bellico colpì il giardino della domus ma fortunatamente senza gravi danni ma il tempo e gli agenti atmosferici hanno compromesso lo stato conservativo originario della casa. Nel corso degli anni si sono avvicendati numerosi e differenti interventi di restauro degli apparati decorativi parietali e pavimentali ma allo stato attuale la domus necessita di un intervento di messa in sicurezza e di restauro per assicurarne la conservazione e la riapertura al pubblico.

Gli interventi di restauro saranno necessari su gran parte degli intonaci e delle superfici dipinte per ridare coesione alla pellicola pittorica e ai vari strati costitutivi degli affreschi. Le operazioni riguarderanno, nello specifico, una pulitura preliminare di tutte le superfici, con pre-consolidamento e trattamento biocida ma nei casi ove tali operazioni si rendano indispensabili, si distingue la necessità di un consolidamento di profondità e uno di superficie, a seconda delle condizioni conservative. Al termine di queste operazioni si potrà provvedere ad una pulitura più approfondita, soprattutto al fine di ristabilire la leggibilità delle decorazioni che potrà essere inquadrata anche da una reintegrazione pittorica.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 140.300,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

La Casa del Larario nella Regio V è stata scoperta nel 2018, quando furono rintracciate le strutture murarie di nove ambienti, tra cui l’ambiente 2, che ha dato il nome alla casa per il ritrovamento di un’edicola/tempietto con una rappresentazione di Lari e un altare.

Le indagini del 2018 si sono interrotte al primo livello. In realtà questa casa ha restituito anche gli ambienti dei piani superiori che sono stati indagati a partire dal 2022.

Lo scavo degli ambienti sottostanti ci ha restituito la fotografia degli ultimi istanti di vita degli abitanti di questa casa, soprattutto quello dell’ambiente 3B e dell’ambiente 16, dove i vuoti creatisi in fase di scavo hanno permesso l’esecuzione di calchi. Quest’ultimi hanno restituito le forme dell’intero arredamento della stanza, tra cui i letti, i tavolini e le ceste.

Perché questi elementi possano entrare nel percorso di visita della casa, è stato individuato un ambiente della stessa domus dove saranno ricollocati i calchi su scaffalature ed espositori. Inoltre, è stata progettata una vetrina a temperatura controllata che esporrà la suppellettile in vetro e ceramica conservata all’interno dell’ armadio rinvenuto alle spalle dell’ambiente 3c. Questi presidi saranno alimentati energeticamente da una nuova copertura che sarà realizzata con l’uso di materiali di finitura fotovoltaici.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 296.460,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

La Casa del Larario nella Regio V è stata scoperta nel 2018, quando furono rintracciate le strutture murarie di nove ambienti, tra cui l’ambiente 2, che ha dato il nome alla casa per il ritrovamento di un’edicola/tempietto con una rappresentazione di Lari e un altare.

Le indagini del 2018 si sono interrotte al primo livello. In realtà questa casa ha restituito anche gli ambienti dei piani superiori che sono stati indagati a partire dal 2022. Pertanto, si è partiti dallo scavo del livello superiore per poi proseguire con l’indagine degli ambienti collocati a piano terra.

Lo scavo degli ambienti sottostanti ci ha restituito la fotografia degli ultimi istanti di vita degli abitanti di questa casa, soprattutto quello dell’ambiente 3B e dell’ambiente 16, dove i vuoti creatisi in fase di scavo hanno permesso l’esecuzione di calchi. Quest’ultimi hanno restituito le forme dell’intero arredamento della stanza, tra cui i letti, i tavolini e le ceste.

I lavori di restauro della casa del Larario - Regio V hanno lo scopo di salvaguardare il patrimonio archeologico evitando l’ulteriore perdita di materia e di mettere in sicurezza le strutture del primo livello, che attualmente sono state oggetto di presidi temporanei.

Considerate la complessità del sito, la situazione di necessità e le specifiche esigenze di restauro e consolidamento, il progetto va interpretato come intervento urgente nel rispetto del miglior rapporto tra costi, benefici e costi globali di costruzione. 

Gli obiettivi principali sono la conservazione e la sicurezza delle strutture oggetto dell’intervento e del suo contesto, attraverso un complesso di operazioni finalizzate all’integrità materiale, alla protezione e al consolidamento delle murature.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 140.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Pompeii Commitment. Materie archeologiche è il programma dedicato alle arti contemporanee commissionato dal Parco Archeologico di Pompei e basato sullo studio e sulla valorizzazione delle “materie archeologiche” custodite nelle aree di scavo e nei depositi di Pompei. 

Pompei Commitment si compone di un patrimonio in-progress concepito dai più importanti artisti contemporanei per rileggere il patrimonio culturale non solo quale “eredità” del passato da preservare ma anche quale sua re-interpretazione e ri-contestualizzazione nel nostro presente.

Stimolando un metodo di ricerca svolto sul campo e in tempo reale, e che unisce scienze umane e scienze dure, Pompei Commitment mira ad assumere e indurre nel pubblico un atteggiamento di consapevolezza, responsabilità, impegno nei confronti del patrimonio archeologico per consegnare al futuro nuove produzioni artistiche che siano in grado di agire criticamente nei confronti della dimensione culturale ma anche di quella naturale, rispondendo così agli scenari intellettuali, socio-economici e scientifici del presente come del prossimo futuro.

Pompeii Commitment è un progetto pluriennale che si articola in più linee di intervento e fasi:

  • La prima è costituita daun progetto editoriale che si concentra sulla definizione dell’episteme del progetto con una ricerca condivisa attraverso un portale web dedicato (pompeiicommitment.org) inaugurato il 21 dicembre 2020 e su cui saranno pubblicati ca. 50 contributi inediti di artisti, curatori, scrittori e attivisti internazionali. Al portale seguirà nella primavera 2022 un volume cartaceo finale, in seguito alla cui pubblicazione il portale sarà riconfigurato, a partire dall'estate 2022, per ospitare una selezione di digital fellowships, progetti di ricerca digitali affidati a artisti contemporanei internazionali invitati a elaborare nuovi paradigmi e nuove modalità di esperienza, mediazione e utilizzo del sito pompeiano. Per maggiori informazioni: pompeiicommitment.org/portale/
  • La seconda, avviata già nel 2021 ma che diventerà l'asse portante del progetto a partire dal 2022, è costituita daun programma di commissione, produzione e presentazione di opere che costituiranno la collezione d’arte contemporanea del Parco (Collectio). Esse si ispireranno a temi che esplorino la "contemporaneità" di Pompei fungendo da strumento di comunicazione e promozione nel mondo dell'azione culturale del Parco, attraverso una molteplicità di media espressivi. Le opere della Collectio saranno acquisite al patrimonio dello Stato Italiano, in consegna al Parco Archeologico, e entreranno progressivamente a far parte dell'itinerario di visita del Parco. Esposte presso il Parco o in altre sedi istituzionali italiane ed internazionali, attraverso eventi e tour espositivi tra i più importanti musei archeologici e di arte contemporanea, esse contribuiranno all'identificazione del Parco quale Grand Tour permanente, ovvero quale sito attivamente impegnato a mantenersi sempre “contemporaneo”.

 

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 200.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Sogno di volare è un progetto didattico pensato e ideato per le scuole del territorio afferente al Parco archeologico di Pompei con lo scopo di stabilire un legame concreto tra le antiche testimonianze e i giovani fruitori che saranno coinvolti in un viaggio volto alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio storico-archeologico. Si tratta di un progetto formativo all’interno del quale i ragazzi saranno guidati in un percorso che li porterà verso una dimensione dapprima sconosciuta e un nuovo sguardo sulle tracce materiali del proprio passato, obiettivo principale di ogni museo.

Luoghi, spazi, parole e consuetudini del mondo antico entreranno a far parte della quotidianità dei giovani studenti a cui, spesso, tali testimonianze appaiono cimeli muti e troppo lontani per comprenderne il significato.

Il progetto prevede che i ragazzi lavorino durante l’anno scolastico nei luoghi di Pompei, dove troveranno un esaustivo campionario del mondo antico che vivranno non da spettatori ma da veri e propri attori. Vita domestica e civile, arte, architettura, funzioni e ruoli del mondo antico entreranno a far parte del vissuto degli studenti che si desidera appassionare all’ eredità culturale.

Ma qual è il luogo migliore in cui entra in scena la vita se non il teatro?

Luogo dall’intrinseco potere didattico, strumento di indagine dell’uomo e della società, dove attraverso l’intraprendenza e il coraggio la vita si dispiega nella sua verità.

A conclusione del percorso formativo, sarà realizzato un evento nel Teatro grande di Pompei, rappresentato dai giovani attori coadiuvati da artisti e professionisti di fama internazionale, provenienti dal mondo del teatro.

Perché quei giovani comprendano che tutto viene dalla conoscenza, il progetto vuole seminare e lasciare un segno nel loro futuro: la comprensione e l’indagine del passato può cambiare la visione della realtà a partire dai luoghi in cui viviamo, ma la loro valorizzazione rappresenta un’opportunità per chi quei luoghi li vive quotidianamente.


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 30.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

DESCRIZIONE DI CARATTERE STORICO-ARTISTICA 

Villa San Marco si estende sulla collina di Varano a 50 metri sopra il livello del mare, in prossimità del centro urbano di Stabiae. Si tratta di una residenza di lusso, dislocata su una superficie complessiva di 11.000 mq, con una magnifica vista sul mare e sul Vesuvio. L’ambiente 4, oggetto dell’intervento, è una rampa che collega il peristilio inferiore con quello superiore, aggiunto alla villa in età neroniana nell’ultima fase edilizia prima dell’eruzione del 79 d.C. La rampa era tripartita mediante stipiti lignei alle pareti e architravi sul soffitto, con decorazione pittorica in Quarto Stile maturo.

STATO DI CONSERVAZIONE

Il soffitto della rampa 4 si compone di quattro porzioni di decorazione, collocate separatamente su pannelli a nido d’ape, e diversi frammenti mai ricomposti, conservati in cassette. I pannelli raffiguranti la Testa di Giove Ammone e la Medusa alata, cd. Medusa Passardi si presentano in discreto stato di conservazione. I restanti pannelli non sono in buono stato di conservazione. La pellicola pittorica oggi è poco leggibile, a causa della presenza di un consistente strato di deposito di polveri grasse. Dallo stesso ambiente di Villa San Marco provengono anche due quadretti con scene di paesaggio che furono staccati dalle pareti al momento del ritrovamento. In particolare, uno dei due è in cattivo stato di conservazione, per cui è necessario un intervento di restauro.

DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO

L’intervento prevede la ricomposizione della decorazione pittorica del soffitto dell’ambiente 4 di Villa San Marco su un unico supporto a nido d’ape, riunendo i frammenti di decorazione originale  e reinserendo nella sua posizione originale la Medusa alata, al fine di renderlo fruibile in un contesto museale. La foto mostra la ricostruzione grafica dell’intero soffitto, con inserimento grafico di tutti i frammenti, della Medusa e di Giove Ammone. Il pannello sarà largo all’incirca 3,57 m, grandezza corrispondente alla larghezza della rampa 4 della Villa, e alto 2,70 m. Nello specifico tutti i frammenti e l’immagine della Medusa saranno rimossi dai vecchi supporti, previo rilievo grafico e velinatura di sostegno, lavorati sul retro e applicati sul nuovo pannello unico a nido d’ape, predisponendo uno strato d’intervento che garantisca in futuro la loro facile separazione.

La superficie pittorica sarà accuratamente pulita e consolidata, le parti mancanti risarcite con malta sottolivello e/o a livello e dovrà essere migliorata la lettura dell’immagine con un attento e scrupoloso lavoro di reintegrazione pittorica.

L’intervento comprende anche il restauro completo del quadretto con scena di paesaggio, proveniente da una delle due pareti della rampa 4 di Villa San Marco, per poterlo esporre alla Reggia di Quisisana insieme al quadretto similare.

INFORMAZIONI SULLA FRUIZIONE

Il restauro, previsto nell’ambito di questo intervento, permetterà la musealizzazione e l’esposizione del soffitto ricostruito all'interno della Reggia di Quisisana.