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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

L’Abbazia di Chiaravalle Milanese, fondata da San Bernardo di Clairvaux nel 1135, è uno tra i più importanti complessi monastici italiani, situato in Milano all’interno del Parco Agricolo Sud Milano.
Ancora oggi popolata dalla tradizionale comunità monastica cistercense, è luogo di considerevole valore spirituale e polo di rilievo dal punto di vista storico, artistico e culturale. Il complesso rappresenta una meta turistica di altissimo pregio, il cui valore è stato notevolmente incrementato negli ultimi anni grazie ad interventi di restauro e di valorizzazione.


Organizzata secondo i principi della Regola di San Benedetto da Norcia, la comunità monastica ha svolto nei secoli un ruolo fondamentale per la bonifica e la riorganizzazione del territorio a sud di Milano, ponendo le basi per quella fioritura economica ed agricola che tutt’oggi fa della campagna milanese una delle più ricche d’Europa.

Il monastero è stato fondato in un'area originariamente paludosa e incolta a pochi chilometri a sud delle mura di Milano, precisamente dalla zona di Porta Romana e funge da cerniera e da raccordo tra l'abitato urbano e il contado della Bassa milanese.

Alla costruzione, voluta da San Bernardo e supportata dalla popolazione milanese, hanno contribuito diversi benefattori e autorità.

La costruzione della chiesa attuale è iniziata tra il 1150 e il 1160, su una prima cappella originaria.
Nel 1221 il vescovo di Milano Enrico Settala consacrò la chiesa ultimata.


I lavori proseguirono per la costruzione del chiostro e delle altre strutture come la torre campanaria, detta comunemente "Ciribiciaccola" (1347 1349) e la sala capitolare (XV sec.) che include dei graffiti attribuiti alla scuola del Bramante.

Tra il 1439 e il 1497 venne realizzato il chiostro grande, anch'esso attribuito a progetto del Bramante, in seguito demolito.

Il campanile della facciata viene invece fatto risalire al 1568.

E’ proprio l’insieme di tutti questi interventi di epoche diverse che ha definito la ricchezza stilistica dell’Abbazia di Chiaravalle.

Informazioni sullo stato della conservazione

La Torre Nolare è stata nel tempo più volte rimaneggiata.

Nonostante i diversi interventi di restauro svolti in passato è ancora oggi presente un degrado superficiale diffuso su tutti i lati e ad ogni livello della torre nolare, con alcune criticità che necessitano di attenzione.

Degradi tipici sono i distacchi superficiali di intonaci e malte, presenza di colonizzazione biologica e di patine biologiche (con sviluppo di piante alte anche alcuni centimetri, soprattutto a nord), arrugginimento delle catene metalliche che causano fessurazioni sulla muratura e delle colonnine delle bifore.

Altre fessurazioni sono invece state probabilmente causate dagli agenti atmosferici, pioggia e vento, che nel tempo hanno degradato gli elementi della muratura.

La situazione appare particolarmente critica ed è necessario un intervento di ripristino dell’omogeneità del tessuto murario. 

A causa degli attacchi chimici degli agenti atmosferici tali elementi risultano erosi e disgregabili.

Ad una certa quota si è anche rilevata la mancanza dello strato bituminoso di impermeabilizzazione a livello del pavimento che permette all’acqua di infiltrarsi tra i giunti lasciando, soprattutto a nord, macchie di umidità.

Inoltre, le indagini diagnostiche condotte nel 2018 sulla Ciribiciaccola hanno consentito di raggiungere un adeguato livello di conoscenza del corpo di fabbrica, utile alla definizione della sua vulnerabilità statica e sismica.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

La giornata monastica che tutt’oggi vive la comunità cistercense all'interno dell'abbazi è scandita da un orario regolare che segue l’impostazione di fondo della Regola di san Benedetto e risponde a necessità e consuetudini della singola comunità. Il tempo è prevalentemente dedicato alla preghiera e al lavoro, secondo la tipica ispirazione benedettina e nello spirito di condivisione della vita fraterna.

A mettere in comunicazione i valori della comunità monastica cistercense con l’esterno è l'adiacente Mulino di Chiaravalle, un luogo in cui recuperare le radici, osservare, diffondere e sviluppare modelli di vita sostenibili attraverso percorsi gestiti dalla cooperativa sociale Koinè Onlus in collaborazione con la comunità monastica e il Parco Agricolo Sud Milano. Chiaravalle fa parte integrante della Valle dei Monaci, un territorio ricco di storia, attraversato da nuovi progetti di trasformazione insediativa, riqualificazione, sperimentazione tecnologica attenta all’ambiente. La Valle dei Monaci è una porta di accesso al Parco Agricolo Sud Milano e sede del Parco della Vettabbia, con una rete di più di 40 realtà, per far rinascere un bene prezioso per Milano.

La chiesa ed il chiostro sono visitabili dal martedì al sabato in orario 9.00-12.00 e, anche la domenica, 15.00-17.00. Questi sono i regolari orari di visita, ma prima di muoversi appositamente per raggiungere l'abbazia di Chiaravalle il consiglio è di chiedere conferma telefonando al numero 02 5694007.

Chi volesse approfondire la conoscenza, oltre che di chiesa e chiostro, anche del mulino, può approfittare delle visite guidate con una guida, tutti i weekend nel pomeriggio e bisogno di prenotazione; per i gruppi organizzati è invece necessario prenotare e le visite sono disponibili anche durante la settimana.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 471.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il percorso progettuale intrapreso per la Ciribiciaccola ha già previsto:

  • una prima fase di conoscenza del corpo di fabbrica, raggiunta mediante un’approfondita campagna diagnostica e di rilievo;
  • una seconda fase di verifica di vulnerabilità statica e sismica e modellazione numerica;
  • una terza fase di progetto di consolidamento strutturale e di restauro.

Per quanto concerne il progetto di restauro e consolidamento strutturale, concepito e coordinato dal prof. Lorenzo Jurina, il cui obiettivo prioritario è la riduzione della vulnerabilità sismica della Ciribiciaccola, si prevede un intervento caratterizzato dall’essere:

  • non invasivo e rispettoso del bene storico;
  • di essenziale e lineare operatività;
  • dai costi d’esecuzione e dai tempi di cantierizzazione contenuti;
  • originale sotto il profilo realizzativo e tecnico.

Il percorso conoscitivo ha dimostrato la necessità di un intervento di consolidamento per migliorare il comportamento strutturale globale del fusto in muratura, intervenendo sulle maggiori criticità evidenziate in fase di analisi.

La presente proposta vuole conciliare le esigenze strutturali con i criteri di non invasività, leggerezza e reversibilità dell’intervento, essenziali per non modificare l’autenticità storico-architettonica di un monumento così importante.

La scelta ricade su una struttura interna in cavi di acciaio, che consentirebbe di eseguire i lavori di consolidamento della torre in tempi rapidi, facilitando la posa all’interno di spazi ridotti (si utilizzerebbero elementi facili da trasportare) e con costi contenuti.