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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Fatta edificare da papa Giulio III, Giovanni Maria Ciocchi del Monte, tra il 1550 e il 1555, Villa Giulia è uno splendido esempio di villa rinascimentale. Fu certamente la presenza dell'acqua a indurre papa Giulio III a voler trasformare la valle fuori porta che oggi porta il suo nome in un giardino di delizie. E non è un'acqua qualunque ma quella purissima dell'acquedotto Vergine ad alimentare lo scenografico Ninfeo, complesso architettonico opera di Bartolomeo Ammannati. Accessibile dalla Loggia del Giardino Centrale, ancora oggi il Ninfeo è il cuore pulsante della Villa con le sue ricche decorazioni architettoniche e le grandiose fontane. 

Ai lati del Ninfeo, entro due grandi nicchie sono due fontane raffiguranti le personificazioni di due fiumi: il Tevere e l’Arno con i rispettivi attributi. La lupa per il fiume Tevere e il marzocco, il leone che nella Repubblica fiorentina era simbolo del potere popolare, per il fiume Arno. Quest'ultima rappresentazione è un chiaro richiamo alle origini toscane del papa. Le due statue monumentali sono rappresentate adagiate su un fianco su vasconi di marmo che dovevano un tempo accogliere l'acqua che sgorgava copiosa dai cunicoli dell'acquedotto. 

Informazioni sullo stato della conservazione

Le due fontane sono oggi private della loro originaria funzione poichè non sono alimentate dall'Acquedotto. Il sopralluogo effettuato presso i cunicoli di servizio ha consentito di ispezionare le tubazioni delle fontane. Per quanto riguarda la fontana di sinistra, il Tevere, è stato possibile intercettare le tubazioni e le parti terminali delle stesse. Per la fontana collocata a destra, l'Arno, non è stata localizzata e non è presente la parte terminale della linea di adduzione idrica. Pertanto, si rende necessario un intervento di ripristino dedicato. 

L'obiettivo dell'intervento previsto è quello di riportare il Ninfeo alla sua originaria funzione: non una fonte dove dissetarsi ma un teatro delle acque, una complessa macchina che svela e mette in mostra l’Acqua Vergine.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Orari di apertura: dal martedì alla domenica 9.00 - 20.00. Chiuso il lunedì, il 1 gennaio e il 25 dicembre. Quando il lunedì, giorno di chiusura, coincide con una festività (es. lunedì dell'Angelo) il Museo rimane aperto.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 52.460,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto prevede di riportare il Ninfeo alla sua originaria funzione di teatro delle acque, intervenendo sul ripristino dell'impianto idrico delle fontane dei Fiumi. 

L'intervento prevederà per la fontana del Tevere di installare una stazione di pompaggio utilizzando le parti terminali delle tubazioni, senza necessità di interventi murari sulla superficie della fontana. Mentre per la fontana dell'Arno sarà necessario intervenire con un foro sulla pavimentazione per permettere il passaggio della linea di adduzione idrica dalla stazione di pompaggio alla fontana, e realizzare una traccia verticale fino al raggiungimento della bocca dell'anfora.

Le fasi saranno articolate come di seguito:

a) ripristino impianto idrico delle fontane;

b) realizzazione opere murarie per passaggio impianto idrico/elettrico (linea addutrice, scarico, ecc.);

c) fornitura in opera di n. 2 vasche in acciaio inox a protezione delle vasche marmoree;

d) impianto illuminotecnico a led;

e) intervento di restauro nelle parti interessate dalle opere murarie (stuccature e microstuccature, reintegrazioni cromatiche con velature).