Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il Teatro Garibaldi sorge nell’area un tempo occupata dal Viridarium Magnum della Magione, divenuto dal XV secolo proprietà della famiglia Ajutamicristo e interessato, nel corso dei secoli, da numerose e profonde trasformazioni. La storia del teatro Garibaldi è collegata a quella del palazzo di proprietà della famiglia Ajutamicristo, costruito tra il 1490 e il 1495 dall’architetto Matteo Carnilivari. Nel 1827, a seguito della morte del proprietario Luigi Moncada, la zona andò incontro ad una divisione. Scomparve gran parte del viale alberato e al suo posto, lungo la via Castrofilippo, fu costruito da Pietro Cutrera nel 1861 il teatro Garibaldi impiegando per l’ingresso i pilastri originari del cancello dell’antico giardino dei quali oggi ne rimangono solo tre. Il teatro venne dedicato a Giuseppe Garibaldi che, nel 1862, pronunciò dal palco n. 10 il noto discorso: “O Roma, o morte”, esortazione alla conquista della città. Michele Cutrera ricevette in eredità il teatro dal padre e alla fine del secolo la famiglia Carini, già proprietaria del teatro Umberto I lo acquisì e nel 1906 lo fece restaurare, sistemando una lapide in memoria di Garibaldi. Angelo Musco e Cinzia Abbenante si occuparono di farlo restaurare alla fine degli anni sessanta del secolo scorso e il teatro riprese l’attività.La scomparsa del maestro Musco segnò il termine per la sopravvivenza del teatro che, nel 1970, fu acquisito dalla Provincia e, successivamente, nel 1981 dal Comune di Palermo.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il restauro ancora in corso si configura come un intervento delicato e articolato. E' chiaro che l’alternarsi delle vicende e i cambiamenti, l’aver iniziato a fasi alterne interventi di recupero che spesso non furono portati a termine durante gli anni, hanno causato danni e rovine alla struttura. Il progetto, si propone di provvedere al recupero, al consolidamento e all’adeguamento funzionale del teatro. Si tratta di un teatro all’italiana caratterizzato da una pianta a ferro di cavallo, di dimensioni ridotte, con tre ordini di palchi su un’altezza complessiva di circa m 7,04 per una superficie coperta di circa 1.300 mq.Durante gli interventi di restauro è emersa una ridotta profondità delle fondazioni della struttura del teatro, che insistono direttamente su un terreno vegetale ad una profondità di circa m 0,60. Si è, così, ritenuto necessario provvedere ad un intervento che allarghi la base della fondazione e il suo appoggio. Sarà, infatti, utile un ispessimento della superficie di appoggio della fondazione attraverso un intervento di ammorsamento di mattoni su entrambi i lati cercando di creare omogeneità, compattezza e maggiore sostegno alla struttura. Il progetto di restauro prevede di conservare il collegamento tra sala e palcoscenico, mantenendo inoltre il concetto di uno spazio unico tra palcoscenico, di cui viene riconosciuta la quota, e retropalco.Gli interventi, di tipo conservativo, prevedono il consolidamento dei materiali, il rifacimento, limitato solo ad alcuni comparti del complesso, e il completamento con l’utilizzo di materiali leggeri.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Oggi il teatro Garibaldi è stato assegnato alla Fondazione Manifesta12 Palermo come quartier generale di Manifesta 12 la Biennale itinerante di arte contemporanea che si svolgerà a Palermo nel 2018. Il Teatro Garibaldi dopo un lungo periodo di abbandono e di chiusura al pubblico ritorna a essere fruibile e a essere un punto di riferimento culturale del quartiere Kalsa, cuore nevralgico della storia della città. Il teatro Garibaldi sarà deputato a epicentro culturale e polo creativo, ma soprattutto a luogo di incontro tra la città e la biennale europea, con un programma di iniziative destinato a sensibilizzare i palermitani sulla presenza di Manifesta 12 in città, fornendo loro un hub per informarsi proattivamente e condividere idee.
