I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.
L’Ente dichiara che il bene oggetto di erogazioni liberali è di interesse culturale ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 N.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio).

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

La Chiesa di San Michele fuori le Mura si trova al confine con Ravello, lungo l'antica strada pedonale percorsa anche da Mauritius Cornelius Escher, che trasse ispirazione per Metamorphosis. La chiesa, risalente all'XI-XII secolo, è stata ricavata da una cavità del Monte Civita. L'accesso avviene tramite una rampa di scale, alla cui sommità si erge il campanile, sotto il quale passa la strada per Ravello. L'interno, di forma trapezoidale, presenta pareti rocciose inclinate con tombe. Fino al 1927, la chiesa fu utilizzata come cimitero e fossa comune, soprattutto dopo la pestilenza del 1656, che le conferì il soprannome di "Camposantino". Il valore storico è notevole per antichità, architettura e memoria della comunità di Atrani. Sull'altare barocco è collocato un dipinto del Cretella del 1930, raffigurante San Michele Arcangelo. Una scala a sinistra dell'altare conduce a una cappella simile alla III cappella della Badia di Santa Maria de Olearia di Maiori. La dedicazione della chiesa a San Michele potrebbe essere legata a San Saba, monaco siciliano del X secolo, che fuggì dagli Arabi e giunse in Costiera Amalfitana, fondando monasteri, tra cui uno dedicato a San Michele. San Saba, devoto a San Michele Arcangelo, potrebbe aver ispirato la scelta del santo guerriero come patrono. Si narra che il monaco abbia vissuto per un periodo in una grotta nei pressi della chiesa, contribuendo alla sua sacralità e legando la storia del luogo a una tradizione di spiritualità e rifugio. Nel corso dei secoli, la chiesa è stata non solo un luogo di culto, ma anche un punto di riferimento per la comunità di Atrani. Il suo valore culturale e storico si intreccia con quello della Costiera Amalfitana, meta di visitatori e pellegrini. La chiesa è un esempio di chiesa rupestre, costruita in armonia con il paesaggio naturale. Il complesso architettonico, con la sua semplicità e autenticità, rappresenta una testimonianza unica della capacità di integrazione tra l'opera umana e la natura circostante. 

Informazioni sullo stato della conservazione

La Chiesa di San Michele fuori le Mura, sebbene di grande valore storico e culturale, presenta un cattivo stato di conservazione dovuto alla sua età e alla natura della costruzione. Risalente probabilmente all'XI-XII secolo, la chiesa è ricavata da una cavità naturale del Monte Civita e, per questo, è particolarmente vulnerabile agli agenti atmosferici. Le pareti rocciose inclinate della chiesa, che costituiscono la struttura portante, sono visibilmente deteriorate a causa dell'umidità, delle infiltrazioni d'acqua e dei cambiamenti climatici.

L'interno della chiesa, di forma trapezoidale, è caratterizzato da pareti rocciose e tombe, che necessitano di un intervento urgente per preservarne l'integrità. Molte lapidi e strutture funerarie mostrano segni di degrado, con la presenza di muffa e erosione. Il pavimento, composto da riggiole decorate, è danneggiato in diversi punti: numerose piastrelle sono rotte o mancanti, il che richiede un intervento di restauro per evitare che il danno si estenda ulteriormente.

Il campanile, che sovraintende alla strada pedonale sottostante, ha subito danni notevoli a causa delle intemperie. L'intonaco esterno è in alcuni punti sgretolato e ammuffito, e l'intera struttura necessita di un consolidamento per evitare rischi di crollo. Inoltre, il dipinto dell'altare barocco, realizzato dal Cretella nel 1930, è stato esposto a polvere e detriti, e necessita di un intervento di pulizia e conservazione.

La chiesa non è aperta al pubblico per motivi di sicurezza, a causa delle condizioni precarie di alcune strutture e della possibilità di danni ulteriori alle tombe e alle superfici. L’intervento di restauro è necessario per garantire la sicurezza e la protezione del sito, evitando il progressivo deterioramento delle strutture. In particolare, è necessario consolidare le pareti rocciose, ripristinare il pavimento, proteggere le tombe e rafforzare il campanile per evitare danni strutturali.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

A valle dell'intervento di restauro e sulla base dei criteri e pareri stabiliti dai tecnici preposti, si definiranno le modalità di fruizione.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 460.253,29 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto di restauro della Chiesa di San Michele fuori le Mura si inserisce in un ampio processo di valorizzazione del patrimonio storico e culturale di Atrani e, tra gli interventi principali vi è il recupero del campanile, con il rifacimento degli intonaci esterni ammalorati, il restauro dell'edicola votiva posta su di esso e la sostituzione degli infissi fatiscenti. Verrà inoltre restaurata la pavimentazione in coccio pesto, così come gli intonaci dell'ambiente interno del campanile. Per quanto riguarda l'interno della chiesa, è previsto il rifacimento del portoncino di ingresso, il recupero delle riggiole in buono stato e la sostituzione di quelle deteriorate con piastrelle simili, ma facilmente riconoscibili per evitare falsi storici. Inoltre, verranno realizzati un impianto elettrico per una corretta illuminazione per facilitare l'uso della chiesa. Il restauro rispetterà le linee guida della Carta del Restauro, mantenendo intatte le caratteristiche storiche e architettoniche del sito.

Tutti i materiali utilizzati saranno della tradizione locale, per garantire che l'intervento non alteri l'autenticità del luogo. 

L'importo delle donazioni sarà veicolato per la realizzazione dei lavori sopra genericamente descritti.