Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il complesso di Villa Ferrari, risalente alla fine del XVIII secolo, risulta oggi costituito da due fabbricati; il principale rappresentato dalla villa padronale a pianta regolare quadrangolare sul tre livelli fuori terra ed uno interrato con interessantissimo elemento fuori sagoma, probabilmente destinato a magazzeno, ed un limitrofo corpo a destinazione ricovero animali e magazzino e più recentemente utilizzato ad abitazione. Originariamente il complesso dei fabbricati di proprietà della fam. Ferrari, risultava più articolato, infatti dove ora sorge il Circolo Kaos (edificata nel 1954) esisteva un fabbricato rurale ad uso abitazione e sull’attiguo mappale al di là della strada (Via dell’Impero) ora Via E. Fermi, fronteggiante la Villa, era ubicato un fabbricato rurale ad uso stalla e deposito attrezzi agricoli demolito per far posto alle villette a schiera realizzate dalla stessa proprietà,Ing. Ferrari Giovanni nell’anno 1983. L'edificio di servizio la cui datazione risulta controversa, dal momento che non figura nelle mappe catastali del 1931 (risulta al contrario un basso comodo o piccolo fabbricato a margine della ex proprietà Cescon, poi Impresa Bergonzini) per poi comparire in altra cartografia risalente al 1935, ma con sagoma leggermente diversa, si ritiene possa essere stato edificato tra la seconda Guerra Mondiale o nell’immediato dopoguerra, come dimostrerebbero i materiali usati (mattone chiaro, non tutti di fornace ma di tipo semindustriale, almeno per la parte interna) e risulta costituito da un insieme non organico di volumi, probabilmente eseguiti in più fasi in sintonia con le destinazione e funzioni che necessitavano nel corso degli anni.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il fabbricato principale oggetto di intervento edilizio allo stato grezzo, eseguito dalla precedente proprietà, ha comportato l’asportazione degli intonaci, la sostituzione dei solai, ad esclusione del solaio al piano terra a botte ribassata con unghiature invito, in corrispondenza degli accessi ai locali che si aprono lateralmente alla loggia passante in asse est-ovest, in numero di tre sul lato nord e due sul lato sud, più la scala con copertura a botte.
Inoltre si è proceduto alla realizzazione di una scala in cemento armato collegante il’interrato con La loggia in sostituzione della preesistente a botola ed al rifacimento dell’orditura del tetto con struttura in legno lamellare.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
L'edificio risulta attualmente non accessibile al pubblico.