Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Villa San Remigio sorge nel punto più alto del promontorio della Castagnola a Pallanza, all'interno di un grande parco, delimitato a sud dalla piccola chiesa di San Remigio, eretta nel XII sec. in stile romanico, e a nord dai giardini di Villa Taranto.
La villa risale al tardo Ottocento per volere della pittrice irlandese Sophie Browne (1866 - 1960) e il poeta e musicista Silvio Della Valle di Casanova (1861 - 1929).
Tra il 1903 e il 1905 la villa venne progettata, trasformando e ampliando un preesistente châlet in stile svizzero, fatto erigere da Peter Browne (nonno di Silvio e Sofia) nel 1863 e progettato dall'architetto Pompeo Azari.
Nel 1916 si conclusero i lavori per arredare i giardini e il parco. La villa ha una pianta articolata: nella parte centrale il grande salone a cui si accede alle facciate, attraverso scale esterne. Le sale più importanti sono quella d'armi e della musica; attorno al salone principale sono ubicate la saletta gotica e lo studio umanistico. Le facciate in stile barocco lombardo evidenziano le rilevanti dimensioni del cornicione e dalle finestre sormontate da timpani triangolari e curvilinei.
Attorno ai lati nord-est e a sud-est si trova la balconata con veduta sul lago Maggiore, sostenuta da una galleria in roccia con portici, che serve da giardino d'inverno.
Immersi negli otto ettari di parco ci sono: lo studio d'arte del 1896, le scuderie, la portineria e la cappella di famiglia, costruita sulla scogliera nel 1898, successivamente venduta, ora ospita una dimora privata. Il parco è costituito da giardini “a stanze”, in vari stili, italiano, inglese, medievale, bosco e frutteto.
Ospiti della villa furono Gabriele D'Annunzio, Umberto Boccioni, Clara Wieck Schumann, Ferruccio Busoni e Wilhelm Kempff.
Villa San Remigio e il suo giardino rimasero di proprietà della stessa famiglia fino al 1977, quando il complesso venne ceduto dalla Contessa Ester Della Valle Bonacossa, figlia di Silvio e Sofia, alla Regione Piemonte.
Informazioni sullo stato della conservazione
Da un dettagliato esame dello stato attuale sono emerse una serie di problematiche ed esigenze: distributive e gestionali, di fruibilità e accessibilità, edili e strutturali, igienico-sanitarie, impiantistiche, di sicurezza e prevenzione incendi, di tutela e valorizzazione del bene architettonico.
L’obiettivo della progettazione è riqualificare “Villa San Remigio” e rendere l’accesso da parte del pubblico sicuro ed agevole adempiendo alle norme di sicurezza antincendio, alla realizzazione di collegamenti verticali per disabili motori e alla predisposizione di servizi igienici appropriati per questi ultimi.
Trasformare Villa San Remigio in centro d’eccellenza regionale e nazionale nel campo della documentazione, della formazione e delle attività culturali nei settori della botanica, del giardinaggio e dell’architettura del paesaggio relativamente ai secoli XIX e XX.
Le esigenze da soddisfare sono:
- la ridefinizione di tutti gli impianti e sottoservizi presenti nell’edificio
- la corretta illuminazione dell’intero complesso
- la messa in sicurezza e adeguamento impiantistico
- l'adeguamento alle norme relativamente alle barriere architettoniche;
- la sistemazione balaustra balconate esterne per mettere in sicurezza le aree di accesso.
Il progetto prevede la messa in sicurezza e l’adeguamento impiantistico, proponendo, dove necessario e consentito, una rivalutazione formale degli elementi strutturali tale da consentire un corretto rapporto tra la valenza artistica del luogo ed il suo moderno utilizzo.
Gli interventi di restauro e di risanamento conservativo devono essere volti a conservare l'organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell'organismo stesso, consentano di avere locali da adibire a sale museali, espositive con collezioni permanenti e non, sala convegni e mostre mercato con adeguate postazioni di lavoro per addetti al lavoro e alla reception.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
L’insieme del giardino, della Villa San Remigio e dei vari edifici annessi rappresenta un’entità storico-paesaggistica tanto originale quanto complessa che va ad occupare un ambito ben preciso nella storia del paesaggio del lago Maggiore e della cultura europea più in generale.
Il complesso di Villa San Remigio rappresenta un esempio compiuto di dimora e giardino tardo ottocentesco. Villa, giardino, parco e bosco formano un aggregato, pervenutoci sostanzialmente integro e il cui fascino intatto è ancora in grado di attirare un pubblico raffinato e un turismo d’élite facilmente integrabile con quello dell’adiacente Villa Taranto.
Il progetto si basa principalmente sulla destinazione del fabbricato che sarà prevalentemente ad uso sale espositive con collezioni permanenti e non, sale riunioni/convegni e uffici oltre sala matrimoni e cattering, aperto al pubblico.